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Olimpia Milano, ...verso il rilancio

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Revlis917
view post Posted on 22/9/2014, 16:44 by: Revlis917
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MarShon il grande e Hackett il disperso: report from Desio!
22 lunedì set 2014
Posted by olimpiamoblog in Olimpia Milano ≈ Lascia un commento
TagBrooks, Desio, Hackett, Olimpia Milano
Un derby è sempre un derby dice il saggio, e non ha certo torto. Partita vera ieri al Paladesio con una Pallacanestro Cantù che ha sfoderato il 100% di impegno in un torneo di precampionato che, è noto, per loro ha una valenza particolare mentre per noi è principalmente di preparazione agli aventi maggiori in arrivo.
Della prima giornata neanche stiamo a parlarne, Varese pochissima cosa e non certo presentabile, l’asfaltata trova il tempo che trova e ha un valore abbastanza relativo.
Appunto partiamo dai contesti abbastanza diversi: Milano sta preparando una supercoppa ma soprattutto l’Eurolega che richiederà notevole sforzo fisico visto il girone rognoso e non a caso la preparazione fisica del nostro Justin Danesi rende le gambe ancora parecchio imballate, senza dimenticare che Samardone e Nik Melli sono freschi di rientro in attività e quindi ben lontani dalla forma migliore. Cantù ha anche lei i suoi problemi, in particolare l’assenza di Stefano Gentile per una brutta labirintite, ma per il resto ci siamo.
Il gioco non è spumeggiante, si corre ma non si difende e vale un po da entrambe le parti. Giochi in attacco molto pochi ma soprattutto rotazioni difensive in slowmotion e serie difficoltà a contenere il primo passo di giocatori come Johnson-Odom. Altro grave aspetto è che, sempre a causa delle rotazioni lente, uno rimane sempre libero sull’arco e ci punisce regolarmente. Gestione Banchi da “sperimentale”, insiste molto su certi quintetti e lascia tanto in campo anche chi sta facendo male, giustamente per insistere nel trovare il ritmo, il risultato non è poi cosi fondamentale. Enorme punto di domanda la gestione Meacham: con questo Hackett inguardabile non meritava almeno qualche minuto?
Ma passiamo ai singoli:



-Brooks: #MondoMarshon stupisce tutti e regala un’altra prestazione da urlo. In attacco fa letteralmente quello che vuole ed è inarrestabile per chiunque. FENOMENO. Peccato per la scelta finale ma avremo tempo per riprovare. Rivedibile in difesa.
-Samardone: bene in attacco dove trova tanti falli ma in difesa è apparso in versione bamboccione. Esce troppo sui blocchi e perde regolarmente l’uomo concedendo 2 punti facili. Sicuro la condizione e la mancanza di un cambio vero hanno influito ma non ci siamo ancora.
-Joe Ragland: punto sul vivo dal tifo avversario inizia bene poi si incaponisce un po e va in calando. Banchi lo tiene molto fuori in momenti decisivi va detto. Regala qualche assist di pregevole fattura. Promette bene.
Kleiza: lo zio lino non lascia il segno, anzi passa abbastanza in anonimato. Non è mai stato un guerriero ma un filo di grinta in più non farebbe male, pare indietro di condizione e va detto che non ha avuto un pallone uno giocabile ma si è spesso limitato a fare da “sponda”. Il gioco spalle a canestro non è roba per lui.
Moss: il taciturno di Largo La Foppa porta la solita difesa aggressiva e ormai dall’angolo è una sentenza. Già in forma partita, ma non è una novità.
Brunito: l’idolo del Forum strappa cori appena entrato e regala una bella difesa e qualche punto in contropiede. Il suo ruolo è quello quindi bene cosi ma forse qualche minuto in più lo meritava.
The Captain: e rieccolo ricadere nel suo caratterino. Chiaramente in debito di condizione, la nazionale ha lasciato strascichi, ma sbaglia a cadere nelle provocazioni del pubblico e nel finale la perde lui con due azioni scellerate. Poco elegante rispondere agli insulti mostrando lo scudo sul petto ma Mr. Cazzimma è fatto cosi. Tranquilli che non dimentica…
Nik Melli: Appena rientrato e con un ginocchio debilitato eppure va più forte di tutti a rimbalzo. Usato spesso come 5 tattico anche se stazione molto sull’arco. Fondamentale ritrovarlo subito per sopperire alla mancanza di James. Fiducioso.
Angelone Gigli: Eppur si muove direbbe qualcuno. Si ma a 2 all’ora. Lento e prevedibile, trova un canestro con un discreto movimento ma sostanzialmente non si scolla dal suolo. Emblematica una difesa dove ci mette un paio di secondi a girarsi con l’avversario praticamente già al ferro. Al ritorno di James difficilmente vedrà il campo.
Meacham: perchè? perchè non provarlo? Inspiegabile.
Hackett: lasciato per ultimo perchè qui qualcosa non va. Questo non è un giocatore di basket al momento. Impresentabile su entrambi i lati del campo, la difesa è regredita a livelli da “telepass” (non ne tiene uno neanche a pagarlo) e in attacco si limita a tirare da 3, cosa che non è mai stata nelle sue corde. L’involuzione non è nuova in terra milanese e francamente la trovo preoccupante. Dov’è l’Hackett penetratore? Dov’è quello con la grinta e le palle? Emblematico un contropiede (su un suo bellissimo recupero) dove al posto di segnare facile scarica malissimo per Ragland. La sensazione è che il problema sia nettamente mentale, il che aggiunge solo preoccupazioni. Attualmente è utile come Lawal in palleggio, per questo avrei lanciato Trent al suo posto.

Tuttavia la fiducia permane ma il vero banco di prova sarà fra due settimane a Sassari per un trofeo che è assolutamente da portare a casa!
PS: qualcuno dica ai tifosi canturini che non hanno vinto l’anello NBA ma se vogliono appendere lo stendardo del trofeo Lombardia facciano pure. Isteria finale veramente da film comico. Occhio che poi se finisce come l’anno scorso non è che porti bene il Lombardia… Ma di questi tempi meglio non parlare di scaramanzia…
 
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