| Il servizio non l'ho visto e non mi pronuncio
Sul tema in generale: non si riesce proprio ad afferrare perchè non si possa stabilire la differenza tra ragazzi se non nati però cresciuti qui da famiglie immigrate, per le quali il basket (anche il basket) è sicuramente un ulteriore mezzo di integrazione oltre alla scuola, le amicizie ecc. , ragazzi ai quali si dovrebbe creare la condizione perchè anche in futuro, a qualsiasi livello saranno in grado di giocare, possano farlo pienamente equiparati agli italiani, in attesa che la cittadinanza la prendano anche loro (vale per la nazionale, vale per la prima divisione); e invece ragazzi che vengono, non so personalmente con quali promesse, portati qua (e anche in altri paesi europei, immagino) senza la famiglia, solamente per trasformarli in immediata o futura fonte di entrate per chi li gestisce, la cui eleggibilità presente e futura nei vari campionati italiani mi sfugge completamente. Per inciso, non vedo una sola ragione per la quale i vari Strautins, Kyzlink, Bayehe e compagnia, sicuramente bravissimi ragazzi, debbano godere dello status di italiani solo perchè sono venuti a giocare qui anzichè altrove alcuni anni di campionati giovanili, visto che (giustamente, dal loro punto di vista e ci mancherebbe) hanno e mantengono altra nazionalità
Perchè? Serve a qualcuno, oltre a chi ci lucra sopra?
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