Comense-Geas, -3 giorni al derby !
Nomi e Cognomi
Si è sempre detto che sono le persone a fare grandi le
società, forse, nel caso di Sesto e di Como, sono le
società a fare "grandi" le persone.
E lo dimostrano le sale trofei delle due società.
Chi ha avuto la fortuna, come lo scrivente, di visitare sia la
sala Protti di via dei Partigiani a Como, che la sala dei
trofei di Viale Marelli a Sesto, non riesce a descrivere
l'emozione ed i brividi provati nel vedere rappresentata
in quelle bacheche la Storia dello Sport. Con la S
maiuscola. E chiunque lavori per queste società, ha il
dovere morale di rispettare il passato e le tradizioni di
queste due polisportive, che lavorano per avvicinare i
giovani allo sport, per togliere i ragazzi dalla strada, e
perché no, per portare in giro per il mondo il nome della
propria amata città.
Due tradizioni da rispettare, una rivalità nata nel tempo.
Negli anni 50 la Comense vinse i primi scudetti grazie ad
una farfalla volata via troppo presto, quella Liliana
Ronchetti a cui fu addirittura intitolata la seconda coppa
europea (la sorella ancora ha residenza a Casnate, vicino ad
Aldo Corno, principale artefice dei trionfi comensi degli
anni 90), negli anni 70 invece il Geas domino' in Europa
grazie ad un'altra leggenda, quella Mabel Bocchi che fece
conoscere a tutti ed al grande pubblico l'esistenza della
pallacanestro femminile.
Lo strapotere di Vicenza degli anni 80 porto' la Comense
ed il Geas a fare da comprimarie del campionato in quegli
anni. Ed i problemi economici del Geas corrisposero
all'inizio della fase d'oro della Comense. Nella
stagione 88-89, la Marelli Sesto San Giovanni retrocedette
in serie A2, mentre la Comense nell'anno successivo
arrivo' addirittura alla finale della Coppa Ronchetti,
paradossalmente unico trofeo che manca nella bacheca di Via
dei Partigiani. (Ma ora che il nome è stato cambiato in
Fiba Cup, non ha piu' lo stesso sapore).
Infinite partite giovanili in tutte le categorie, finali
regionali, finali nazionali, spareggi, tornei, amichevoli
piu' o meno ufficiali, scambi di giocatrici, la stessa
mentalità improntata alla crescita e allo sviluppo del
basket femminile sin dalla tenera età, la ricerca
capillare dei migliori e futuribili talenti cestistici per
inserirli nei propri organici, hanno contribuito a tenere
alta la rivalità sportiva tra le due società. L'ultima sfida importante alcuni mesi fa
alle finali nazionali di Udine, l'ultima a livello cronologico quella di
due settimane fa nella categoria Under 15.
In casa dirigenziale Comense ancora si ricorda poi il caso
"Macchi", cosi' come in casa Geas si ricorda che,
giusto pochi mesi fa, la Comense stava cercando di portare
sulle rive del Lario, Roberto Galli, l'allenatore artefice
del ritorno in A1.
Come dimenticare invece Renata Salvestrini, lei da giovane
fece parte della grande Vicenza, nella maturità fu torre
della "grande Comense" degli anni 90, e poi passò a
fine carriera nel Geas, ed ora allenatrice del settore
giovanile rosso-nero, per lei sette gli scudetti con la
Comense. Anche per lei il derby sarà un occasione
particolare per rivivere il proprio glorioso passato.
Andassimo a fare i calcoli matematici, nella seziona basket
la partita la vincerebbe ai punti la Comense, con 15
scudetti e 2 coppe dei campioni e quant'altre coppe
italia, ma domenica il passato non conterà.
Le protagoniste in campo ancora in attività che hanno
indossato entrambe le maglie saranno invece la nerostellata
Elisa Silva, lei uno scudetto col Geas l'ha vinto, quello
Juniores a Pescara nel 2005 (insieme al compianto amico
Roby), e Alessandra Calastri, scoperta dalla Comense e rimasta nel
settore giovanile per parecchi anni e poi passata al Geas per giocare senior e
Veronica Schieppati, fino a due anni fa nel settore
giovanile nerostellato. Mentre Mariella Arnaboldi, dopo aver giocato tutte le
giovanili in Comense, l'anno scorso ha fatto parte delle dodici giocatrici
che hanno contribuito alla promozione in A1 del Geas e quest'anno fa
parte integrante del progetto di gemellaggio del settore giovanile Comense
con il Btf di Cantu', dove disputa il campionato di B Regionale, con l'obiettivo di provare a
salire nelle categorie superiori e maturare ulteriore esperienza per palcoscenici piu'
elevati.
Nella domenica prenatalizia al Palasampietro di Casnate saranno in campo
ben 23 titoli italiani e la scelta della RAI di trasmettere
la partita in diretta non poteva essere piu' azzeccata.
Nelle prossime puntate presenteremo le giocatrici che disputeranno l'incontro storico e le iniziative
che la Ginnastica Comense ha promulgato per questa partita speciale.
Vi aspettiamo al Palasampietro !
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