ABOUT A GIRLGiocatrici sul campo (e a volte anche fuori) - L'importante è che se ne parli -
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14PUNTATA SPECIALE - Nella vita c'è chi sogna di diventare un astronauta, chi di fare 6 al Superenalotto, chi di scoparsi la segretaria. Il sogno del qui scrivente era di vedere Masha Maiorano e
Michela Frantini protagoniste del
questionarione di Velluzzi su Superbasket. La prima parte si è realizzata un paio di mesi fa (clicca
qui per rivederlo), la seconda oggi, giornata che quindi passa alla storia perché ormai posso morire in pace.
Sembrava più improbabile di uno sbarco dell'uomo su Marte, o del trasferimento di Retequattro sul satellite,
e invece eccola qui, la giocatrice che fa della privacy un dogma, rispondere alle domande più o meno pruriginose del giornalista più piccante del panorama cestistico nazionale.
Ma il Comitato gongola: è da stamattina che i suoi centralini sono intasati di richieste di pupazzi con l'effigie della capitana del Geas, gadget, autografi, poster e quant'altro: perché d’accordo l’ospitata a Radio Bocconi, d’accordo le apparizioni sulla Gazzetta, d’accordo la passerella al Forum o l’intervista a RaiSport nel dopopartita, ma solo un’intervista con Velluzzi può decretare l’ingresso di una giocatrice nel club di quelle che contano.
La foto di Frantini a corredo dell’intervista è emblematica: un primo piano con quella sua espressione seria che non sai mai se interpretare come dolcezza o come durezza di ghiaccio...
Meglio quindi non interpretare e passare al dettaglio delle risposte, con qualche commento personale.
1) La giocatrice preferita?
Kara Lawson.
Commento di Meur: scelta originale. Valida giocatrice, un "cubo" compatto dal gran tiro, oro olimpico, ma non tra le prime che vengono in mente quando si parla di modelli.
2) Il giocatore preferito?
Gianluca Basile.
3) In cosa devi migliorare?
Fisico, velocità e rapidità.
Meur: velocità e rapidità va bene, ma se per “fisico” s’intende perdere la sua fisionomia caratteristica per diventare tutta ossa e nervi, eh no, perdio.
4) Cosa detesti fare di più in allenamento?
Gli esercizi senza agonismo.
Meur: perfettamente d’accordo.
5) Cosa ti piace fare di più in allenamento?
Cinque contro cinque.
6) Con chi hai litigato in campo e perché?
Mai litigato, è inutile.
Meur: verità, mai vista litigare né con le avversarie, né con le compagne, né con l’allenatore, incredibile... nemmeno al torneo di Binzago si lascia andare.
7) La giocatrice che ti sta più antipatica?
Arnetoli.
Meur: sacrosanto, ha spaccato il naso a Calastri, gli scorsi playoff.
8) La partita più bella?
Gara 3 con Crema lo scorso campionato: siamo salite in A1.
9) Come va trattato il basket sui media?
C’è troppo distacco tra maschile e femminile.
Meur: vero, ma grazie al Geas il divario si sta riducendo: giovedì scorso, il servizio su Zanon e Tillis “figlie di pugili” ha avuto più spazio dell’impresa della Lottomatica Roma a Vitoria (campo imbattuto da un paio d’anni) in Eurolega maschile...
10) Look da giocatrice?
Comodo, quello di Priolo proprio no, calze corte, intimo Nike.
Meur: mi sa che Coppa ha saputo in anticipo di questa risposta, così si è vendicato con la box and one! Nike? Occhio che siete sponsorizzate Reebok...
11) Uno contro uno con?
Roberta Colico.
Meur: Maiorano aveva detto Dusan Vukcevic... ma anch’io preferirei farlo con Colico, tra i due.
12) Da una allenatore vuoi?
Sincerità, dev’essere limpido.
13) Come sono gli arbitri, c'è dialogo?
Ci si può parlare, qualcuno è spocchioso, ma mai prenderli di petto
14) Guardi le partite dei maschi?
Poche.
Meur: Di solito, in questi casi, quando si dice “poche” equivale a “zero”.
15) L'America è?
Un paese sopravvalutato.
Meur: risposta non banale: di solito tutte dicono “un sogno”, “un mito”, eccetera. In perfetta coerenza con la risposta n° 27 sulla politica...
16) Come spendi i tuoi soldi?
In libri e vestiti.
17) Borse, vestiti, scarpe. Cosa preferisci?
Borse: mi piace Vuitton e anche la moda in generale.
Meur: di Maiorano c'era scritto Armani ma poi lei rivelò che era un’aggiunta velluzziana... Sarà un caso analogo qui? Vuoi vedere che Velluzzi fa accordi sottobanco con le case di moda? Perché se Frantini dice che le piace Vuitton, ragazzi, le loro vendite schizzano al 500%.
18) Libri e musica: preferenze?
Leggo tanto: thriller e psicologia. Mi piace la musica italiana:
Guccini, de Andrè, Ferro e la Pausini.
Meur: libri, complimenti. Musica, un po’ limitata (senza il pop-rock anglosassone) ma non disprezzabile.
19) Sei religiosa?
Sì.
20) Il viaggio che sogni?
L'India.
Meur: Maiorano aveva detto “Maldive”. Vince Michela.
21) Quanti soldi spendi con il telefonino?
70 euro al mese.
Meur: come già per Masha, consigliamo il "Tutto compreso" da 60 euro della Tim, anche se dà pochi sms e in fondo il risparmio non è granché nel suo caso.
22) Mandi molti sms?
20 al giorno.
Meur: moderata, dai. Anche se, insomma, fanno 600 al mese.
23) Quante volte al giorno senti la famiglia?
Ci vivo, ad Arluno. Comunque sempre.
24) Che cosa odi della tv?
Quasi tutto, Porta a Porta mi annoia.
Meur: Occhio che Vespa è permalosissimo, finisce che boicotta il Geas.
25) Che cosa ti piace in tv?
I telefilm, Grey's Anatomy.
26) Che giornali leggi?
Repubblica, Vanity Fair e Superbasket.
Meur: Attenzione, a quanto risulta a Meurlock Holmes, uno dei tre menzionati è falso! Almeno, fino alla scorsa primavera, magari ora è diverso.
27) In politica?
Sinistra.
Meur: ed ecco la dimostrazione che le donne intelligenti non hanno dubbi su dove schierarsi (lo so che Maiorano è di destra, ma il criterio con lei non vale). Però, rispetto al Comitato, ci risulta più veltroniana che prodiana. Anche questa notizia però risale ad alcuni mesi fa.
28) A un uomo chiedi?
Fedeltà, maturità, deve incuriosirmi sempre.
Meur: che pretese!
29) Alle persone dai?
Disponibilità, presenza costante se hanno bisogno.
30) Cosa deve fare un uomo per conquistarti?
Essere brillante e interessante.
Meur: ma possibile che tutte vogliono uomini brillanti? Sceglietene uno noioso: un brillante, prima o poi, vi avviso, va a farlo anche con qualcun’altra...
31) Che cosa non deve fare?
Essere troppo incollato, essere asfissiante.
Meur: che mazzata, sigh. No, scherzo, ovviamente è un problema che riguarda altri. Ma a lei, come alle altre che hanno dato una risposta simile, dico: capisco perfettamente, certe volte avete una pazienza incredibile, però provate anche a mettervi nei panni dell’altro. Prima o poi vi capiterà di essere dalla parte sbagliata della situazione... Indulgenza, ci vuole. E poi, se uno è incollato, è perché ci tiene; se non è incollato, vuol dire che non gliene importa poi così tanto di voi. Poi bisogna distinguere caso per caso, capisco che a volte non è facile essere una diva, con certi rompicoglioni in circolazione.
32) In trasferta che fai?
Leggo e socializzo, ma quasi tutte stanno fisse con l'ipod.
Meur: carina la scena: lei prova a fare conversazione ma la tipa di turno è persa nelle cuffie o ticchetta sms o si collega a Facebook dal cellulare. Un nobile appello contro la deriva dei rapporti sociali.
33) Un personaggio famoso che ti incuriosisce?
Claudio Bisio.
34) Fumi e bevi?
Non fumo, sono quasi astemia, bevo qualche volta il lambrusco e mi
piace la Coca Cola.
Meur: su questo punto l’affinità con Maiorano è perfetta.
35) Discoteca o locale con musica dal vivo?
Locale con musica dal vivo.
36) Cinque cose da mangiare irrinunciabili?
Pizza con i funghi porcini, lasagne, cotoletta, gelato e cereali.
37) Il sesso prima delle partite?
Se capita.
Meur: possibilista. Maiorano era stata più colorita...
38) Parolaccia che dici più spesso?
Merda.
39) E' vero che il fenomeno dell'omosessualità è molto diffuso nel basket femminile e perché?
In realtà è diffuso in tutto il mondo. Penso dipenda un po' dal fatto che si convive per un anno insieme o anche più, ma ci vuole predisposizione.
Meur: risposta standard.
40) Che cosa vuoi fare quando smetti?
Sono laureata in psicologia, mi piace lavorare in carcere e occuparmi
di devianze.
Meur: complimenti, come del resto ne ha già ricevuti da tantissimi per questa sua attività extracestistica Quanto alle devianze, di sicuro nell’ambiente del basket femminile ne ha già fatta ampia esperienza, anche più che in carcere... - Si potrebbe anche chiudere qui. Ma Velluzzi è scatenato, Velluzzi non si accontenta. E così ci propina anche un profilo di
Roberta Meneghel, la giocatrice più odiata dalle colleghe per il suo stile di gioco un attimino ruvido. In effetti la ricordiamo, anni fa, spedire Maiorano a gambe all'aria come un fuscello, ai tempi che la Masha nazionale era giovane e acerba e giocava a Rovereto.
Molti criticano Velluzzi, però bisogna ammettere che lui, dalle giocatrici, tira fuori cose originali, mica le solite risposte stereotipate da professioniste tipo “Merito delle compagne”, “Abbiamo fatto del nostro meglio e per fortuna ci sono entrati i tiri”... No, lui ad esempio estrae da Meneghel questa perla di saggezza: «Le donne di base sono tutte un po’ stronze, è una dote innata».
Verità risaputa, ma vederlo scritto su SB è un altro paio di maniche. E la stessa ammette: «Sul parquet picchierei anche mia mamma, non ci sono regole e io voglio sempre vincere».
Capito? Basta col buonismo di facciata. Poi Velluzzi è un poeta: così dice che «Meneghel è divertente, intrigante, mai banale, se vuole conquistare un uomo parlandoci sicuramente ci riesce». Ma alla fine dell’articolo si capisce che in realtà è altro di Meneghel a stregare il Nostro: «Roberta sa essere dolce, dolcissima. E affascinante. Basta vederla fuori dal campo coi tacchi alti. E’ un bel vedere». E poi dicono che su Superbasket non c’è niente di interessante. Ma dove siaaaamo??
- Poi bisognerebbe parlare anche di basket giocato. Solo che l’ultima giornata di A1 non è stata granché, in generale, tra il pastrocchio di Faenza nel big match, tra le mattanze di Schio su Ribera e di Taranto su Napoli. La miglior partita è stata Geas-Priolo e dunque SB, presumo Giovanni Lucchesi, ha scelto da lì l’Mvp della settimana. Ma Tillis lo era già stata e allora ecco una scelta a sorpresa su
Martina Crippa: niente male come onore per un’esordiente di 19 anni. Che tra l'altro, per esplodere, ha scelto la sera della presenza del c.t. della Nazionale, Giampiero Ticchi, che avrà sicuramente preso nota per il futuro. Infatti SB chiude il suo elogio con previsioni di azzurro:
Scegliamo un'italiana, Martina Crippa, che di questa vecchia/nuova realtà di nome Geas incarna se vogliamo lo spirito. Coach Peterson l'ha paragonata a Premier, cioè un ariete con il vizio del canestro e del tuffo in campo, come nella Milano delle stelle sul petto. Qualcun altro l'ha soprannominata "ringhio", ma con qualità, aggiungiamo noi. La qualità della determinazione; tanto discreta e timida fuori, quanto efficace sul campo, senza paura, capace di momenti di trance agonistica. Dopo l'A2, ecco l'A1. E quasi nulla sembra essere cambiato: erano 27 i minuti di media allora, sono 26 adesso; era il 49% da due che è evoluto in un consistente 52; era il 36% da tre ed oggi siamo al 46.7! Minor numero di tentativi, certo, e compagne in grado di accendere il suo talento balistico. Ma Martina contro Priolo ne ha messi 18, e a volte il ritmo e lo spazio che le difese di Coppa offrono è anomalo, frutto di una scelta precisa. E se la mano non trema quello spazio lo sfrutti. A Crippa non ha tremato e vorremmo scommettere che non tremerà mai. Come non è accaduto nelle scorse estati da protagonista in maglia azzurra con l'Under 18 e 20. La strada è lunga, serve confermarsi ma la speranza è in una indispensabile conferma e in una prossima fermata ancora più azzurra».Tutto vero, tutto giusto (ma Lucchesi si è messo d’accordo con Hounidea?), tranne un uovo nel pelo: se Peterson ha paragonato Crippa a Premier, sappiate che ha
scippato l'idea a Roberto Galli: è stato lui proporre l'accostamento a Peterson, durante la presentazione del 3 ottobre.
Abbiamo le prove video:
clicca qua. - Brevissimo flash sull’
A2 per segnalare le ennesime prestazioni-monstre di
Mandache (Cavezzo), 34 punti anche se con 14/31 dal campo ma 15 rimbalzi nella maratona da 2 overtime a Montichiari; e di <chiara Consolini, che nella ciclonica vittoria 100-53 per Lucca a Cervia ne fa 28 in 33 minuti con 13/20 dal campo (mentre Carangelo fa un record all'incontrario: -14 di valutazione)
. Lucca davvero impressionante, l’unico dubbio che viene è che sia entrata in forma troppo presto: quest’anno coi playoff a 8 squadre la regular season vale meno. Se arrivi in calo di condizione ad aprile, ti sputtani magari contro l’ottava.
Però complimenti alle toscane finora: sono un po’ il Geas dell’A2, inteso come matricola d’assalto che fa anche un bel gioco. Nel girone Sud è doveroso menzionare
Scibelli, che con 18,4 punti di media capeggia la classifica marcatrici di un girone piuttosto avaro di segnature rispetto al Nord.
- E infine andiamo quasi in tempo reale... Stasera c’era una sfida di lusso in Eurolega, Schio-Spartak Mosca. All’andata era finita -26 ma stavolta le venete sono in casa e con l’organico al completo. All’inizio infatti Schio mette la testa avanti con
Masciadri scatenata, 11 punti nei primi 5’, mentre le russe (o meglio, la multinazionale di stelle che incassa i rubli russi) sembrano sonnecchiare. Ci pensa a suonare la sveglia, a modo suo,
Sylvia Fowles, la nuova arma totale del basket femminile: per chi non la conosce, è una cristona del 1985, 1,96 con due spalle da armadio ma agilissima, corre il campo con facilità estrema (come del resto tutta la nuova generazione di lunghe). Cioè, per dire, in confronto, una Brunson è poco dotata fisicamente. Come tecnica non è finissima ma quando va su in cielo, non ce n’è. A 8’ dalla fine del 2° quarto riceve palla in contropiede, ha campo libero, se lo beve e va su a schiacciare.
Non una cosa da tutti i giorni, nel cosiddetto Niveaball o lightball, a seconda dei detrattori. Abbiamo un
video della schiacciata, artigianale, tratto dalla ripresa tv di RaiSport Più:
clicca qui.Ma Fowles non si accontenta e dispensa altre giocatine di tutto rispetto tipo un paio di correzioni al volo, qualche stoppata (di cui una su Antibe che chiude i conti nel finale) e così via. All’intervallo ha già 16 punti, finisce con 19. Lo Spartak non dilaga mai ma nemmeno rischia.
Altre donne da segnalare:
Lauren Jackson, la divina (ma come si fa a permettere a Fowles e Jackson di giocare insieme? È illegale), fa la sua parte senza strafare (14 punti), ma l’irriverente pubblico di Schio la fischia per una mezza gomitata a Macchi;
Masha Maiorano gioca gli ultimi 6 minuti al posto di una spenta Feaster, il suo unico tentativo di tiro è un’entrata che Jackson stoppa crudelmente.
Insomma non c’è il bis dell’impresa di Venezia col Cska, ma ne valeva la pena di vederla anche solo per lo schiaccione di Fowles.
La schiacciata di Fowles (dalle riprese Rai).Edited by meursault - 21/11/2008, 01:16