CITAZIONE (elbroster @ 21/3/2024, 21:17)
Mi piace (ed è l'unica cosa) che al Real nei time out si parli spagnolo.
Bisognerebbe farlo anche noi, di parlare in italiano, costringendo così gli stranieri ad imparare la lingua, CV oda che porterebbe ad una maggiore identità di squadra, come era tanto tempo fa.
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IL BASKET VA GIOCATO SFRUTTANDO LA PERICOLOSITA’, NON SECONDO I “RUOLI”
Per giocare a Basket bisogna essere pericolosi. Chi è d’accordo alzi la mano, i ruoli sono limitanti e anche castranti. Un giocatore di basket deve avere fisicità e pericolosità da imporre. Va da sé che deve soprattutto conoscere il gioco 5c5 e interpretarlo secondo una propria identità che nessun allenatore può costruire.
Si gioca a pallacanestro, non a palla e ogni volta che si tira si deve avere l’abitudine di andare a rimbalzo perché non c’è pericolosità più grande. Rappresenta però una identità che nessun allenatore cercherà mai di rendere abituale. E allora?
Fin da bambini bisogna arrangiarsi ed è per questo che è necessario cominciare subito il 5c5, col metodo globale, dove ogni azione termina con Tiro-Rimbalzo. Dal caos del gioco 5c5 nasceranno le identità dei giovani.
Il gioco 5c5 giornaliero stimola la ricerca personale dell’interpretazione , al miglioramento voluto con la costruzione di una propria identità, si tenderà a sviluppare così l’autonomia. Un conto è diventare collaboratori dell’allenatore, un altro dipendente.
Come già detto, le definizioni sono importanti per chi segue questa strada. “Il Basket è uno sport di situazioni, da risolvere di squadra, battendo il proprio avversario con palla, senza palla e a rimbalzo”. Come si forma l’abilità per farlo? Con la richiesta di pericolosità costante, personale, fino ad essere una spada di Damocle sulla testa dell’avversario.
Si forma partendo dalla conoscenza del gioco 5c5 e imitando personalmente i campioni. Per conoscenza s’intende la pratica dei suoi “principi” di cui “leggi la difesa” è il primo.
La difesa va tenuta sempre sotto pressione, costantemente bisogna essere pronti a batterla, secondo definizione. Ovvero essere pericolosi, mentre si sviluppa la tematica del gioco con “propri” movimenti figli della passione “io-la palla-il canestro”, sviluppati da soli.
Ora pensate un attimo a chi è pericoloso nella vostra quadra del cuore, come si possa esserlo sempre e cosa bisogna fare mentre si gioca 5c5. Se uno giocatore viene valutato “Non” pericoloso, non è più adatto per quella categoria, anche se cerca di sopperire alla lacuna con altre capacità.
Non si può regalare la “pericolosità” agli avversari perché nel basket difensivo c’è l’aiuto. Gli avversari studiano le nostre abitudini, perciò è necessario essere anche imprevedibili. L’imprevedibilità è il sale del basket, ma è anche una capacità personale, nata dall’abitudine di arrangiarsi.
Vuol dire che tutti devono sapere fare tutto, con palla, senza la stessa e a rimbalzo, sviluppando la pericolosità corale e quella individuale, in ogni situazione di gioco.
Pericolosità quindi, nel tirare, nel passare e nel palleggiare, pericolosità nel muoversi senza la palla, per riceverla, ma soprattutto pericolosità nell’andare a rimbalzo, dopo il proprio tiro e dopo quello degli altri compagni. Identità rarissima.
Ci vuole soprattutto l’abitudine di giocare 5c5, sempre. Infatti, per definizione, il basket è uno sport di abitudini giuste che vanno apprese per necessità. Per battere l’avversario, l’imprevedibilità dipende molto dalla sua “attenzione” che è limitata e selettiva e ha nella “finta” il nemico più grande.
Va da sé che bisogna sorprenderlo e il fatto di avere una identità diversa dalla norma aiuta moltissimo. L’identità te la danno gli altri, ma si costruisce da soli, dall’abitudine a giocare 5c5, imponendola seguendo e rispettando i principi di gioco.
Nasce dal piacere di battere l’avversario e dall’abilità di imitar gli altri che viene da una grande capacità motoria accumulata nell’infanzia.
Ettore Zuccheri da il caffè dei divergenti, se avere voglia leggete questo blog, parla di u13, ma Ettore è geniale, tanto di quello che scrive può essere applicato dal Minibasket alla Nba.