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Basket femminile a ruota libera, Spunti di discussione - tipe - partite viste

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view post Posted on 26/12/2008, 01:58
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alias M.B., il Comitato, Meurlock Holmes

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... E SE C'ERO DORMIVO
Frammenti incoerenti di eventi in cui c'ero (volenti o nolenti)
11. puntata
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Purtroppo la fretta dannata che ha il calendario di A1 di affastellare partite su partite per finire l’andata entro dicembre l’ha già resa superata, ma Comense-Geas è stata una di quelle che vale la pena ricordare, una di quelle con l’atmosfera giusta e un andamento che non va nella direzione più scontata.
Abbiamo visto, anche su questo forum, come l’evento fosse stato caricato di significati soprattutto da parte Comense. Sì, d’accordo, il "derby d'Italia" che tornava dopo 15 anni (quelli dell’esilio del Geas dall’A1), una partita di cartello visto il positivo inizio di stagione per entrambe. Ma c’era anche la questione-Galli. <_< A fine maggio, si ricorderà, mentre il Geas, festeggiata l’inattesa promozione, si dibatteva nelle ansie per il suo futuro, si sparse una voce: Roberto Galli ha va alla Comense (lasciata da Ricchini per Taranto), è già quasi tutto fatto. :o: La voce si rivelò fondata, ma l’approdo di Galli a Como sfumò perché nel frattempo il Geas, con un lavoro matto e disperatissimo, riuscì a trovare le garanzie di fare l’A1, e mise Galli al centro del progetto con un triennale. Allora Pennestrì ripiegò sulla soluzione interna, ovvero Walter Montini, che era già stato head coach della prima squadra nerostellata due anni fa, salvandosi in extremis.
Immaginiamo che Montini avesse una certa voglia di dimostrare di non essere una minestra riscaldata e/o una seconda scelta dopo Galli. E forse anche Pennestrì aveva un certo qual uzzolo di prendersi una piccola rivincita sull’allenatore che all’ultimo momento gli aveva dato picche. Son cose che succedono, si sa, ma si sa anche che l’orgoglio è l’orgoglio. -_-

Insomma, l’ambiente di Como era carico a molla. Già dal parcheggio del Palasampietro si capiva che non era una partita qualunque. Ai bei tempi che il Comitato andava a Casnate per l’annuale venuta di Masha Maiorano con la sua squadra di turno a giocare contro la Comense, anche arrivando 5 minuti prima dell’inizio si trovava comodamente posto a ridosso del palazzetto. Stavolta invece, un quarto d’ora prima, era quasi tutto pieno. Infatti, dentro, non c’era il tutto esaurito (cioè i 2000 indicati nello scout ufficiale... :rolleyes: ) ma un pubblico da record stagionale comasco sì.

Con queste premesse, cui aggiungiamo l’importanza ai fini della qualificazione alla Coppa Italia (anche se la successiva sconfitta di Como ha vanificato l’effetto della vittoria sul Geas), ci si fregava ampiamente le mani. E la gara non ha deluso le attese, anche se è stata assolutamente imprevedibile nello svolgimento, la quintessenza della partita “double face”. Chi ha deluso è stato... il tabellone elettronico di fronte alla nostra postazione, inteso “nostra” come mia e di Pruzzo, successivamente raggiunti da Paperinik (il quale subito raccontava di aver visto Iaia Zanoni, tornata a casa alla vigilia dell’operazione al ginocchio poi sostenuta a Sesto). :o: Il tabellone, dicevo, non funzionava, sicché col punteggio si brancolava nel buio, stile “ma quanto sono? 12-6? No, mi pare 11-7. Ma non era 10-8?”, :eeh!: tranne quando lo speaker, l’instancabile e indefesso Gcorti, provvedeva a ricordare quanto stavano (la metà di pubblico dal lato opposto, comunque, non aveva problemi perché l’altro tabellone era ok). Da notare anche che il Comitato, salendo alla postazione, si scontrava involontariamente con Vera Ponchiroli, :wub: proprio lei, della quale comincia a notarsi la pancia, essendo al quarto mese: farla ruzzolare non era il massimo. Piuttosto folta la rappresentanza di pubblico Geas, a proposito.

Finiamola di menare l’aia per il cane e parliamo di basket giocato, anche se molti l’avranno vista in tv o dal vivo, e quindi limitiamoci a sommi capi. All’inizio il Geas è perfetto. Machanguana, reduce da una prova opaca nel k.o. interno con Faenza della settimana prima, ha subito voglia di mettere la sua impronta, idem Zanon: due canestri a testa ed è 2-8 dopo 1’30”. La Comense prova a correre con Limoura e a penetrare con Fazio (autrice di un canestro al volo) e Smith che prova a restituire focaccia per pane a Machanguana: la mozambicana riceve perlopiù spalle a canestro, in post basso, e va di forza (più di una volta su rimbalzo in attacco; già a 14 punti all'intervallo), l’americana invece parte spesso in uno contro uno da lontano, sfruttando la rapidità in avvicinamento, così come fa Slavcheva. Entrambe efficaci ma nel complesso, a difesa schierata, la qualità del Geas è superiore.

Montini ha provato la carta Silva in quintetto ma senza cavarne granché di efficace (l’ala dell’88 è ancora in ripresa da un infortunio e appare impacciata). Sono soprattutto due gli aspetti che fanno la differenza nei primi 2 quarti: palle perse (10 per la Comense, solo 2 per il Geas, anche se qualcosa nelle statistiche non torna: come fa il Geas ad avere 11 recuperi all’intervallo se Como ha perso 10 palloni? :unsure: O è recuperabile una palla non persa dagli avversari? Forse lo stesso Gcorti, statistico di vaglia, può chiarire come funziona) e rimbalzi in attacco (9 per la Bracco alla pausa contro 2). In sostanza il Geas, oltre a tirare bene da sotto e dalla media, dispone di molti più tiri.

image
Slavcheva cerca un’idea contro la difesa del Geas, nel primo tempo piuttosto attenta

Il vantaggio ospite inizia a lievitare già verso la fine del 1° quarto, prima con un assist di Penicheiro in contropiede per Machanguana, poi con Tillis che segna dalla media allo scadere: 17-25. Ovvero Geas in ritmo-100 punti. Ritmo che continua all’inizio del 2° quarto, quando Penicheiro ruba a Smith nella sua metà campo e s’invola in coast-to-coast, e poi Machanguana prosegue nel suo partitone infilando altri due canestri: 17-31. E poi ancora “Lupin” Ticha (della quale segnaliamo anche un paio di passaggi dietro la testa, per lei peraltro normali) che ruba, e stavolta serve Crippa che infila dalla media per poi bissare poco dopo (la 19enne s’era già fatta notare con un bell’arresto e tiro nel 1° quarto e va al riposo con 8 punti e 3 rimbalzi): 19-35 al 14’, massimo vantaggio Bracco. Sinceramente impressionante quanto visto finora dalle rossonere: la sconfitta con Faenza pare solo un incidente di percorso. Ma come al solito bisogna parlare al 40’. Comunque fino all’intervallo la musica non cambia: Montini prova già fin d’ora la zona, e all’inizio ottiene qualche frutto, ricucendo a -10 con Smith e Slavcheva a segnare più volte da sotto (27-37 al 17’), e approfittando del fatto che Frantini, in serata-no, manda sul ferro 4 bombe. :cry: In compenso, Twehues trova 2 triple di fila e nell’ultima azione il Geas segna nuovamente sulla sirena, stavolta con Machanguana su rimbalzo in attacco: 30-45. Il tutto con Penicheiro e Tillis che dal punto di vista realizzativo si sono “riposate”: se si scatenano pure loro, quanto finisce, +30? :woot:

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La zona della Comense diventerà una muraglia impenetrabile per la Bracco dal 3° quarto in avanti

Succederà tutt’altro. All’inizio del 3° quarto, per la verità, non se ne ha ancora sentore, forse perché Limoura (soverchiata da Penicheiro all’inizio, ma limiterà i danni col passare dei minuti) si mangia un clamoroso contropiede, o perché Silva fa un’azione imbarazzante in cui finisce per franare a terra e perdere palla. E anche quando Smith va a segno due volte da sotto e Fazio sblocca Como dall’arco (38-47 al 24’), sembra un fuoco di paglia perché le nerostellate, pur difendendo molto meglio, sbagliano una serie di occasioni per rientrare ulteriormente e sono punite da un bell’assist di Tillis per Machanguana: 40-49 al 26’. Nessuno può saperlo, ma qui di colpo il Geas perderà il filo. Un blackout totale, che si concretizza minuto dopo minuto sia in attacco che in difesa. Ha fatto più scalpore la crisi offensiva della Bracco, perché non era mai successo finora in stagione a un attacco che viaggia sugli 80 di media; e perché ti aspetteresti che una squadra con tante tiratrici, e con un cervello come Penicheiro, non possa incartarsi contro una "classica" zona 2-3. Montini ha vinto il duello tattico con l'allenatore che avrebbe dovuto sedere sulla sua panchina, battendolo sul suo stesso terreno, la zona. Ma altrettanto gravi sono stati per la Bracco certi svarioni in retroguardia che hanno consentito alla Comense di segnare a ripetizione su tagli in area, ad esempio, o su triple prese con ampia libertà. :angry:

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Limoura in pressione su Crippa, che è affondata insieme alla squadra dopo un buon primo tempo. Ma è logico che non sia lei a dover salvare la patria nelle difficoltà

La svolta nel punteggio arriva già a fine 3° quarto. Hall, a secco nei primi 25’, si accende con un canestro in “reverse” e con un gioco da 3 punti che scalda anche il pubblico. È lì, e poi sul -2 firmato da Fazio in lunetta (47-49), che la Comense inizia a crederci sul serio. L’attacco scintillante del Geas è un ricordo: Penicheiro non incide più, Tillis insiste dalla media e dalla lunga ma non ci prende, le esterne sparacchiano da 3 a ripetizione: è giusto dire che se fossero entrate 2 o 3 bombe della Bracco, forse la zona sarebbe saltata, ma non erano tiri ben costruiti, salvo pochi. Erano spesso tiri presi o troppo presto o verso lo scadere dei 24” dopo una circolazione stagnante, in cui Machanguana, dominante in post basso nel 1° tempo, riceve pochi palloni o, se li riceve, non trova sbocchi. Galli ha rinunciato a Zanon dopo 3’ del 3° quarto, inserendo Frantini, ma visto che Michela non si sblocca, la toglie dopo pochi minuti per Arturi: ingresso ritardato, secondo alcuni, del giovane play, che si trova catapultata in partita nel momento peggiore delle sue, e quindi affonda col resto della squadra (così come Crippa): ma a nostro parere non è che questo abbia inciso più di tanto. E probabilmente nemmeno un maggior impiego di Zanon avrebbe cambiato l'esito. :unsure: Quando una squadra crolla sui due lati del campo è inutile questionare sui minuti dell’una o dell’altra. In quei momenti c’era in campo solo la Comense, chiunque entrasse del Geas non ci capiva più nulla. Il sorpasso di Hall con una tripla frontale verso lo scadere del 3° quarto (50-49) è sembrato del tutto naturale.

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Una tripla sbagliata da Crippa, uno dei 22 errori dall’arco per il Geas

La mini-pausa di fine quarto non spezza l’inerzia. Anzi, il memorabile “parzialissimo” di 20-0 che porterà sul 60-49 con 6’20” da giocare risulterà equamente diviso tra 3° e 4° periodo. Si vedono, in questo frangente, anche due italiane: la giovane Fassina, pescata bene in area, e la rientrante Donvito, che era data per assente fino alla vigilia, e invece c’è e sembra pure in buone condizioni, piazzando una tripla in apertura di quarto. Poi arriva un canestro emotivamente d’oro per la Comense: fiondata di Slavcheva da 7 metri e mezzo, con la bulgara che si scatena in un’esultanza che coinvolge tutto il pubblico. Il tutto dopo che Tillis ha sbagliato altre due conclusioni piuttosto forzate. Donvito completa il parziale di cui sopra con l’ennesimo taglio in area su cui la difesa Geas sonnecchia: 60-49, circa 8-9’ di blackout per Sesto e di esaltazione collettiva per Como. Clamoroso davvero. A rianimare il “pugile suonato” Bracco ci prova Penicheiro, che s’inventa un’entrata in contropiede con canestro impossibile più fallo: 60-54. Ma la Comense è brava a spegnere la fiammata sul nascere: penetrazione di Donvito, poi azione convulsa con palla che flippereggia e finisce con assist di Smith per Hall: 64-54 a -3’45”. Frantini prima esce per Crippa, poi rientra per Arturi, anche Twehues si rivede, ma non ce n’è proprio per le tiratrici rossonere: ferro, ferro e ariferro. :( A chiudere i conti ci pensa un’ottima Fazio con un tiro dalla media, una tripla e 3 liberi. Si arriva addirittura sul 74-57, alla fine è 74-63. :o: Festa e tripudio per Como, che poi prosegue nel dopopartita con l’estrazione di premi per il pubblico e varie amenità condotte da Gcorti. Intanto Pruzzo, cronista d’assalto (e autore della maggior parte delle foto postate qui), va a sentire coach Galli, il quale, peraltro, appare sorpreso dall’accaduto quanto noi: «Non ho spiegazioni convincenti per la nostra crisi contro la zona, un tipo di difesa che in teoria dovrebbe favorirci. Abbiamo sbagliato a non aggredire la partita all’inizio del 3° quarto, permettendo alla Comense di rientrare». Ci è stata poi segnalata da qualcuno una certa ira funesta del coach con le sue a fine partita: più che comprensibile, direi, dopo aver beccato un 44-18 nella ripresa... :ph34r:

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”Lazzaro” Donvito esulta dopo aver segnato da sotto il canestro del 60-49, completando un parzialissimo di 20-0

La statistica chiave, alla fine, è il 3/25 da 3 complessivo del Geas :woot: (tra l'altro, tolto il 3/7 di Twehues, viene fuori un bello 0/18, di cui 0/8 Frantini, 0/4 Tillis, 0/3 Crippa), o se vogliamo l’8/34 dal campo dal 3° quarto in avanti, contro un ottimo 16/28 della Comense (di cui 5/8 da 3). Mvp della partita? Hall, Fazio, Smith e Slavcheva a pari merito, tanto per non sforzarsi a decidere. Le lariane hanno giocato decisamente meglio di squadra nei momenti che contavano, trovando di volta in volta le soluzioni più facili con azioni corali, mentre Sesto, come detto, ha forzato, fidandosi forse troppo del talento delle singole. Spenta la luce di Penicheiro, tutte ne hanno ovviamente risentito. Tuttavia non è parso un calo di energie come era stato con Faenza, ma piuttosto un blackout generale, uno di quei frangenti in cui anche le squadre migliori diventano irriconoscibili. Succede.

Per fortuna della Bracco c’è stata subito un’altra partita per rifarsi contro la modesta Livorno, anziché stare a rimuginare una settimana; una sfortuna invece per la Comense che, due sere dopo un match così dispendioso sotto tutti i punti di vista, s’è ritrovata a Venezia contro una squadra non solo forte, ma anche costretta a vincere per sperare nella Coppa Italia. E così la ruota è girata in appena due giorni. Ma certo la Comense si è tolta una bella soddisfazione, domenica scorsa. :B):

Edited by meursault - 26/12/2008, 18:13
 
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La coscienza di Zeman
view post Posted on 26/12/2008, 12:39




Che cronaca da democristiano.

Ai grandi esperti che ci circondano: sbaglio o Schio prende un play italiano in uscita...?
 
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dafighter_
view post Posted on 26/12/2008, 14:32




per il mio compleanno chiedo agli amici della femminile che ho di farmi giungere il pigiamone biancorosa della comense
 
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nikolo
view post Posted on 26/12/2008, 15:14




CITAZIONE (La coscienza di Zeman @ 26/12/2008, 12:39)
Che cronaca da democristiano.

Ai grandi esperti che ci circondano: sbaglio o Schio prende un play italiano in uscita...?

sbagli affatto, d'altronde con La spagnola out cosa deve fare.
 
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"Paperinik"
view post Posted on 26/12/2008, 15:18




CITAZIONE (meursault @ 26/12/2008, 01:58)
anche se qualcosa nelle statistiche non torna: come fa il Geas ad avere 11 recuperi all’intervallo se Como ha perso 10 palloni? :unsure: O è recuperabile una palla non persa dagli avversari?

manuel non ho visto le statistiche in questione e concordo che spessissimo sono fatte in modo orrendo in molti campi anche di serie a - leagadue maschile, ma la tua domanda dovrebbe avere una risposta banale. La contesa di inizio partita porta un recupero e nessuna perdita. In uno scout fanno bene alla fine trovi sempre una delle due squadre che ha un recupero in più di una perdita, e questo serve a indicarti chi ha vinto la contesa. In tutti gli altri casi un recupero porta una perdita, che sia personale o di squadra.
 
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view post Posted on 26/12/2008, 16:37
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alias M.B., il Comitato, Meurlock Holmes

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CITAZIONE ("Paperinik" @ 26/12/2008, 15:18)
CITAZIONE (meursault @ 26/12/2008, 01:58)
anche se qualcosa nelle statistiche non torna: come fa il Geas ad avere 11 recuperi all’intervallo se Como ha perso 10 palloni? :unsure: O è recuperabile una palla non persa dagli avversari?

manuel non ho visto le statistiche in questione e concordo che spessissimo sono fatte in modo orrendo in molti campi anche di serie a - leagadue maschile, ma la tua domanda dovrebbe avere una risposta banale. La contesa di inizio partita porta un recupero e nessuna perdita. In uno scout fanno bene alla fine trovi sempre una delle due squadre che ha un recupero in più di una perdita, e questo serve a indicarti chi ha vinto la contesa. In tutti gli altri casi un recupero porta una perdita, che sia personale o di squadra.

Ah ecco, non sapevo di questo particolare delle statistiche. A questo punto i tonti cornano, cioè i conti tornano. :wacko:
 
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view post Posted on 26/12/2008, 18:06
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alias M.B., il Comitato, Meurlock Holmes

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Il Superbasket natalizio (numero doppio in quanto settimana prossima non esce), purtroppo giocoforza non aggiornato al turno infrasettimanale di martedì, presenta una serie di auto-domande e risposte di Roberto Lurisi sulla situazione del campionato e del movimento in generale. Non posso riportare tutto l'articolo perché dovrei scriverlo e mi verrebbero i crampi, ma i punti salienti sono più o meno questi, poi il diretto interessato, visto che ci segue, può correggermi:

- nel 2009 dovrebbe cambiare il presidente di Lega (Di Marco vuol diventare consigliere federale): tra i candidati più papabili Paolo De Angelis, ex gm di Chieti e Schio; in ribasso la candidatura del presidente di Napoli, Panza.
- serve più collaborazione tra la Lega e la nuova Fip che dovrebbe essere di Meneghin
- i problemi di varie società di A1 spingono alcuni a chiedere una riduzione delle squadre a 12; altri (non nominati, ma s'intendono i "cavalieri della tavola rotonda" del 5/12 scorso a Milano) vorrebbero una Lega a parte, con sistema di franchigie, senza retrocessioni ecc. Ma forse - dice Lurisi - bisognerebbe ripensare l'A2, dove c'è troppo dislivello di costi rispetto all'A1. Devo dire che questa mi sembra un'idea non peregrina: proporrei, a nome del Comitato, un'A2 di elite, intermedia tra l'A1 e l'A2 attuale, dove i club danarosi di A2 possono sfogarsi senza spendere come in A1 ma giocando un campionato più qualificato rispetto a certe realtà artigianali dell'A2 odierna. <_<
- E' sicuro che lo 0-20 per le 4 straniere sarà abolito, ancora da definire che cosa lo sostituirà. L'ideale - dice Lurisi - sarebbe ridurre le straniere a 3 ma è difficile.
- E' fondamentale che la nazionale si qualifichi per gli Europei.
- Venezia, che potrebbe rinforzarsi con Montagnino, pur con qualche nervosismo di troppo ha le carte in regola per arrivare alle Final Four di Eurolega.
- Nessuno pensava che il Geas potesse arrivare così in alto. Difficile capire in che posizione sarà a fine stagione regolare, ma è un'annata già da incorniciare, "grazie anche a quel supporto mediatico che crea la grande metropoli e che se non diventa monodirezionale può solo fare bene" (stoccatina finale). :o:
- Nomi nuovi del basket italiano per il 2009 possono essere Crippa e Chiara Rossi. Purtroppo Zanoni che stava esplodendo s'è infortunata, ma tornerà. Abbiamo un problema di carenza lunghe.

C'è anche un box intitolato "top e flop": nei top Zara e Parma; Ricchini e Taranto; Penicheiro e Sesto. Nei flop Mario Lega e Viterbo; Panza e Napoli; Orlando e Schio (per la scelta sbagliata di Dupree e Braxton).
 
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view post Posted on 26/12/2008, 18:37
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azionista

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come al solito non ci sono soluzioni utili al movimento ma ai singoli!
 
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view post Posted on 26/12/2008, 19:54
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forumista senior

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Sono molto d'accordo con te Sguizzo!
L'articolo di Lurisi mi fa molto arrabbiare perché si disinteressa della base e di quel che dice.
Si allinea ai "potenti"... per modo di dire che "potenti" reali non esistono, ma si allinea a chi di solito comanda senza prendere posizione per il movimento femminile.
Peccato per un giornalista. A che serve oggi un giornalista se non è capace di raccogliere la direzione del Vento?

La riflessione sulla A2? La scoperta dell'acqua calda.

Se non si "lasciano andare" le squadre di vertice per la loro strada e la Fip non si occupa del movimento cestistico, nazionali comprese, allenatori, arbitri ecc... si perde l'occasione del momento per rinnovare davvero una macchina elefantiaca piena di vizi e soliti privilegi.

Nella tavola rotonda ho chiesto a "chi può" e a "chi deve" di avere CORAGGIO. Occorre un grande coraggio unito all'Onestà per rifondare un movimento. Altrimenti anche il "povero" Meneghin diventerà uno strumento e non un "motore propulsore" quale dovrebbe essere.

 
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view post Posted on 26/12/2008, 20:22
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settimo

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un infrazione di palleggio genera nelle statistiche solo una palla persa per la squadra che in quel momento aveva la palla.
 
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view post Posted on 26/12/2008, 20:30
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Viktor Emanule Massi l'erede al trono !

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CITAZIONE (Passamontagna nero @ 26/12/2008, 20:22)
un infrazione di palleggio genera nelle statistiche solo una palla persa per la squadra che in quel momento aveva la palla.

Al corso ci avevano spiegato che se il giocatore è sotto pressione può essere asegnata palla recuperata al difensore, mentre se non è difeso si assegna alla squadra.
 
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"Paperinik"
view post Posted on 26/12/2008, 20:46




CITAZIONE (Passamontagna nero @ 26/12/2008, 20:22)
un infrazione di palleggio genera nelle statistiche solo una palla persa per la squadra che in quel momento aveva la palla.

e una recuperata di squadra per la squadra che la recupera.
ogni persa corrisponde a una recuperata, eccetto la palla a due, è una delle regole di uno scout corretto.


CITAZIONE (Gallo Senone @ 26/12/2008, 20:30)
CITAZIONE (Passamontagna nero @ 26/12/2008, 20:22)
un infrazione di palleggio genera nelle statistiche solo una palla persa per la squadra che in quel momento aveva la palla.

Al corso ci avevano spiegato che se il giocatore è sotto pressione può essere asegnata palla recuperata al difensore, mentre se non è difeso si assegna alla squadra.

esatto, ma vale sempre la regola una persa uguale una recuperata.
cosi come per ogni tiro non segnato (a eccezione ovviamente del primo tiro libero in caso di due tiri dalla lunetta) ci deve essere un rimbalzo, o di un giocatore o di squadra.
 
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view post Posted on 26/12/2008, 21:22
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CITAZIONE (jabbar @ 26/12/2008, 19:54)
Sono molto d'accordo con te Sguizzo!
L'articolo di Lurisi mi fa molto arrabbiare perché si disinteressa della base e di quel che dice.
Si allinea ai "potenti"... per modo di dire che "potenti" reali non esistono, ma si allinea a chi di solito comanda senza prendere posizione per il movimento femminile.
Peccato per un giornalista. A che serve oggi un giornalista se non è capace di raccogliere la direzione del Vento?

La riflessione sulla A2? La scoperta dell'acqua calda.

Se non si "lasciano andare" le squadre di vertice per la loro strada e la Fip non si occupa del movimento cestistico, nazionali comprese, allenatori, arbitri ecc... si perde l'occasione del momento per rinnovare davvero una macchina elefantiaca piena di vizi e soliti privilegi.

Nella tavola rotonda ho chiesto a "chi può" e a "chi deve" di avere CORAGGIO. Occorre un grande coraggio unito all'Onestà per rifondare un movimento. Altrimenti anche il "povero" Meneghin diventerà uno strumento e non un "motore propulsore" quale dovrebbe essere.

.......... bravo hai colto quel che volevo dire e ti dirò di + : ho appoggiato il mio pres regionale dicendogli per iscritto (con altre squadre del femminile)che se la FIP non torna a fare la federazione distinguendo il proprio ruolo dalla Lega raccoglierò le firme per chiedene le dimissioni.
 
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view post Posted on 26/12/2008, 21:35
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alias M.B., il Comitato, Meurlock Holmes

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CITAZIONE (jabbar @ 26/12/2008, 19:54)
Sono molto d'accordo con te Sguizzo!
L'articolo di Lurisi mi fa molto arrabbiare perché si disinteressa della base e di quel che dice.
Si allinea ai "potenti"... per modo di dire che "potenti" reali non esistono, ma si allinea a chi di solito comanda senza prendere posizione per il movimento femminile.
Peccato per un giornalista. A che serve oggi un giornalista se non è capace di raccogliere la direzione del Vento?

Esagerato. Da quando c'è il nuovo direttore Limardi, le pagine del femminile sono ridotte a 6, di cui 4 fisse per l'A1 e l'A2, ovvero solo 2 di approfondimento, una miseria nera. Lurisi aveva due paginette scarse (perché poi ci sono le solite inutili foto riempitive) per fare il bilancio di 4 mesi di attività e le prospettive per il 2009. Per raccontare bene la tavola rotonda avrebbe occupato metà articolo, mentre i temi di cui parlare erano tanti e altrettanto importanti, nell'ottica di dare un quadro oggettivo della situazione, ovvero descrivere, non cambiare il mondo. Non è questione di "dove tira il vento", è questione che "la base" può meritoriamente proporre le sue idee, ma se si parla di campionato di A1, è logico dare altrettanto, se non più, rilievo alle idee di chi l'A1 in questo momento la gestisce. Non capisco quali passi dell'articolo giustifichino l'accusa di "allinearsi ai potenti".
 
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rlurisi
view post Posted on 26/12/2008, 22:25




Raccolgo il tuo invito. Hai sintetizzato bene i principali passi del pezzo...nulla da correggere

Un' unica cosa il discorso franchigie ecc...è un'idea che circolava già quattro o cinque anni fa. Non è una cosa recente, ora sta tornando di attualità, anche attraverso voi!

In effetti non capisco dove sarei allineato con i potenti....






CITAZIONE (meursault @ 26/12/2008, 21:35)
CITAZIONE (jabbar @ 26/12/2008, 19:54)
Sono molto d'accordo con te Sguizzo!
L'articolo di Lurisi mi fa molto arrabbiare perché si disinteressa della base e di quel che dice.
Si allinea ai "potenti"... per modo di dire che "potenti" reali non esistono, ma si allinea a chi di solito comanda senza prendere posizione per il movimento femminile.
Peccato per un giornalista. A che serve oggi un giornalista se non è capace di raccogliere la direzione del Vento?

Esagerato. Da quando c'è il nuovo direttore Limardi, le pagine del femminile sono ridotte a 6, di cui 4 fisse per l'A1 e l'A2, ovvero solo 2 di approfondimento, una miseria nera. Lurisi aveva due paginette scarse (perché poi ci sono le solite inutili foto riempitive) per fare il bilancio di 4 mesi di attività e le prospettive per il 2009. Per raccontare bene la tavola rotonda avrebbe occupato metà articolo, mentre i temi di cui parlare erano tanti e altrettanto importanti, nell'ottica di dare un quadro oggettivo della situazione, ovvero descrivere, non cambiare il mondo. Non è questione di "dove tira il vento", è questione che "la base" può meritoriamente proporre le sue idee, ma se si parla di campionato di A1, è logico dare altrettanto, se non più, rilievo alle idee di chi l'A1 in questo momento la gestisce. Non capisco quali passi dell'articolo giustifichino l'accusa di "allinearsi ai potenti".

 
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