dalla kalzetta
Pilastri e gradoni ok Il Palamosaico si monta a maggio In piazza Stuparich in arrivo le parti realizzate a Pognano Così saranno assemblati i 400 pezzi del nuovo Palalido
DAVIDE LONGO
Eppur si muove. Non si direbbe guardando dall’esterno il cantiere di piazza Stuparich, soprattutto in questo periodo festivo, ma il nuovo Palalido di Milano avanza, pezzo dopo pezzo, a 50 chilometri dal luogo dove sorgerà. Nei capannoni della Isocell precompressi, la ditta di Pognano, in provincia di Bergamo, che sta costruendo pilastri e gradoni in cemento, il lavoro prosegue. Dati ufficiali non ce ne sono, ma filtra che oltre l’80 per cento del lavoro sia ormai stato realizzato e che entro la metà di maggio tutti i pezzi del Palalido saranno pronti, come parti di un puzzle da montare.
La procedura Qualche viaggio da Pognano a Milano è stato già fatto ed è servito per trasportare i cosiddetti «bicchieri», che ospiteranno al loro interno i pilastri. I bicchieri sono stati posizionati nelle fondamenta e attendono ora l’arrivo degli oltre 400 pezzi che costituiscono lo scheletro dell’astronave e che complessivamente pesano oltre 6mila tonnellate. Un gigantesco Lego, con tanto di numerazione per riconoscere ogni pezzo, il cui assemblaggio inizierà da fine maggio. Si tratta della tecnica della prefabbricazione, utile per velocizzare i lavori, realizzare le parti in cemento con una qualità tecnica superiore e garantire un cantiere con impatto ambientale minore per il quartiere dove sorgerà. Tutti vantaggi decisivi per un progetto che nel corso degli anni ha subito vari stop e conseguenti ritardi per il ritrovamento di amianto da bonificare nella «pancia» del vecchio impianto e per le proteste di un comitato di residenti, preoccupato un progetto ritenuto di impatto eccessivo per il quartiere. Il lavoro per montare lo scheletro durerà circa due mesi, da fine maggio a fine luglio e in contemporanea si lavorerà per l’impiantistica. Dopo di che si partirà con la rifiniture, i seggiolini, i pannelli, cioè la parte più visibile, interna ed esterna, dell’astronave da 5.500 posti. Il cronoprogramma, dunque, resta quello fissato nelle ultime riunioni fra MilanoSport, la controllata di Palazzo Marino che gestisce gli impianti sportivi comunali, la Edil Tre Elle, la ditta di Certosa di Pavia responsabile del cantiere di piazza Stuparich, e la Isocell, l’impresa di Pognano che realizza i pezzi: entro la fine di agosto potrà partire la fase dei collaudi in modo da consegnare la nuova casa all’EA7 entro la fine di settembre, in tempo per la partenza della stagione agonistica 2014-2015.
Lo scenario Il nuovo Palalido sarà la casa dell’EA7, ma non è detto che ne sia la sede delle partite, almeno di quelle più importanti. I 5.500 posti previsti sono ampiamente al di sotto della capienza necessaria per ospitare le partite di Eurolega e anche per i playoff del campionato italiano si attende un’affluenza superiore. Oltre all’ipotesi Forum, si è dunque affacciata nei giorni scorsi, come anticipato ieri dalla Gazzetta, quella di Segrate dove all’interno di un intervento edilizio della Ibp, la società di Antonio Percassi, presidente dell’Atalanta e del colosso australiano Westfield è prevista la realizzazione di un’arena polifunzionale da 13mila posti. Il gruppo Armani sta studiando l’ipotesi di dare il proprio nome all’impianto. Una casa, il nuovo Palalido, a Ovest della città, e un’arena a Est: il futuro dell’Olimpia potrebbe avere questi punti cardinali.