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Basket femminile a ruota libera, Spunti di discussione - tipe - partite viste

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view post Posted on 17/12/2008, 16:20
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alias M.B., il Comitato, Meurlock Holmes

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... E SE C'ERO DORMIVO
Frammenti incoerenti di eventi in cui c'ero (volenti o nolenti)
10. puntata
- Precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9


All’inizio del campionato, una vittoria di Faenza in casa del Geas sarebbe stata considerata di routine. Sabato invece è stata festeggiata dalle romagnole come un’impresa, mentre al PalaAllende serpeggiava un pizzico di delusione: non troppa perché non aveva senso, ma ci si era abituati bene. Questo per dire quanto siano cambiate le cose nel giro di due mesi in cui la Bracco ha scombussolato le gerarchie dell’A1, presentandosi alla partita con le romagnuole come la squadra più calda del momento (insieme a Taranto), sulla scia di 7 vittorie consecutive di cui l’ultima sul campo delle tricolori di Schio.
A Cinisello si comincia davanti a un pubblico che scarso non è, ma a nostro modesto parere poteva essere più numeroso visti gli eclatanti risultati recenti della squadra, e vista la caratura dell’avversario. In realtà molti arrivano a partita iniziata: vecchie abitudini sestesi dei tempi dell’A2, in stile pubblico-Lakers, o semplicemente difficoltà a trovare parcheggio, visto che quello adiacente al palazzetto è poco più di una piazzola? Mah. Fatto sta che alla fine saranno stati circa 500-600 i presenti. Anche in questo caso, è questione di prospettive: a inizio anno, m'avessero detto 500 spettatori per il Geas, avrei messo la firma. Ora però questa gran bella squadra ne meriterebbe anche di più. Da segnalare una rappresentanza ospite che intona “Romagna mia” a ridosso della palla a due. :D

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I quintetti di partenza (foto Comitato)

All’inizio sembra ancora Geas-show. Galli mescola le carte riproponendo in quintetto Frantini (in difesa su Modica), che a Schio aveva giocato 4 minuti. Ma, a proposito di carte, è sempre Tillis-Penicheiro la coppia d’assi di bastoni per Sesto: comincia Iciss con una tripla e un impressionante svitamento a una mano da 4-5 metri, merce rara nel femminile. Machanguana smazza un bell’assist a Zanon che appoggia per l’8-2; Penicheiro ci mette del suo con un arresto e tiro: 10-2. Faenza appare rintronata: sparacchia molto dalla distanza, parte con 1/11 dal campo, e per giunta si fa male Stakneviciene (ovvero la Sulciute di parmense memoria, ora col cognome da sposata: da notare – lezione di linguistica lituana – che i cognomi da signorina, da quelle parti, finiscono in –ute, -aite, -ite ecc., mentre quelli da sposata in –ene) -_- dopo 4’ e non rientrerà più. Da notare che Faenza, per la gioia di Hounidea, ha in organico 3 naturalizzate: Alexander, Zampella e Thais (quest’ultima n.e., peraltro). Ovvero 3 italiane “vere”, di cui Santucci e Ramon risulteranno piuttosto evanescenti (in coppia, 4 punti in 37’ e -4 di valutazione), mentre Modica sarà limitata dai falli ma decisiva nel finale.

Adriana serve un bell’assist per Alexander, ma Faenza proprio non ingrana e Rossi ruota vorticosamente il suo ben profondo organico: dopo 7-8’ sono già entrate in 9, mentre Galli per ora fa solo un cambio (Crippa per Zanon al 7’) ed è logico, visto che le sue difendono bene a uomo e viaggiano come treni in attacco. Tillis è nuovamente sontuosa con un’entratona d’eleganza plastica, Crippa ruba palla e lancia Penicheiro in contropiede: già 17-5. E già viene spontaneo vagheggiare finali scudetto e tricolori facili per il Geas, insomma fare un po' i "ganassa" alla milanese: ‘sta A1 qui è una passeggiata... :huh: Finirà diversamente. Ma per ora Faenza è in gran difficoltà, tra un’Erkic che spadella (1/6 nel 1° quarto), palle perse e troppi falli che regalano un 7/10 ai liberi alla Bracco nel solo 1° quarto (4/4 Penicheiro), che finisce 20-10 dopo che Zampella ha dato un primo segnale di essere in serata, battendo Frantini in penetrazione.

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Zampella esegue una rimessa. Sarà lei la "mujer del partido" (foto Comitato)

L’inizio del 2° quarto è di nuovo di marca Geas, con Penicheiro due volte a segno: fa quello che vuole, è già a 12 punti con 4/4 dal campo, :B): per ora il gran duello con Adriana non esiste, visto che la brasiliana ha un misero punticino dalla lunetta. Ma anche in questo caso bisognerà fare i conti alla fine. È a questo punto, dal 12’ al 17’, che la Bracco perde il filo e Faenza entra in corsa. Non tanto perché Rossi mette Modica su Penicheiro (infatti l’azzurra esce quasi subito, con 3 falli a carico), ma perché le ospiti iniziano a mettere più intensità su entrambi i lati del campo: difesa forte, senza più falli a grappolo, maggior precisione e tanti rimbalzi in attacco (7 nel solo 2° quarto) che puniscono una retroguardia Geas fattasi meno attenta: emblematica una correzione al volo di Zampella, che si accende anche con una tripla, un arresto e tiro in transizione e un canestro da sotto. :o: È lei l’anima del 3-17 che ribalta la situazione: sorpasso sul 27-28 al 17’ col momento migliore di una Bjelica nel complesso non brillantissima (gancio “old school”, poi assist per Ramon) con Twehues (tripla) unica a segnare per una Bracco che vede spegnersi Penicheiro e Tillis. Nel finale del 2° quarto arriva però la reazione della squadra di Galli con una bomba in transizione di Arturi dal lato destro, seguita da un tecnico a Bjelica e una triplona di Frantini di quelle che ti chiedi come minchia ha fatto: spara in uscita dal blocco senza neanche guardare il canestro. :yes: In realtà è il primo canestro per la Miky nazionale dopo 4 errori, di cui due da distanza ravvicinata, mentre Crippa ha solo un tentativo da 3 sul tabellino. Si va al riposo sul 35-28.

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Penicheiro: 12/12 ai liberi ma un paio di errori fatali nel finale (foto geasbasket.it)

Durante l’intervallo si avvicina al tavolo dei rilevatori statistici una tipa di statura non indifferente, capelli neri, vestito non mi ricordo perché i vestiti non me li ricordo mai, né degli uomini né delle donne: mi ricordo di averla già vista, ‘sta tipa, davanti ai cancelli dell’allora Palatrussardi (o forse Palavobis) per una partita dell’Olimpia Milano: è Nina Bjedov, che a quei tempi giocava a Vittuone (tra l’altro, insieme a Marte Alexander) e ora è direttore sportivo di Faenza. :o:

Alla ripresa delle ostilità c’è una fase di stallo su entrambi i fronti. Il Geas alterna varie difese (stavolta ha usato la uomo più del solito, direi, anche se ha cambiato spesso e non ho cronometrato i tempi) con discreti risultati; a sua volta Faenza ha ormai stretto le viti e non concede più nulla di facile alla Bracco, con sprazzi anche di pressing. Ne viene fuori un quarto all’insegna delle palle perse: 9 per Sesto, 10 per le ospiti. L’unico canestro nei primi 3’30” è una tripla di Frantini (che quindi apre le segnature Geas così come le aveva chiuse nel 2° quarto) su uno scarico, per il 38-28, facendosi così perdonare una rimessa pasticciata che aveva consentito a Faenza di recuperar palla (peraltro subito persa). La stessa Frantini recupera un bel rimbalzo offensivo in mischia e costringe Modica al 4° fallo. Sembra insomma che l’inerzia sia di nuovo dalla parte del Geas. Ma sul 40-32 Tillis - peraltro autrice di due o tre forzature in questo frangente - viene colpita duro e frana a terra sotto il canestro avversario. Momento di sconcerto perché l’americana si tocca in almeno 4 o 5 parti diverse del corpo: alla fine si capisce che dev’essere stata una botta al costato. :cry: Esce dicendo due paroline dolci a Zampella, la quale le risponde per le rime. Che coraggio per la paisà, se Tillis ha appreso un po’ dell’arte pugilistica paterna (oltre a essere 25 cm più alta...). :P

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Tillis soccorsa dopo la botta (foto Comitato)

Tillis rientrerà dopo poco più di un minuto, ma la partita gira nuovamente. Adriana, andata all’intervallo con 1 punto all’attivo, si accende quasi improvvisamente e segna due volte in entrata con fallo ricucendo a 42-38, mentre Arturi sbaglia in contropiede. La rientrante Tillis si sblocca con un’entratona in “arcobaleno” da centro area, ma poi Erkic fa assaggiare le durezze dell’A1 a Crippa stoppandola in entrata. Uno dei tanti segnali che Faenza sta mettendoci più cattiveria. Faenza arriva anche al pareggio con un tiro da fuori di Erkic (46-46 al 28’30”) dopo che Penicheiro è andata in panchina con 4 falli a carico. Tillis e Zanon firmano il 50-48 a fine 3° quarto, ma il vantaggio del Geas sembra ora conservarsi più per fiammate occasionali che per un’effettiva superiorità.

Ci sono insomma tutti i presupposti per un arrivo in volata, anche perché la Bracco, a differenza che nelle 7 vittorie che hanno preceduto questo match, non ha lo smalto per il suo classico “cambio di passo”, ossia il parzialone che spacca la partita: e del resto è difficile che arrivi senza Penicheiro. Anche se con Arturi in regia il Geas tiene botta, anzi riallunga sul 55-48 all’inizio dell’ultimo quarto con un contropiede di Tillis (conclude sfiorando il ferro: a quando la schiacciata?) e una tripla di Crippa che accende il PalaAllende (notare la rima). La stessa Crippa ruba un gran pallone ad Adriana, ma l’azione sfuma. Girandola di cambi tra il 34’ e il 36’: rientra Modica, torna Machanguana per Twehues, poi arriva anche Penicheiro per Arturi a 4’ dalla fine. Nel frattempo si è segnato poco, ma Faenza è riuscita a limare lo svantaggio a -3 (55-52). Ormai è chiaro che si andrà punto a punto, salvo imprevisti.

Il Geas continua a faticare in attacco, dove esecuzioni pulite non se ne vedono quasi più: commettono passi sia Frantini che Tillis, mentre Modica infila un “bombazzo” dall’angolo per il 57-55. Paolo Rossi utilizza con successo, in queste battute finali, un quintetto piccolo con Adriana, Zampella e Modica, difficile da contenere. La Bracco vive solo di tiri liberi: l’ultimo canestro dal campo resta la tripla di Crippa di cui sopra (ovvero niente canestri negli ultimi 8’, per un 2/15 al tiro nell’ultimo quarto: e bestemmio perché mi accorgo solo adesso di questi dati, anziché al momento di imbrattar la carta :grr: ), per il resto sono 6 liberi di Penicheiro, 2 di Tillis e 1 di Twehues a respingere gli assalti di Faenza. Ma non può durare fino in fondo: la diabolica Zampella mette la tripla del 59-58, poi c’è una chiamata dubbia quando Adriana segna in entrata ma le viene dato sfondo dopo il tiro con 2 liberi per il Geas (62-61); la brasiliana si ripete, stavolta senza fallo, subito dopo, bruciando Arturi (rientrata per Frantini poco prima) per il 62-63: è solo il secondo vantaggio faentino della partita a -1’30”.

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Arturi in difesa su Adriana: corso accelerato di A1, baby (foto geasbasket.it)

Vibrante l’ultimo minuto e mezzo: Penicheiro prova a rispondere ad Adriana ma sbaglia in entrata (contatto sospetto), errore che tuttavia si compensa subito per un fallo in attacco di Faenza. La stessa portoghese si rifà con 2 liberi che rimettono davanti le rossonere (64-63 a –54”). Modica sbaglia dall’angolo, palla vagante, contesa: la freccia premia le ospiti. Un episodio fortunato che Faenza sa sfruttare con una bomba di Erkic per il sorpasso: 64-66 a -27”. :o: Una delle più imprecise in campo centra dunque il bersaglio-chiave. Penicheiro si butta subito alla riscossa, forse con troppa fretta: sfondamento. La partita è compromessa per la Bracco: fallo su Adriana che trasforma (64-68 a -18”), ultimo assalto di casa con Frantini che fa cross dall’angolo, Zanon che piglia il rimbalzo ma sbaglia a sua volta. E Zampella chiude i conti con altri 2 liberi: 64-70, uno scarto fin troppo punitivo per un Geas che magari, se quella freccia fosse stata a favore, o se un paio di altri episodi fossero girati a favore, avrebbe finito per vincere. Però Faenza obiettivamente ha gestito meglio la volata e quindi merita di andare a festeggiare sotto la sua “curva”.

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Faenza festeggia coi suoi tifosi (foto Comitato)

Il dato statistico più rilevante, per spiegare la sconfitta del Geas, non sta nelle 25 palle perse, che sono sì indice di un attacco faticoso ma sono state più che compensate dai 30 recuperi (Faenza a sua volta ha pasticciato spesso), né nei 9 rimbalzi in meno, dovuti al maggior numero di errori al tiro, ma appunto nelle percentuali: alla fine 17/58 di squadra per Sesto, contro un 23/58 faentino non esaltante, ma se ci limitiamo al dato della ripresa si capisce tutto: 6/31 Bracco contro 11/22 Atletico. :woot: Come diceva qualcuno nel dopopartita, difficile vincere (ma al tempo stesso, significativo aver sfiorato la vittoria) con almeno 4-5 giocatrici sotto il loro standard e le due superstar Penicheiro e Tillis a loro volta meno stellari del solito (7 perse per Ticha, qualche forzatura e pausa di troppo per Iciss), anche se la loro “normalità” sarebbe da urlo per qualsiasi altra giocatrice. Per le esordienti una prova scialba al tiro, senza distinzioni (1/6 Arturi comunque discreta in regia; 1/4 Twehues di cui però sottolineiamo i 6 recuperi; 2/10 Frantini; 1/5 Crippa). In mancanza di guizzi da loro, sarebbe bastato qualcosa in più da Machanguana e Zanon, che invece a loro volta hanno fatto 0/4 e 2/7 rispettivamente, incidendo poco sull’esito della gara. Che alla fine ha premiato il collettivo bilanciato di Faenza, con Zampella (19 con 4/4 da 2 e 3/7 da 3) e Adriana (14 punti nel 2° tempo) su tutte.

Roberto Galli ha una spiegazione semplice per il calo finale del Geas: «Stanchezza. Sia fisica che mentale, dopo l’impresa a Schio che ci ha prosciugato molte energie. Così abbiamo attaccato con meno lucidità del solito, eseguendo male gli schemi. D’altra parte Faenza ha una gran difesa, la considero tra le migliori 4 squadre del campionato. Il fatto che loro abbiano festeggiato così, paradossalmente, ci deve far piacere perché vuol dire che siamo diventati una grande a tutti gli effetti. Noi comunque avevamo contato di vincere una partita su due tra Schio e Faenza; forse ci aspettavamo di perdere la prima e fare due punti in questa, ma la tabella di marcia è rispettata. Adesso darò due giorni di riposo alle ragazze, c’è bisogno di ricaricare le pile in vista di Como».

Edited by meursault - 18/12/2008, 00:37
 
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Tignuzzo
view post Posted on 17/12/2008, 16:49




CITAZIONE (hulkster @ 17/12/2008, 16:15)
sottana e dacic e Chiara "Pape" Rossi

Su Dacic sono d'accordo, ma gioca in un altro ruolo. Rossi non mi sembra, l'anno scorso faceva una sequela di ne. Forse Sottana. Ma confrontarla con Sottana significa che forse è pure bravina, o sbaglio ?
 
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hounidea
view post Posted on 17/12/2008, 16:51




CITAZIONE (SkySurferN4 @ 17/12/2008, 15:34)
CITAZIONE (hounidea @ 17/12/2008, 01:06)
CITAZIONE (SkySurferN4 @ 17/12/2008, 00:10)
CITAZIONE (hounidea @ 16/12/2008, 20:45)

CITAZIONE

CITAZIONE

CITAZIONE

CITAZIONE ("Paperinik" @ 16/12/2008, 22:54)

grazie per l'attenzione, ma forse non mi sono spiegata bene. ripeto

-ho visto crippa almeno 150 volte nella mia vita

-ho visto modica almeno 250 volte nella mia vita

-ho già scritto che non c'è paragone possibile fra una ragazza che appena comincia ad alto livello e una campionessa affermata come modica, quindi io non ne faccio. magari paragono modica a franchini o a masciadri. e crippa la posso paragonare a una guardia di a1 di 19 anni: anzi, non posso fare nemmeno quello perchè di fatto non ce n'è, almeno che giochino per davvero. ed è già significativo.

-se proprio dobbiamo continuare con modica-crippa, bisognerebbe ricordare chi era e com'era modica a 19 anni. io me lo ricordo bene: tu? ti posso rammentare che sei anni fa, quindi parliamo di una modica ventunenne (di due anni più vecchia della crippa di adesso), la modica medesima giocava di meno e segnava di meno della crippa di adesso.

-in nazionale vengono convocati i migliori prospetti sulla piazza. ergo se crippa entrerà in quel novero sarà perchè ticchi la giudica ADESSO convocabile. vedremo se accadrà.

-il gioco del geas non è basato sul tiro decisivo delle giocatrici più forti, ma sul primo tiro utile dai 5 secondi in poi. lo fa chiunque. è pozzuoli, o squadre strutturate in quel modo, che per vincere le partite va da dixon negli ultimi 15 possessi. il geas gioca in totale mancanza di pressione, com'è chiaro a tutti perchè non ha evidentemente obbiettivi prestabiliti che non siano o una salvezza tranquilla (credo già raggiunta) o dei playoff comodi. il suo gioco è identico a quello dell'anno scorso in a2 (non sorprendente visto che l'allenatore è lo stesso), fatto salvo il fatto che le protagoniste sono diverse. come l'anno scorso è il miglior attacco del campionato. è una squadra cui piace molto correre, con due guardie molto larghe, pronte a sorprendere la difesa avversaria con un tiro immediato, doppie uscite, tagli flash delle lunghe, doppio blocco alto per la portoghese. in queste prime 10 partite ci sono stati parziali (e tiri) decisivi di frantini, crippa, karen, arturi, penicheiro, zanon, tillis. penicheiro va dai due punti ai 20 (con diverse partite a 8-9). l'unica costante attorno ai 20 è tillis. ho visto costruirsi tiri da sole e ripetutamente crippa, frantini, karen, arturi, frantini, oltre che ovviamente i due fenomeni.

- se non puoi paragonare due giocatrici del medesimo ruolo perchè hanno età ed esperienza diversa allora come fai a dire che Crippa è forte o meno?
Come la valuti?
Ecco perchè ti sei accapigliata per mesi su questi argomenti, praticamente la tua valutazione deve essere presa per legge e tanti saluti.
Tanto non puoi paragonare nessuna con un'altra, qualche discrepanza ci sarà sempre.
- In nazionale si convocano giocatrici che si vogliono vedere, ovvio che se convochi le migliori
Crippa la lasci giustamente a casa per ancora qualche anno.
- Non concordo per niente che il sistema di gioco del GEAS è anarchico e si prende il primo tiro utile, la palla va sempre e dico sempre a Penicheiro che o cerca Tillis oppure Penichero penetra o inventa per uno scarico per una compagna per un tiro piazzato.
Alla fine il GEAS è la squadra più inquadrata di tutta l'A1, poi tu hai visto tutte le partite dell'ultimo lustro e ci vedrai qualcosa di diverso, io che non posso passare 24 ore al giorno a vedere delle partite quelle 3-4 che ho visto quest'anno del GEAS hanno seguito il medesimo schema, più prevedibile del GEAS come impostazione di gioco si muore e mi sa che molti allenatori imiteranno Rossi nell'impostazione della partita.

Ma tu chi sei, una dello staff di Galli immagino?
Dici di aver visto 150 partite di Crippa, vuol dire tutte o quasi le partite negli ultimi 5 anni da quando Martina aveva 14 anni!!!
Vabbè uno pensa che sei sua madre o una sua parente, ci può anche stare, ma se poi mi dici che hai visto pure tutte le partite di Modica degli ultimi 6-7 anni allora giusto come scouting per un agenzia puoi lavorare, penso che nemmeno un allenatore di A1 si veda così tante partite!

CITAZIONE (A la poursuite de Varenne @ 17/12/2008, 00:41)
CITAZIONE (SkySurferN4 @ 17/12/2008, 00:26)

guarda, io non ho nessuna intenzione di fare valutazioni comparate: se fossi un allenatore per fare una squadra oggi prenderei modica, altrimenti mi ricovererebbero in clinica. come valuto una giocatrice? come tutti e in dipendenza del ruolo. come segna, come difende, quali sono i suoi fondamentali, i suoi difetti, etc.

se fossi in possesso della verità rivelata non mi metterei nemmeno a discutere: è ovvio che sono interessata ai pareri altrui, in particolare dei competenti.

credevo avessi capito che i numeri delle partite che ho visto sono figure retoriche: stanno per tantissime, certamente molto, molto più di te. e siccome ho molta passione per questo sport, seguo quando posso anche le nazionali giovanili, da tempi non vicini, non te li dico perchè sennò capisci la mia età e non sta bene. le giocatrici le conosco a fondo e le seguo nello sviluppo delle carriere, facendo il tifo, in particolare per qualcuna che mi è più simpatica di altre. come tutti.

sul gioco del geas ti sbagli: prima di faenza, il geas aveva giocato 9 partite, vincendone otto sul campo. ha smesso di essere una sorpresa esattamente al 7.o minuto della prima partita, di fronte a tutti gli addetti ai lavori del campionato. se fai una tua indagine personale, vedrai che tutti ti confermeranno. dopodicchè è stata scoutizzata selvaggiamente, com'è giusto che sia. se il suo gioco fosse così prevedibile, perchè ha il miglior attacco del campionato? ti consiglio di rileggerti i post di qualche "esperto" dopo la partita con napoli (quarta del campionato). dicevano che la "squadra si lascia guardare in attacco"... o tutti mentono (parlo dei neutrali, non di quelli che sono parte in causa) oppure questi tutti (da rossi che dopo la partita ha dichiarato che il geas è la squadra che gioca meglio, a orlando, da coppa a riga, etc.) giudicano che questa sia una squadra forte. e questo è al momento: una squadra forte.

rossi non ha fatto alcuna impostazione particolare: ha vinto per questi motivi:
- ha a sua volta una squadra forte e molto profonda nelle rotazioni, con 7 straniere in campo
- ha giocato con determinazione e lucidità, specie nel finale
- adriana è l'unica giocatrice del campionato italiano che sta con penicheiro sul piano della velocità e della personalità

che tutti i palloni del geas passino da penicheiro è, se mi consenti, un non senso: chi deve far giocare la squadra se non il playmaker? se guardi la distribuzione dei tiri in partita e lo confronti con quello di tutte le squadre, constaterai che è molto equilibrato su tutto il roster.
io non ho affatto detto che il gioco del geas è anarchico: al contrario. ho detto che è organizzato per consentire tiri rapidi ogni volta che è necessario. un gioco alla d'antoni, se mi permetti il paragone. qui di anarchia non se ne vede proprio
 
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Antha
view post Posted on 17/12/2008, 17:08




Ciao Amico Meursault!!!!
Chiedo lumi a te... Ma la lunga bionda in maglia rossa che tenta la stoppata nel video che si vede allegato alla firma di HULKSTER è per caso Angie Ball?

Grazie!!! ;)
Antha :blink:
 
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view post Posted on 17/12/2008, 17:55
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forumista del millennio

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Ti rispondo io: no, è Ann Wauters.
 
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Antha
view post Posted on 17/12/2008, 18:03




CITAZIONE (kaysay @ 17/12/2008, 17:55)
Ti rispondo io: no, è Ann Wauters.

Grazie!
 
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view post Posted on 17/12/2008, 21:21

Guido

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Comense-Geas, -3 giorni al derby !

Nomi e Cognomi

Si è sempre detto che sono le persone a fare grandi le
società, forse, nel caso di Sesto e di Como, sono le
società a fare "grandi" le persone.

E lo dimostrano le sale trofei delle due società.

Chi ha avuto la fortuna, come lo scrivente, di visitare sia la
sala Protti di via dei Partigiani a Como, che la sala dei
trofei di Viale Marelli a Sesto, non riesce a descrivere
l'emozione ed i brividi provati nel vedere rappresentata
in quelle bacheche la Storia dello Sport. Con la S
maiuscola. E chiunque lavori per queste società, ha il
dovere morale di rispettare il passato e le tradizioni di
queste due polisportive, che lavorano per avvicinare i
giovani allo sport, per togliere i ragazzi dalla strada, e
perché no, per portare in giro per il mondo il nome della
propria amata città.

Due tradizioni da rispettare, una rivalità nata nel tempo.

Negli anni 50 la Comense vinse i primi scudetti grazie ad
una farfalla volata via troppo presto, quella Liliana
Ronchetti a cui fu addirittura intitolata la seconda coppa
europea (la sorella ancora ha residenza a Casnate, vicino ad
Aldo Corno, principale artefice dei trionfi comensi degli
anni 90), negli anni 70 invece il Geas domino' in Europa
grazie ad un'altra leggenda, quella Mabel Bocchi che fece
conoscere a tutti ed al grande pubblico l'esistenza della
pallacanestro femminile.

Lo strapotere di Vicenza degli anni 80 porto' la Comense
ed il Geas a fare da comprimarie del campionato in quegli
anni. Ed i problemi economici del Geas corrisposero
all'inizio della fase d'oro della Comense. Nella
stagione 88-89, la Marelli Sesto San Giovanni retrocedette
in serie A2, mentre la Comense nell'anno successivo
arrivo' addirittura alla finale della Coppa Ronchetti,
paradossalmente unico trofeo che manca nella bacheca di Via
dei Partigiani. (Ma ora che il nome è stato cambiato in
Fiba Cup, non ha piu' lo stesso sapore).

Infinite partite giovanili in tutte le categorie, finali
regionali, finali nazionali, spareggi, tornei, amichevoli
piu' o meno ufficiali, scambi di giocatrici, la stessa
mentalità improntata alla crescita e allo sviluppo del
basket femminile sin dalla tenera età, la ricerca
capillare dei migliori e futuribili talenti cestistici per
inserirli nei propri organici, hanno contribuito a tenere
alta la rivalità sportiva tra le due società. L'ultima sfida importante alcuni mesi fa
alle finali nazionali di Udine, l'ultima a livello cronologico quella di
due settimane fa nella categoria Under 15.

In casa dirigenziale Comense ancora si ricorda poi il caso
"Macchi", cosi' come in casa Geas si ricorda che,
giusto pochi mesi fa, la Comense stava cercando di portare
sulle rive del Lario, Roberto Galli, l'allenatore artefice
del ritorno in A1.

Come dimenticare invece Renata Salvestrini, lei da giovane
fece parte della grande Vicenza, nella maturità fu torre
della "grande Comense" degli anni 90, e poi passò a
fine carriera nel Geas, ed ora allenatrice del settore
giovanile rosso-nero, per lei sette gli scudetti con la
Comense. Anche per lei il derby sarà un occasione
particolare per rivivere il proprio glorioso passato.

Andassimo a fare i calcoli matematici, nella seziona basket
la partita la vincerebbe ai punti la Comense, con 15
scudetti e 2 coppe dei campioni e quant'altre coppe
italia, ma domenica il passato non conterà.

Le protagoniste in campo ancora in attività che hanno
indossato entrambe le maglie saranno invece la nerostellata
Elisa Silva, lei uno scudetto col Geas l'ha vinto, quello
Juniores a Pescara nel 2005 (insieme al compianto amico
Roby), e Alessandra Calastri, scoperta dalla Comense e rimasta nel
settore giovanile per parecchi anni e poi passata al Geas per giocare senior e
Veronica Schieppati, fino a due anni fa nel settore
giovanile nerostellato. Mentre Mariella Arnaboldi, dopo aver giocato tutte le
giovanili in Comense, l'anno scorso ha fatto parte delle dodici giocatrici
che hanno contribuito alla promozione in A1 del Geas e quest'anno fa
parte integrante del progetto di gemellaggio del settore giovanile Comense
con il Btf di Cantu', dove disputa il campionato di B Regionale, con l'obiettivo di provare a
salire nelle categorie superiori e maturare ulteriore esperienza per palcoscenici piu'
elevati.

Nella domenica prenatalizia al Palasampietro di Casnate saranno in campo
ben 23 titoli italiani e la scelta della RAI di trasmettere
la partita in diretta non poteva essere piu' azzeccata.

Nelle prossime puntate presenteremo le giocatrici che disputeranno l'incontro storico e le iniziative
che la Ginnastica Comense ha promulgato per questa partita speciale.

Vi aspettiamo al Palasampietro !

www.comense.it

 
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hulkster
view post Posted on 17/12/2008, 23:48




CITAZIONE (Tignuzzo @ 17/12/2008, 16:49)
CITAZIONE (hulkster @ 17/12/2008, 16:15)
sottana e dacic e Chiara "Pape" Rossi

Su Dacic sono d'accordo, ma gioca in un altro ruolo. Rossi non mi sembra, l'anno scorso faceva una sequela di ne. Forse Sottana. Ma confrontarla con Sottana significa che forse è pure bravina, o sbaglio ?

te credo che non entrava, si era rotta la mano, altrimenti era titolare...
 
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AlbuSilente
view post Posted on 17/12/2008, 23:51




CITAZIONE (hulkster @ 17/12/2008, 23:48)
CITAZIONE (Tignuzzo @ 17/12/2008, 16:49)
Su Dacic sono d'accordo, ma gioca in un altro ruolo. Rossi non mi sembra, l'anno scorso faceva una sequela di ne. Forse Sottana. Ma confrontarla con Sottana significa che forse è pure bravina, o sbaglio ?

te credo che non entrava, si era rotta la mano, altrimenti era titolare...

Rossi sarebbe stata titolare...dove....?!?

occhio che ti controllo... :blink2:
 
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hulkster
view post Posted on 17/12/2008, 23:53




vabbe allora neghiamo pure l'evidenza....
 
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hounidea
view post Posted on 18/12/2008, 00:10




CITAZIONE (hulkster @ 17/12/2008, 23:48)
CITAZIONE (Tignuzzo @ 17/12/2008, 16:49)
Su Dacic sono d'accordo, ma gioca in un altro ruolo. Rossi non mi sembra, l'anno scorso faceva una sequela di ne. Forse Sottana. Ma confrontarla con Sottana significa che forse è pure bravina, o sbaglio ?

te credo che non entrava, si era rotta la mano, altrimenti era titolare...

rossi si è effettivamente infortunata a montichiari, ma prima e dopo colico era titolare strafissa, com'era giusto che fosse: a 19 anni non poteva essere che questo nel ruolo più impegnativo del basket. anche in questa stagione, a umbertide, la sua "promozione" è, a mio avviso, molto discutibile, soprattutto perchè è stata accoppiata nel ruolo a un'altra coetanea, battisodo. rossi è eccellente nell'arresto e tiro e nel tiro da tre, ma ha poca personalità nella conduzione della squadra e nella visione di gioco. in generale occorre una maggiore esperienza per fare la playmaker di riferimento in serie a1. rossi, in 10 partite a 31 minuti di media d'impiego, ha dato in tutto 3 assist: se vi basta...

perfino sottana, che è un talento fuori dall'ordinario, giustamente non è mai stata lasciata sola: da shannon a cirone, nemmeno ora, con tutto la sua bravura, si può definire titolare in a1, che frequenta ormai da quattro anni. ammesso che sia un play, cosa di cui ho dubitato fin da quando aveva 12 anni. a mio avviso è il più grande talento offensivo nato in italia dopo bonfiglio: farla giocare in play significa limitarla. può farlo, perchè ha grandi fondamentali, visione di gioco e passaggio, ma se notate dopo 10 minuti, tende a distrarsi, non tiene mentalmente. perchè la sua natura è quella di essere una macchina da canestri.
 
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hulkster
view post Posted on 18/12/2008, 00:51




il problema di giorgia è il fisico da play sulla testa di una guardia...
 
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fortitudo oi!!!
view post Posted on 18/12/2008, 01:51




x me sta facendo decisamente meglio Crippa di Gatti...
 
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AlbuSilente
view post Posted on 18/12/2008, 02:08




CITAZIONE (hulkster @ 18/12/2008, 00:51)
il problema di giorgia è il fisico da play sulla testa di una guardia...

bella definizione Hulk...ne trovi sempre una in più del diavolo... :D
 
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hulkster
view post Posted on 18/12/2008, 04:01




di la verità... tu mi odi...
 
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98456 replies since 28/10/2004, 19:15   4956428 views
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