... E SE C'ERO DORMIVOFrammenti incoerenti di eventi in cui c'ero casualmenti
3. puntata - Precedenti: 1 - 2Allora, domani (ormai praticamente oggi, s'intende lunedì) nell'inserto "Lombardia Sport" della Prealpotta, dovrebbe comparire, salvo che si siano inceppate le rotative, un'intervista quadrupla alle esordienti italiane in A1 del Geas, ovvero Arturi, Calastri, Crippa e Frantini. Ho visto Calastri alle prese con un giuornalista dopo la presentazione di venerdì, quindi forse eccettuo lei, ma per le altre credo sia la prima da giocatrici di A1. Domande banali e risposte scontate, s'intende, ma di Velluzzi, capaci di tirare fuori il meglio dalle giocatrici, ce n'è uno solo. Chiedo venia.
Sabato pomeriggio, tanto per rinfocolare la Geas-dipendenza improvvisamente riaccesa dall'evento di venerdì dopo un mese di sospetto semi-disinteresse
, il Comitato s'è trascinato al PalaBCC di Pessano, già teatro del Carugate che due anni fa tremare il mondo fece ma poi non ce la fece (intendo il Carugate di Gottardi, Fumagalli, Arcangeli, Micovic ecc.), nell'occasione invece sede dell'
amichevole Geas-Priolo.
Arrivato all'intervallo e quindi saltati i primi 2 quarti, il tabellone era sul 35-32 pro-Sesto. Tribune discretamente popolate per essere un'amichevole informale (c'è un arbitro in divisa e uno in casual): circa una cinquantina di persone. Tra queste il grande Ezio Parisato di Imbecilli.it, sempre un po' a disagio quando ha a che fare con categorie troppo alte per i suoi gusti, infatti non vedeva l'ora di tuffarsi in qualche B2 di bassa classifica per la serata. Ahò, de gustibus...
Insieme cerchiamo di identificare le giocatrici di Priolo: ebbè, sono nuovo dell'A1, mica riconosco tutte. In realtà ne mancano un paio alle siciliane, Meneghel e Phillips, sicché la conta delle assenti è pari con un Geas che è senza Penicheiro (sbarcata poche ore fa) e Calastri, la quale giace in panchina ancora col cerottone in fronte dopo la craniata al torneo di Crema. C'è per Priolo una perticona bionda impressionante (vista poi all'uscita, 2 metri tondi) che però non metterà piede in campo: potrebbe essere la lituana Cesnaviciute, pescata dal mitttico Santino Coppa qualche tempo fa ma mai utilizzata in campionato?
Bonfiglio prepara la sospensione dal lato sinistro.Il quintetto con cui il Geas inizia il 3° quarto è Arturi-Frantini-Twehues-Tillis-Machanguana. Per Priolo ammiriamo per la prima volta dal vivo la leggendaria Susanna Bonfiglio, capelli tinti di biondo, discreta figura (a detta di Ezio) nei pantaloncini verdi da ciclista indossati dalle sicule, a differenza di altre cui onestamente donerebbero di più i pantaloni extralarge (sempre a detta di Ezio, eh!).
Il Geas gioca costantemente a zona, Priolo a uomo. S'inizia con un po' d'errori, uno di Frantini in un arresto e tiro in contropiede, un paio di Bonfiglio con le sue classiche sospensioni che deliziarono la mia adolescenza ai tempi dell'argento europeo '95, un altro paio da Twehues che, in generale, timida non è. Cioè, tira davvero tanto.
Arturi guida il contropiede, Frantini si smarca sulla sinistra. Riceverà ma sbaglierà il tiro dai 6 metri.L'impasse si sblocca con Frantini che intercetta un passaggio, si beve il campo e deposita in contropiede. Commozione del Comitato che rivede il suo marchio di fabbrica dei tempi romantici dell'A2.
Poi un bel contropiede con assist della suddetta Michela per Tillis ed è +10 Geas (44-34) a metà 3° quarto. Tillis è senza dubbio un talento bestiale: una lunga con tiro da 3, partenza in palleggio e velocità in contropiede da guardia. L'unico dubbio è che sembra stazionare fin troppo spesso fuori area, così come, in parte, pure Machanguana. Ma le indicazioni delle amichevoli van prese un po' con le molle, si sa. Comunque le due lunghe, nella propria area, fanno una bella intimidazione.
Frantini va a depositare in contropiede dopo aver rubato palla.C'è un infortunio per Priolo: la piccola Milazzo si procura quella che sembra una distorsione e viene portata fuori in braccio, con la facilità di un pupazzo, dalla massiccia romena Pascalau. Nel frattempo entra Crippa per Frantini. L'attacco di Priolo, fin lì piuttosto privo di idee (poca roba dalle guardie Green e Sciacca, qualcosa in più dalla lunga cubana, neo-naturalizzata, Seino, e dalla romena Pascalau), si sblocca con un'esterna palliduccia che riteniamo essere Cirov (purtroppo il tabellino non aveva i nomi...), autrice di due triple. Tillis fa ancora onde ma Gianolla, che è stata, ricordiamo, il play titolare della Nazionale un mese fa, mette 5 punti in fila e il quarto finisce 50-45.
Pascalau trasporta l'infortunata Milazzo, seguita da un semi-preoccupato Santino Coppa.Priolo sta difendendo ora con più aggressività; dopo qualche minuto passerà a zona con buoni risultati. C'è un bel palleggio-arresto-tiro di Arturi, ma l'attacco del Geas prende a faticare. Zanon ha una buona intesa con le due lunghe "colored" ma prende poche iniziative in attacco; probabilmente deve ancora trovare la condizione avendo iniziato da poco. Priolo si rifà sotto ma non passa mai avanti, anche se Gianolla sale in cattedra con una tripla e un intercetto con coast-to-coast e fallo antisportivo incassato da Arturi che praticamente la sotterra...
Arturi aiuta Gianolla a rialzarsi dopo averla falciata in contropiede.Per il finale rientra Twehues per Crippa (che in precedenza ha messo una bomba) e poi Frantini per Zanon. Dopo uno scambio di bombe tra Tillis e Cirov per il 63-62 a 2' dalla fine, ci sarebbero i presupposti per una volata interessante, ma in realtà viene fuori piuttosto fiacca: soltanto errori da entrambe le parti. Tillis sbaglia l'ultimo tiro per il Geas a circa 30" dalla fine, azione di Priolo per il sorpasso, ma Frantini devia da dietro la palla a Cirov favorendo il recupero di una compagna. Sicché finisce 63-62 per il Geas che ottiene la quarta vittoria consecutiva in amichevole.
Arturi trova la strada sbarrata in penetration.Risultato che lascia un po' il tempo che trova, perchè domenica con Parma ci sarà tutt'altra intensità, però per quel che s'è visto le geassine stanno in campo tutte piuttosto bene, con qualche sbavatura sia dalle giovani che dalle "pro" (soprattutto rimbalzi in attacco concessi a Priolo o errori di posizionamento sulle tiratrici avversarie) ma con un livello d'intesa che pare già buono, anche migliore di quello di Priolo che pure dovrebbe essere più navigata. Tillis super anche se ogni tanto va fuori dalle righe, Twehues già protagonista anche se molto dipendente dal tiro da 3, Frantini molto ordinata (può essere un buon bilanciamento in un quintetto di gente che prenderà tanti tiri a testa) e in difesa le sue proverbiali "zampate" a caccia del pallone sembrano efficaci anche al piano di sopra; Arturi e Crippa senza titubanze. Ovviamente tutto andrà rivisto con Penicheiro al comando della nave, ma la squadra sembra già niente male senza di lei, perciò l'ottimismo ha ragion d'essere, sebbene consapevoli che il campionato è un altro paio di maniche. Per Priolo solo Gianolla e parzialmente Cirov ci hanno ben impressionato.
Il tabellino Geas: Tillis 22, Twehues 13, Machanguana 11, Arturi 7, Frantini 5, Crippa 3, Zanon 2.
Si fronteggiano in area Seino e Machanguana.Il
dopopartita, sarà perché il PalaBCC di Pessano ci ricorda l'A2, sarà perché la gente che aspetta fuori è la solita (i genitori Frantini, i genitori Arturi, mamma Crippa, Nonino e gli altri dirigenti storici del Geas), ma ci par di respirare ancora l'atmosfera dei tempi andati. Quasi rassicurante dopo la presentazione-glamour del giorno prima: di fronte a tanta potenza ci sentivamo piccoli e insignificanti, ora invece ci si sente a proprio agio. La differenza, certo, è che dallo spogliatoio ora escono fior di professioniste, e pure Santino Coppa che saluta Nonino con un cordiale "Ci vediamo in campionato, miii!"
; ma quando lo stesso Nonino si avvicina a Tillis e premurosamente le raccomanda, in italo-lumbàrd, di non prendere freddo, sembra quasi che nulla, proprio nulla, sia cambiato. In effetti anche i tempi biblici di certe giocatrici nel fare la doccia sono rimasti gli stessi pure col professionismo...
Ma la bomba che deflagra è una telefonata che giunge al Comitato e lo lascia sotto choc, un po' felice un po' triste: Vera Ponchiroli è in dolce attesa...
E ora rispondo a una questione posta da un noto forumista in un altro topic:
CITAZIONE (homo homini lupus @ 4/10/2008, 11:01)
Quello che mi stupisco si faccia passare sotto tracce da tutti i vari soloni che predicano sui forums è il seguente problema: che ruolo e che incidenza hanno le nostrane nella Sestata e in più in generale nel campionato di serie A1 tolti i casi di "fenomeni"? Frantini parte anche in quintetto ma con che prospettiva? Di difendere come una matta e in attacco di mettersi in angolo per aspettare uno scarico che mai o quasi verosimilmente verrà... Mera tapezzeria oserei direi, nel senso che se hai la grana la vai a spendere su 3 americane da 50\60 punti, le fai masticare pick and roll o tracce semplicissime di flex a tutto spiano visto che tra un impegno e l'altro delle suddette tempo di lavorare in palestra ne hai ben poco e alle altre italiane che da regolamento devi inchiostrare fai fare il vigile in attacco e spremere all'osso dietro, usare la politica dei 5 falli 5 senza alcuna prospettiva di stare in campo da protagonista ma solo per obbligo, la classica regola del "non fare danni" e dello" spettatore non pagante"....e poi ci si stupisce di non avere Italiane pronte! E soprattutto che campionato "italiano" è? Che sbocco possono avere i "virgulti" che escono dalle giovanili in tal sistema? Vero è che se una è forte il posto lo trova però attenzione ritorniamo a monte: quanto costa in termini di soldi, di risultati, di tempo, di fatica, di ore in palestra prodursi una ragazza da quintetto e\o aspettare gradualmente che la suddetta ci stia davvero rispetto a dare casa, Sky e onorario ad una mercenaria qualsiasi per un anno?
In realtà il tema l'abbiamo già discusso parecchie volte negli anni scorsi, da parte mia soprattutto allo scopo di perorare la causa di Masha Maiorano (che per me rappresentava più o meno ciò che rappresenta Frantini per te oggi, cioè la "star di bandiera"), perciò forse non l'hai letto ultimamente, perché ci sembra quasi scontato e c'è poco da dire. Sì, il ruolo delle italiane in A1 è spesso di tappezzeria alle straniere, le protagoniste si contano sulle dita di un paio di mani o piedi, e come mi fu riferito, una giocatrice di lunga militanza di A1 e spesso in quintetto raccontava che il suo mestiere consisteva nel fare avant'indrè per il campo, smistare la palla alle straniere e spesso difendere al posto loro.
Amigo, le cose stanno così e non so cosa ci si possa fare per "cambiare il sistema".
Nel caso di Maiorano ci siamo spesso chiesti se non si sarebbe divertita di più a fare la protagonista in A2, come una Frantini, ma lei ha sempre detto che preferiva essere comprimaria al massimo livello che "stellina" giù da basso. Presumo che anche per le ragazze del Geas oggi valga lo stesso. Poi non è detto che vada solo ed esclusivamente come dici tu, anche se è chiaro che chi occuperà quel posto da "seconda italiana da starting five" dopo Zanon sarà la quinta opzione offensiva... Ma il gioco del basket è fatto di tante altre cose e Frantini storicamente è tanto utile in difesa quanto in attacco, qualità che avrà il suo valore anche in A1. Difende non per costrizione ma perché è parte fondamentale del suo gioco, ci sguazza.
E' intelligente, prenderà quello che c'è, sempre nell'ottica dell'interesse di squadra. Se facesse 5 punti a partita sarebbe già buono ma magari ne farà di più, vedremo.
Arturi e Crippa sono chiaramente i talenti da lanciare, certo magari la loro crescita e il loro spazio saranno a volte subordinati alla necessità del risultato, ma dove la trovavano un'altra occasione così, un'A1 a casa loro e con una decina-quindicina di minuti a partita come prospettiva?
Edited by meursault - 6/10/2008, 18:26