L'A1 tra fine stagione regolare e vigilia di Coppa ItaliaLeviamoci subito la scimmia dalla scarpa, o il sassolino dalla spalla (forse è l'inverso, ma fa niente): stanno per disputarsi, nel giro di poche settimane, i tre massimi eventi della stagione per il nostro basket femminile. Coppa Italia; Final Four di Eurolega con Schio; finale scudetto. Cos'è stato fatto, o cosa si sta facendo, per rendere visibili queste partite al di fuori della solita cerchia degli appassionati di settore?
Lo scorso anno sia Baraldi che Cestaro si erano lamentati dell'assenza di
tv per la finale scudetto. Quest'anno, archiviata la fantomatica LBF Tv, abbiamo MS Channel, che però dalla scorsa estate non è più sul digitale terrestre ma solo sul bouquet Sky e in streaming. Quindi forse va un pochino meglio ma non è propriamente una visibilità extra-nicchia.
Sarei felice se qualcuno mi entrasse in tackle scivolato dicendo "A' pirla, non lo sai che è stato fatto un accordo con RaiSport, o con Sky, o con Sportitalia, o con La7D?". Ma ho paura invece che ci ritroveremo, come l'anno scorso, a "scoprire" che ci voleva più visibilità quando ormai le bocce sono ferme e non si può più fare nulla. Milioni di italiani hanno visto Martina Bestagno in abiti borghesi come personaggio da indovinare ai "Soliti ignoti"; difficilmente la vedranno fare il suo mestiere in campo con Schio. Amen ma mica tanto.
Passiamo alla principale nota positiva, che rischiamo di dare per scontata ma non lo è: dopo 3 anni infami per il Covid si è giocato un
campionato regolare dall'inizio alla fine. Ci siamo dimenticati del caos dei rinvii, i 200 recuperi in una settimana, gli scambi di accuse per presunti aggiramenti delle regole, la classifica fatta col quoziente-vittorie eccetera? Francamente io no e quindi bene così.
Per quanto riguarda i verdetti del campo:
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Bologna aveva il match-point più agevole del mondo per il primato, in casa contro Brescia ormai retrocessa; l'ha sfruttato. A pari punti con Schio sono decisivi quindi i due episodi del girone di ritorno che hanno visto le pluvi-tricolori capitolare in terra felsinea, con perdita della differenza canestri, e poi battute di un punto dopo overtime a Venezia dove invece la Virtus era passata in tromba pochi giorni prima. Probabilmente
Schio ha sacrificato qualcosa alla propria corsa europea; è tutto da dimostrare che il fattore-campo in un'eventuale finale farà la differenza per Bologna ma intanto va notato che in una serie "2 su 3" il fattore-campo pesa più (matematicamente parlando) che in una "3 su 5".
- Schio che peraltro ha rischiato di perdere all'ultima giornata con
Sassari, la quale era avanti di 18. Le sarde hanno cavato il 110% del loro potenziale in questa stagione; quarte con un organico da 7 giocatrici di cui due cambi italiani, Toffolo e Ciavarella, non di primissima fila. Adesso curiosamente nel giro di 10 giorni si giocano la qualificazione in semifinale di Coppa Italia e nei playoff contro un
Geas che, a differenza delle nuragiche, non ha mai fatto il solletico alle "big" durante la stagione, ma ha avuto un rendimento costante contro le altre e sicuramente ha un organico più profondo. Una bella doppia sfida. Magari chi vince l'una poi perde l'altra.
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Campobasso perdendo contro una San Martino senza obiettivi di classifica s'è fatta sfilare il 6° posto da
Ragusa. La quale riscatta parzialmente una stagione che rimane sotto le righe, anche se un certo ridimensionamento si intravedeva già alla vigilia della stagione. Almeno quinta, però, poteva finire, la compagine sicula.
- Smottamento nella
griglia-playout con Faenza che ripassa in "pole position" con una buona rimonta a Lucca; le tosche al contrario perdono due posti in un colpo. Chi retrocede tra loro due, Moncalieri e Valdarno? Mah, la classifica indicherebbe in modo chiaro San Giovanni (e sarebbe anche giusto, dopo aver vinto solo 4 partite contro 7 delle contendenti), ma fra 3 squadre che hanno inserito una straniera di recente e la quarta che ha cambiato allenatore, i valori attuali non è detto che c'entrino fino in fondo con quelli espressi dalla stagione. Sarà una bella gazzarra per chi assiste; per chi è coinvolto sarà una dannazione.
- Chi è già dannato è
Brescia. 24 sconfitte in 26 partite, certo, se quella persa con Valdarno all'ultimo tiro dopo aver sprecato un vantaggio netto fosse stata invece una vittoria si avrebbe Brescia con 6 punti, ai playout, Valdarno con 6 punti, retrocessa per scontri diretti. Ma, come dice il saggio, "se mio nonno avesse tre ruote...": più giusto dire che la retrocessione è ineccepibile e amen.
Sul piano del giudizio va spesa qualche parola in più: la società est-lombarda ha suscitato antipatie per essere salita in A1 tramite la scorciatoia dell'acquisizione di diritti (ma Campobasso, Sassari e tecnicamente anche la Virtus hanno fatto lo stesso, anzi le prime due l'hanno proprio avuto in regalo, il posto); e ha lasciato quantomeno perplessi la girandola di nomi andati e venuti in organico nel corso dei mesi (7 straniere utilizzate; Crudo presa e rilasciata in poche settimane; Valli prima lanciata, poi fatta partire). Tuttavia va anche riconosciuto a Brescia il merito di aver dato spazio alle giovani (di casa propria) più di chiunque altra quest'anno, e non solo Zanardi che ha avuto cifre da italiana-top, non da 18enne di buona speranza. Non ci auguriamo che lei debba ripartire dall'A2 ma vedremo. Gli occhi addosso di qualche "big", come accadde a M.Villa l'anno scorso, li avrà di sicuro.
E da domani abbiamo la
Copp'Italia. Collocata così (ma a quanto pare non c'erano alternative) è un doppione liofilizzato dei playoff, che iniziano subito dopo. Per motivi sia tecnici sia mentali è meglio quando c'è uno stacco fra le due competizioni. Ma pazienza.
Bologna è quella che arriva più lanciata (16 vittorie di fila) ma lo dicevamo anche alla vigilia della finale di Supercoppa, che andò disastrosamente. Nel frattempo è cresciuta, si è fatta le ossa in Eurolega (anche attraverso delusioni); il grosso del lavoro credo stia nel rompere il ghiaccio del primo trofeo; se lo fa poi tutto sarà più semplice. C'è l'incognita sulle condizioni di Dojkic.
Schio potrebbe avere la capoccia alle F4 di Eurolega; ma ha un'abitudine a vincere che fa da calamita anche per trofei che altrimenti non vincerebbe (cioè le rare volte in cui non è la favorita numero 1). Ha messo in cassa 9 delle ultime 12 edizioni della Coppa.
Venezia come alternativa? Sì, su partita secca può battere sia Schio sia Bologna, ma occhio, può anche perdere i quarti se gioca male come in certe andate di playoff di Eurocup. Per le altre credo sia possibile al massimo un exploit sino alla finale (come il Geas 2019) ma non fare tripletta di imprese; la distanza di valori con le 3 corazzate pare netta.
Edited by meursault - 30/3/2023, 02:51