... E SE C'ERO DORMIVOFrammenti incoerenti di eventi in cui c'ero (volenti o nolenti)
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Milano-Treviso di B1 al PalaBCC di Pessano, “esilio” campagnolo del Sanga per l’impossibilità di Barzaghi di giocare se non sul parquet. Presa la solita uscita dell’A4 ad Agrate, percorso il tratto di campagna innevata (anche se ormai buia) tra Agrate e Caponago, ecco il ben noto palazzetto che non più tardi di due anni fa storse il naso quando il Carugate “delle stelle” mancò i playoff di A2 all’ultima giornata, e invece ora ha festeggiato, la sera precedente, la prima vittoria stagionale di Carugate in B1, uno striminzito quanto prezioso 40-38 su Monfalcone. Vien quasi da riflettere su come siano effimere e mutevoli le sorti umane.
Ecco dunque Silvia Gottardi e Cipobbrioschi nuovamente di casa nell’impianto che già l’anno scorso era loro. Ma scopriamo anche che l’ambizioso Sanga è ridotto all’osso: durante la sosta ha annunciato il suo ritiro (temporaneo?) Cristina Nobis, utile gregariona d’area; si è prodotta un infortunio bizzarro alla mano Barzaghi (sorvoliamo sui particolari); è stata tesserata la campana Antonella Rizzuto, ex Virtus Cagliari, ma non si è ancora allenata; doveva arrivare Elisa Silva ma non se n’è fatto niente. Totale: la Sea Logistic ha solo 6 giocatrici da ruotare, più 4 “under” che non metteranno piede in campo.
Parrebbe quindi ad alto rischio questa partita con Treviso che ha capeggiato il girone veneto-friulano nella prima fase (Milano parte 2 punti indietro) ed è squadra giovane con diversi nomi noti dai tempi della Peluche League: Barisoni, Conti, Meneghin, Schiavon. Ma c’è anche una veterana coi capelli rasati: ci danno di gomito dicendoci che è
Monica Pellizzari, proprio lei: compagna di Masha Maiorano ai tempi di Rovereto, 4 anni fa.
Sinceramente non l’avremmo mai riconosciuta, sarà per i capelli. Sembra aver perso anche un po’ del notevole tono muscolare che aveva all’epoca, per quanto in B1 il suo fisico appaia ancora di un’altra categoria; ma solo a tratti riuscirà a trascinare le sue, invero un po’ spente, forse frenate dalla ruggine delle feste. In panchina per Treviso c’è, formalmente come vice, la veneranda Nidia Pausich, la quale avevamo visto in tv la sera prima, nell’intervallo di Italia-Croazia, suggerire alla giovane Beatrice Carta che per arrivare in A1 serve qualcosa tipo «cuore, grinta e orgoglio». Aggiungerei anche un po’ di culo, signora Pausich, tipo di avere un gran fisico o l’occasione giusta per emergere. Ma non divaghiamo.
Non più di 70-80 gli spettatori in tribuna: certo non è il massimo per Milano giocare a Pessano, che non è dietro l’angolo.
Stefano Fassina, viste le rotazioni all’osso, deve ovviamente schierare le sue a zona, salvo brevissimi sprazzi di uomo; Treviso fa uomo ma potrebbe forse provare a essere più aggressiva, invece lascia abbastanza spazio alle milanesi e non è buona cosa, perché Gottardi & C. possono inventare soluzioni dal palleggio in qualsiasi momento, e se Marulli ha spazio ci mette poco a fiondare da fuori. La Selene nazionale ci fa piacere vederla finalmente con un ampio minutaggio a disposizione, e si mette subito in evidenza con due canestri consecutivi da fuori in transizione nel primo allungo Sanga (19-10 al 6’). Abbiamo visto l’altra settimana che le cifre dell’ala ex-Geas sono state un po’ ondivaghe nella prima fase; questa è una serata-sì, anche se ci piacerebbe vederla provare anche iniziative in avvicinamento (i mezzi fisici e tecnici li ha) senza accontentarsi del suo pur valido tiro da fuori. Ma è anche vero che ci sono già Gottardi, Giunzioni e Brioschi che penetrano, Gatti che piantona l’area, se si butta dentro pure la Sele si crea un ingorgo...
Fatto sta che Milano arriva anche a +11 nel 1° quarto, poi Gatti fa un paio di errori evitabili da sotto e Treviso ne approfitta per ricucire sul 21-15 alla prima sirena. Gottardi è già a quota 11 con le solite “zigzagate” o tiri dalla media.
Entrata di Gottardi con saltellone.Nel
2° quarto arrivano altri due erroracci di Gatti, ma Treviso non ne approfitta: contro la zona trova ogni tanto qualche tripla o qualche discreto servizio in lunetta per poi cercare di smistarla sotto, ma nel complesso l’attacco veneto funziona a singhiozzo: sparacchiamenti dalla lunga (7/25 da 3, abbiam contato) e varie palle perse, merito anche di una difesa-Sanga che sa mordere più volte per poi ripartire in velocità. I servizi a Gatti, poi, continuano ad arrivare con costanza, e quando la “Miciona” si sblocca, segnando 3 canestri di fila di cui due su rimbalzone d’attacco (ha un bel vantaggio di stazza su Meneghin), Milano riallunga (28-18, 32-23) nonostante qualche spunto di Pellizzari, Meneghin e della piccola tiratrice biondina Pasqualini. Il tema della partita è sempre quello: mini-rimonte Treviso e mini-allunghi Sanga, un elastico continuo che andrà avanti fino alla fine. L’intensità è discreta ma non straordinaria; ci sono però colpetti proibiti e uno di questi centra Gatti sulle gengive, costringendola a uscire un attimo (vari minuti per la ’91 Pastorino, unico cambio di casa, anche insieme alla Miciona giocando con due torri); sfiga che poco dopo si pareggia perché Pellizzari si prende una storta alla caviglia ed esce (rientrerà).
Intanto Gottardi ha un passaggio a vuoto, con varie entrate o tiri dalla media fuori bersaglio (qualcuno su contatti sospetti), ma Marulli tiene le sue a +7 con un canestro dai 6 metri sulla sirena dell’intervallo (clicca
qui, proprio qui, se vuoi vedere il video).
All’inizio del
3° quarto, Milano sembra poter prendere il largo: +11 in avvio dopo un bell’assist di Brioschi che penetra lungo la linea di fondo e serve Gatti, replicando poco dopo il servizio alla Miciona che prende bene posizione in area, si gira e appoggia. Poi anche +12 dopo una tripla di Marulli che risponde a un “reverse” di classe della rientrata Pellizzari. Il finale di periodo è una fase di stallo, con varie palle perse su entrambi i fronti. Si segnala uno stoppone “a muraglia” da parte di Gatti sulla pur discreta mezza lunga trevigiana Moro; ma anche una dormita della difesa di casa che consente a Conti di infilare la tripla che vale il 52-44 al 30’.
Gatti fa muro al centro della zona su Pellizzari.Potrebbe essere un vantaggio poco confortante per un Sanga atteso a un calo vista la mancanza di cambi: e infatti nel
4° quarto con due triple di Pellizzari le ospiti si rifanno sotto sul -4 (54-50) con 8 lunghi minuti da giocare. Parrebbe insomma che la strategia “attendista” di Treviso possa pagare. Ma è il talento del Sanga a fare la differenza. Si scuotono Brioschi e Gottardi con due belle giocate individuali: 58-50. Treviso prova sprazzi di pressing, ma non ottiene granché. Anzi, arriva il momento dell’inattesa risolutrice, la giovane
Claudia Giunzioni, classe ’89, giocatrice d’indubbie doti anche se non sempre concretissima, la quale imbastisce uno spettacolare 8-0 tutto suo in tre colpi: entratona in slalom conclusa “in tuffo”; canestro e fallo su assist di Gatti da rimbalzo in attacco; tripla frontale su scarico di Gottardi. Risultato: 66-52 a 4’ dalla fine e giochi quasi fatti. Per rimontare, Treviso dovrebbe produrre una fiammata, ma non l’ha fatto per tutta la partita e non le riesce nemmeno ora. Volano colpacci gobbi: Pastorino si contorce due volte a terra dal dolore, deve uscire portata via a braccia dopo una mazzata al ventre; poi tocca a Pellizzari crollare al suolo tra un capannello di gente.
Ma le sorti dell’incontro non cambiano; è Marulli a mettere la parola fine con una tripla frontale per il 69-57. Nell’ultimo minuto si gioca per la differenza canestri in vista del ritorno; il finale è un buon
71-60 per il Sanga.
Pellizzari si rotola a terra dopo il secondo infortunio della sua partita.Marcatrici: Gottardi 19, Giunzioni 15, Gatti e Marulli 14 per Milano; Pellizzari 18, Meneghin 12 per Treviso. In sintesi, vince il talento di Milano che gestisce bene le energie, alzando il livello quando serve, senza rischiare di finire la benzina troppo presto. Treviso ci dicono che in casa è quasi imbattibile: sicuramente se ha vinto il suo girone non è per caso, ma nell’occasione ci è parsa, ripetiamo, un po’ sottotono, mentre poteva approfittare di un Sanga a corto di mezzi. Mezzi che dovrebbero arrivare nei panni di Rizzuto, si diceva, che abbiamo visto nel dopopartita a colloquio con coach Fassina e il g.m. Brunello. Poi tornerà Barzaghi e il pacchetto-esterne sarà davvero sontuoso. Sarà sufficiente in ottica-promozione, pur con la sola Gatti come unica lunga di peso?