IL BOLLETTINO LOMBARDOdall'A1 alla B1 (e scampoli di B2), cose che succedono nella regione della Rosa Camuna -
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23Geas, il tour de force finisce con una sconfitta a Priolo- E’ terminata con un k.o. in volata (73-71) la serie di 5 partite senza respiro per il
Geas, che dall’8 al 23 febbraio ha affrontato Taranto, Napoli, Umbertide, Venezia e Priolo. Una striscia veramente bestiale, che si chiude con un bilancio di 1-4. In realtà ci può (in parte) stare: se scambiamo il colpaccio con Venezia e lo scivolone con Umbertide, abbiamo due sconfitte in casa con le “big” e due k.o. su campi difficili, dove sono cadute fior di cabezas illustri.
Certo il confronto con le stesse partite all’andata, che portarono a 4 vinte e 1 persa, dà l’idea del calo che sta attraversando la Bracco. Che peraltro a Priolo non ha demeritato. Sostanzialmente le squadre si sono equivalse. Sesto è andata avanti di 8 sia al 18’ che in avvio di 3° quarto, ma si capiva che era frutto più della contingenza che di una netta superiorità. Lo smalto dell’andata, che consentiva alla squadra di Galli di scappar via con “parzialoni” spaccapartita, non c’è più. Le cotte si alternano alle crude (leggi palle perse anche banali, ad esempio abbiamo in mente una “saponetta” di Machanguana che era sola sotto canestro per due punti importanti nella ripresa) e così non riesce ad affondare i colpi. Merito comunque a Priolo nel rimanere a ruota per poi pareggiare a fine 3° quarto (55-55) e piazzare un minibreak a metà dell’ultimo (68-62 a 6’ dalla fine con bomba di Cirov e arresto e tiro di Green in faccia a Penicheiro), che pure a sua volta non è stato decisivo (il Geas ha avuto la palla per vincere), ma ha portato il match verso le siciliane.
È stato importante che la Bracco, a differenza che a Napoli e con Umbertide, non sia crollato nel momento più difficile, confermando la ritrovata combattività vista con Venezia; l’unico problema, tanto per dire una cosa arguta, è che una sconfitta con onore non fa classifica.
- Dove ha perso la partita il Geas? Non è sbagliato dire
“sugli episodi”: Penicheiro che all’inizio dell’ultimo minuto segna il -1 con una splendida entrata dopo giro dorsale, ma sbaglia l’aggiuntivo per il pari. Pascalau che nell’azione successiva sbaglia, ma il rimbalzo è toccagnato da tutti e lo scippa Green, così Priolo guadagna tempo e Gianolla subisce fallo; e infine l’ultima azione con Twehues che ha sì un discreto spazio sul blocco di Tillis, ma tira alla prima occasione, da 7 metri con 11” da giocare: anche se segnava, lasciava parecchi secondi alle avversarie (poi la stessa svizzera ha recuperato il rimbalzo lungo e ha sparato una “preghiera”, a sua volta raccolta da Tillis che però ha pestato la linea di fondo a -2”). E tutto questo solo nell’ultimo minuto; in precedenza c’erano state altre situazioni girate male, soprattutto il 5° fallo di Zanon a 2’45” dalla fine, quando il Geas aveva ricucito da -6 a -1.
Zanon è stata la migliore del Geas. Ha fatto 19 punti con 7/9 al tiro, un martello da fuori. È strano come a volte sia incredibilmente efficace dalla media e dalla lunga, e a volte non segni in una vasca da bagno... Comunque brava stavolta; solo che in compenso c’è stata una
Machanguana passata dagli eroismi con Venezia a una partita anonima (6 con 3/6 da 2 in 23’).
Tillis (18 con 7/14 in 40’) ha avuto sprazzi di talento clamorosi, d’altronde non una novità; ha perso troppi palloni (6), però, tra cui (ecco un altro episodio) uno pesantissimo fregatole da Seino che poi è andata a segnare in coast-to-coast con tanto di cambio di direzione dietro la schiena: non male la veterana.
Penicheiro è stata marcata duro da Green (pare ormai una strategia, quella di far marcare Ticha da una guardia “fisicata”, mentre il play va sulla meno pericolosa Crippa), e in effetti nella ripresa è calata dopo aver messo 3 triple; però con lei è sempre difficile capire se è merito delle avversarie o è per motivi suoi: l’entrata ricordata sopra, con fallo non convertito, è stata impressionante. In ogni caso 20 di valutazione sia per lei che per Tillis.
Della prestazione delle italianucce del Geas rimandiamo al prossimo “About a girl”: così, tanto per diluire un po’ il brodo.
- Al di là degli episodi, però, c’è sempre la solita storia: il Geas
concede percentuali troppo alte agli attacchi altrui. Priolo ha fatto 18/34 da 2 e 9/23 da 3. Ormai è una costante che, con la Bracco arroccata a zona (nell'ultimo quarto, stavolta, è passata a uomo, tuttavia), per le avversarie diventi una questione di metterla da fuori o meno.
Cirov è stata il fattore determinante in tal senso nel secondo tempo, indovinando una serie di bombe (4/10 alla fine). Anche
Green ha colpito bene da fuori, più dalla media che da 3. La protezione dell’area ha funzionato anche stavolta piuttosto bene, ma non è bastato per impedire a Pascalau e non solo a lei alcuni importanti canestri da sotto, ben costruiti da Priolo. Ecco, l’impressione, ma non da lunedì, è spesso che il Geas trovi canestri anche bellissimi, ma frutto più del talento individuale che di una paziente ricerca della soluzione migliore (anche gli “assistoni” di Penicheiro rientrano nella prima categoria).
L’aspetto-chiave, tuttavia, ci è parso un altro, ossia che dopo un primo tempo in cui il Geas aveva recuperato parecchi palloni, fondamentali nell’allungo, nella ripresa Priolo è riuscita a limitare molto le
palle perse, o quantomeno quelle che potevano portare a ripartenze sestesi. Inoltre, sempre nel 2° tempo, ha commesso molti meno falli subendone di più.
Mettendo insieme tutto ciò con una difesa più stretta, e con i 12 rimbalzi in attacco, ecco che la vittoria siciliana è logica... anche se il Geas ha avuto la palla per vincere e non avrebbe rubato nulla. Priolo stava rischiando grosso con il 10/17 ai liberi: un doppio 1/2 per Gianolla, fosse stato trasformato per intero, poteva evitare la volata. Ma meglio così per la sterminata
platea televisiva, che così s’è potuta godere un po’ di suspense fino all’ultimo.
Prospettive, Reverberi e Bonamico- A 7 giornate dalla fine, il Geas ha solo un +2 di margine sul nono posto (+4 sulla zona-playout). Ma le prossime 2 partite per Sesto sono con le ultime della classe: Ribera sabato e Viterbo nell’infrasettimanale di mercoledì. Ovvio che devono tassativamente arrivare 4 punti. Se Priolo o Pozzuoli ne perdono almeno una per strada, vorrebbe dire un +4 a -5 giornate. Non una garanzia, perché poi per la Bracco arriva un 1-2-3 mica da ridere (Schio, Faenza, Como), ma un buon punto di partenza per la volata finale sì.
Questa settimana il Geas ha ritirato un premio speciale per la promozione in A1 nell’ambito dei prestigiosi “oscar” Reverberi del basket.
Intanto è uscita sul sito della società un’intervista a
Marco Bonamico in occasione del suo addio ai microfoni Rai per diventare presidente della Legadue maschile. Segnaliamo una risposta interessante, in cui vorrebbe vedere il Geas giocare al Forum in anteprima all’Olimpia Milano. Occhio Bonamì, l’argomento è delicato... Ma da notare anche che parla di crescita del livello del campionato, al contrario dei soliti piagnoni del “si gioca sempre peggio”.
CITAZIONE
Poi l’approdo nel basket in rosa: quella del Bracco Geas contro Venezia è stata l’ultima partita da lei commentata. Aveva prevenzioni rispetto al basket femminile?
“Nessuna prevenzione, anzi. Saltuariamente qualche anno fa avevo già prestato la mia voce alla Nazionale femminile, devo dire che il campionato è cresciuto in modo esponenziale sotto il punto di vista tecnico, tattico e fisico. Sui campi vediamo giocate impensabili fino a pochi anni fa, frutto del lavoro e della dedizione di queste ragazze. L’unico problema è che a qualche squadra, ad esempio proprio il Geas, manca una grande platea: sarebbe bello poter ammirare la classe di Penicheiro, l’atletismo di Tillis e la voglia di tutte le altre al Forum di Assago, prima delle partite dell’Olimpia Milano”.
Biassono scaccia gli incubi. Crema ci è dentro fino al collo-
Biassono rompe la striscia di 5 sconfitte e allontana la paura, respingendo S. Bonifacio a -4 più 0-2 negli scontri diretti. Partenza aggressiva della Pilot, che attacca l’area con efficacia (7/9 da 2 e 7/7 ai liberi nel 1° quarto) sull’asse Rios (9)-Galbiati (11). La musica continua nel 2° periodo con una strepitosa Dell’Orto (16 con 8/9 da 2 e 15 rimbalzi per 29 di valutazione; già a 14+12 all’intervallo) che replica colpo su colpo all’inglese Gamman, unica produttiva per le venete (22+16 rimbalzi). Bene anche Zucchi in regia (9 con 4/7 in 30’) per l’assente Barbieri. Manca solo un po’ di precisione dall’arco, ma ci pensa Zanon (17 con 4/8 da 3) con 11 punti nel solo 3° quarto, respingendo i tentativi di rimonta di S. Bonifacio (58-45 al 30’). Nell’ultimo quarto Biassono deve solo controllare. Sabato derby lombardo a Montichiari con le Leonesse, per credere ancora nei playoff.
- Pochissima trippa per le altre lombarde di A2: k.o. prevedibile, ma certo poco lusinghiero nelle dimensioni (-40), per le
Leonesse a Cavezzo. Ancora una sconfitta di misura per
Broni: avesse battuto Bolzano, l’avrebbe agganciata in classifica all’ottavo posto (con Biassono), ma ha perso 62-59 nonostante 22 di Vicenzotti. Si fa davvero critica per
Crema, piegata con pochi sussulti nello scontro diretto a S. Martino di Lupari:
sul sito della società tutta l’amarezza per la situazione, davvero ardua da accettare dopo essere arrivati, un anno fa, a pochi palloni dall’A1:
CITAZIONE
Dopo tanti anni in cui il Basket Team era riuscito a ritagliarsi un ruolo da protagonista senza con questo volerci riferire solo all’ultima stagione non possiamo fare altro che prendere atto della situazione “tragica” (abusando certamente di una parola da usare per altre cose ben più importanti e gravi) che facciamo molta fatica ad accettare anche se crediamo di comprendere abbastanza bene. Siamo gli “ultimi” della classe e senza più scuse alcune. Non è colpa degli infortuni, dei ritardi di inserimento o di equivoci tecnici ma solamente del fatto che oggi risulta assai difficile vedere con le maglia azzurra una squadra. Non possiamo nascondere la nostra delusione perché ad inizio stagione eravamo convinti, visti i tanti buoni proposti più o meno dichiarati che il gruppo, questo gruppo potesse, se non fare il “fenomeno” perlomeno ritagliarsi un ruolo ben diverso da quello che oggi, senza alibi alcuno, lo vogliamo ribadire, si trova all’ultimo posto, in tutti i sensi di una classifica che si commenta da sola. Se in precedenza avevamo dovuto subire più di una delusione oggi veramente si è toccato il fondo. Lo abbiamo toccato veramente. Sportivamente parlando non riusciamo a capire se si può fare peggio. Dimenticando quanto successo in passato e consapevoli solo della situazione di classifica e dell’opportunità offerta dal calendario ci siamo avvicinati alla trasferta veneta in casa a Lupari. Contro una squadra pur se galvanizzata dagli ultimi risultati ampiamente alla portata di qualsiasi squadra del campionato. La quale però senza “strafare” ma giocando con ordine e la giusta determinazione e concentrazione, consapevole dall’inizio alla fine della posta in pallio ha dimostrato di essere una “squadra” a differenza della nostra che abbiamo visto smarrirsi presto mettendo in mostra solo qualche impennata “d’orgoglio” individuale pur se apprezzabile per certi versi insufficiente per poter raccogliere qualche piccolo frutto. E così è arrivata l’ennesima “umiliante” sconfitta che ha permesso ad una “diretta” concorrente in chiave “retrocessione” di completare una “rincorsa” ed un “sorpasso” da tutti ritenuto impossibile fino a poche giornate fa. E che il tutto sia stato legittimata proprio nello scontro diretto che hanno relegato Barbiero & C. nel ruolo di “Cenerentola” del girone A di Serie A2. Al di là del risultato finale un fin troppo eloquente messaggio che non consente appigli di nessun tipo. [...]
Milano, 3 giornate per il primato
- Dopo lo stop a Treviso torna prontamente a vincere, in B1,
Milano, che con la zona tiene a 42 punti (contro 58) le giovincelle di Venezia. Partita senza grossi squilli, controllata tranquillamente dalla Sea Logistic che ha 20 punti da una pur imprecisa Gottardi, 10 da Brioschi, sottotono Gatti ma non pesa nell’economia della gara. Ora si guarda alla lotta-primato, per la quale sono in corsa anche Treviso e Alpo (quest’ultima con una partita in meno). Milano ha due vantaggi: giocherà 2 volte su 3 in casa, e le due contendenti si devono scontrare tra loro. Non sarà facile battere sia Trieste che Muggia (più agevole dovrebbe essere con Palmanova), ma un 3 su 3 varrebbe molto probabilmente la pole-position nella griglia-playoff, anche se non è detto perché Alpo ha gli scontri diretti pari col Sanga.
Terza sconfitta in fila per
Vittuone, battuta in casa dalla lanciata Treviso; bene Canova e De Fiori, ma le altre sono quasi tutte in serata-no. Sconfitta che ci sta, cambia poco in classifica: se batte Palmanova domenica, Vittuone è ai playoff sicura.
- Nella
poule retrocessione abbiamo visto il dettaglio del drammatico Carugate-Rho. In
classifica ormai è quasi certo che saranno S. Maria di Sala e Sarcedo, a quota 10, a giocarsi la salvezza diretta; Moncalieri, Rho e Carugate, a 6, battaglieranno per avere il fattore-campo in almeno una serie-playout, stando attente, però, a eventuali colpi di coda di Monfalcone (a quota 2), che non è ancora spacciata.
- Nel
girone B prosegue la supremazia delle lombardo-emiliane sulle centro-meridionali: en plein, 5 su 5, in questa giornata. Le migliori delle marchigiano-abruzzo-pugliesi nella seconda fase sono Senigallia e Bari… che hanno un bilancio di 2-5. Eloquente. Lodi passa a Trani e s’assicura i playoff. Valmadrera a segno su Senigallia. In
classifica conduce Forlì con 24, segue Valma a 22, poi Vigarano (l’unica “nordista” ad aver stentato un po’ nella seconda fase) a 20, indi Borgotaro (7 su 7) e Senigallia a 18, Lodi e Trani a 14, Bari a 12; fuori dai playoff Sulmona (6) e Monopoli (2). In
poule retrocessione quarta vittoria in fila per Costamasnaga, che batte Civitanova e spera ancora nella salvezza diretta, visto che Pesaro ha battuto Fiorenzuola e quindi la classifica è: Fiore e Pesaro 10, Costa 8.
Brividi per le leader, ma si salvanoIn
B2 lombarda Poteva essere una giornata di svolta, con la sconfitta di una delle due battistrada, o anche di entrambe, e invece sia Cantù che Usmate si salvano in volata. Finale tra i più emozionanti della stagione, a Varese, con la VerdeVetture che dopo un lungo testa a testa (12-14 al 10’, 42-41 al 30’) si porta sul +4 a 1’ dalla fine, ma Usmate accorcia con una tripla di Gervasoni dall’angolo (11/37 da 3 di squadra), Sala sorpassa su palla rubata, Catella segna col fallo ma sbaglia l’aggiuntivo, ancora Sala dà il vantaggio decisivo alle brianzole con un’entrata a -6”.
Ma la sconfitta di Villasanta per mano di Fino (dove coach Zonta sembrava in bilico a inizio settimana), trascinata dalle 6 triple di Lupo (decisivo il 13-24 del 1° quarto mantenuto fino in fondo; 40-52 al 30’), fa restare Varese in zona-playoff.
La Pro Patria sfiora l’impresa in rimonta su Cantù: per 3 quarti le lariane sembrano in controllo (45-57 al 30’), ma si scatena la ’91 Masciaga che con 4 triple nell’ultimo periodo confeziona il pareggio insieme a Pelosi (67-67 a -1’); ma su due azioni contestate dai 150 del PalaFerrini, prima Pasqualin guadagna e segna due liberi, poi le bustocche mancano il pareggio.
Vibrante pure il derby vinto da Canegrate su Cerro, che con una strepitosa Pedron (13/20 da 2, 7/10 ai liberi) va anche a +8 a inizio ripresa, ma incassa un “parzialone” che ribalta tutto (57-47 al 30’ ma amche +18 nel 4° periodo), con la squadra di Ferri precisissima contro la zona, anche se il Gso rimonta fino a -5.
In
classifica (prime pos.): Cantù 38; Usmate 36; Canegrate 30; Canneto 28; Varese, Villasanta 24.
Under 19, a Como la supersfidaProva di forza per la Comense under 19: nella supersfida di ieri a Costamasnaga, le vicecampionesse nazionali U17 (nonché quarte U19) hanno vendicato con un 41-61 la sconfitta-beffa dell’andata. Ora le due big sono appaiate al comando con una sola sconfitta cadauna, ma Como ha gli scontri diretti a favore. Non è però finita perché alla penultima c’è un insidioso Broni-Comense. Ricordiamo che arrivare prime non vale solo il titolo regionale, ma anche un interzona molto più abbordabile, visto che Lombardia-2 va con Lazio-1.
Edited by meursault - 26/2/2009, 17:54