Basket Café Forum

SETTORE GIOVANILE DEL PONENTE, futuribili o bambaccioni ?

« Older   Newer »
  Share  
Mufasa88
view post Posted on 2/11/2007, 10:24




immagino che il commento su gotta fosse ironico..
 
Top
COACH & MISTER
view post Posted on 2/11/2007, 20:26




CITAZIONE (supernachos @ 2/11/2007, 00:49)
giustissimo scapuccino il problema sta anke che ci sono troppe belinate vedi playstation invece una volta c'erano solo palla e canestro.

per una volta non hai detto una caxxata, bravo :yes:
 
Top
I LOVE VADO
view post Posted on 8/11/2007, 00:19




Il punto critico si trova proprio nelle società che non hanno progetti a lungo termine per investire sui ragazzi.
Devo dire che le iniziative per avvicinare i ragazzi alla pallacanestro e farli innamorare di questo sport, o non esistono oppure sono sporadiche,senza un progetto continuo.
Penso che anche la società più piccola possa far crescere ragazzi futuribili senza avere risorse economiche enormi.
Le società,come gli allenatori (soprattutto),dovrebbero essere più professionali (attenzione:non professioniste).
E' l'allenatore/educatore che per primo deve saper ascoltare i ragazzi;solo cosi potrà essere ascoltato da giovani. Senza ascolto,fiducia,scambio di idee non si può gestire un gruppo.Ho visto troppi allenatori che gestiscono un gruppo dettando regole rigidissime (spesso antiquate) senza lasciar autoformare i ragazzi.Questo per me è il punto di partenza per "creare" un ragazzo che sia capace di fare sacrifici,che ascolti ogni consiglio e che abbia voglia di diventare un giocatore.
Si può parlare di problema sociale perchè i ragazzi sono cambiati ed è vero che hanno mille distrazioni per la testa e per questo hanno ancora di più bisogno di ascolto!Aggiungo infine che la preparazione degli allenatori dovrebbe essere non solo tecnica (in molti casi scadente) ma deve riguardare aspetti pedagogici e psicologici.Un buon allenatore deve,si,sapere la tecnica,ma deve anche saperla comunicare ai ragazzi!
 
Top
Malachite
view post Posted on 8/11/2007, 08:48




CITAZIONE (I LOVE VADO @ 8/11/2007, 00:19)
Il punto critico si trova proprio nelle società che non hanno progetti a lungo termine per investire sui ragazzi.
Devo dire che le iniziative per avvicinare i ragazzi alla pallacanestro e farli innamorare di questo sport, o non esistono oppure sono sporadiche,senza un progetto continuo.
Penso che anche la società più piccola possa far crescere ragazzi futuribili senza avere risorse economiche enormi.
Le società,come gli allenatori (soprattutto),dovrebbero essere più professionali (attenzione:non professioniste).
E' l'allenatore/educatore che per primo deve saper ascoltare i ragazzi;solo cosi potrà essere ascoltato da giovani. Senza ascolto,fiducia,scambio di idee non si può gestire un gruppo.Ho visto troppi allenatori che gestiscono un gruppo dettando regole rigidissime (spesso antiquate) senza lasciar autoformare i ragazzi.Questo per me è il punto di partenza per "creare" un ragazzo che sia capace di fare sacrifici,che ascolti ogni consiglio e che abbia voglia di diventare un giocatore.
Si può parlare di problema sociale perchè i ragazzi sono cambiati ed è vero che hanno mille distrazioni per la testa e per questo hanno ancora di più bisogno di ascolto!Aggiungo infine che la preparazione degli allenatori dovrebbe essere non solo tecnica (in molti casi scadente) ma deve riguardare aspetti pedagogici e psicologici.Un buon allenatore deve,si,sapere la tecnica,ma deve anche saperla comunicare ai ragazzi!

Concordo.però non vedo con quali altri scopi si potrebbe alenare.cioè se uno decide di fare l'allenatore è perchè sa ascoltare i ragazzi e sa stare con i ragazzi.
 
Top
Freddy69
view post Posted on 9/11/2007, 14:55




Penso che oggi le problematiche per un istruttore di giovanili siano molteplici:
Per prima cosa si ha a che fare, nella maggior parte dei casi, con ragazzi che mettono la pallacanestro tra le tante cose da fare; per le vecchie generazioni era l'unica cosa da fare (a parte la michetta) e quindi il tempo dedicatogli é di molto inferiore rispetto ad un tempo. Fatti i 2 o 3 allenamenti non vendono un canestro per il restante tempo. Ben pochi vanno ai campetti (dove esistono ancora) a passare i pomeriggi.
Seconda cosa: se ogni tanto "noi vecchi" volevamo un diversivo si andava a fare qualche altro sport e di certo non stavamo in pantofole davanti a una playstation. Questo ci metteva in condizioni fisiche e coordinative assai migliori rispetto a quello che avviene oggi.
Se sommiamo solo le due cose citate sopra capiamo il perchè vengono fuori pochi giovani: non é un problema del ponente o della Liguria. Guardiamo in serie A quanti giocatori italiani sono in quintetto. La maggior parte di chi gioca arriva da realtà più disagiate (est Europa) o estremamente meglio organizzate dal punto di vista scolastico (USA: high school, college).
A questo punto se sommiamo il fatto che oggi per giocare ci vuole più fisicità rispetto ad una volta e comunque la tecnica DEVE avere la sua importanza, dobbiamo domandarci come fa un istruttore di giovanili a fare dei buoni giocatori allenandoli per 3/5 ore la settimana.
In questi anni nel Ponente (per rimanere in casa nostra) sono venuti fuori ben pochi giocatorii: Colombo, Ferri, Baggioli, Cartelà, Bigoni, Michelis, Bongioanni (che non ho mai visto ma di cui si parla molto bene), Perrera (peccato che si é bruciato). Tutti hanno un unico denominatore: hanno una vera passione per il basket, lo sentono come lo sentivamo noi, e questo li ha portati a dedicare molto più tempo al basket di quello che non abbiano fatto gli altri. Hanno speso più ore in palestra degli altri e i risultati si vedono, nonostante nessuno di questi secondo me sia un talento naturale (Baggioli parzialmente per la sua esplosività).
Ho lasciato fuori Benedusi e Moreno perchè secondo me sono gli unici veri talenti degli ultimi anni. Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno ma questi sono quelli che ricordo in questo momento e comunque resta una mia personale opinione.
 
Top
Malachite
view post Posted on 9/11/2007, 15:07




E nel levante allora è un pò che non esce un talento!!!!!!
 
Top
Freddy69
view post Posted on 9/11/2007, 15:20




CITAZIONE (Malachite @ 9/11/2007, 15:07)
E nel levante allora è un pò che non esce un talento!!!!!!

Francamente a Levante conosco poco.
 
Top
Ingauno Rosso
view post Posted on 9/11/2007, 15:24




CITAZIONE (Freddy69 @ 9/11/2007, 14:55)
Penso che oggi le problematiche per un istruttore di giovanili siano molteplici:
Per prima cosa si ha a che fare, nella maggior parte dei casi, con ragazzi che mettono la pallacanestro tra le tante cose da fare; per le vecchie generazioni era l'unica cosa da fare (a parte la michetta) e quindi il tempo dedicatogli é di molto inferiore rispetto ad un tempo. Fatti i 2 o 3 allenamenti non vendono un canestro per il restante tempo. Ben pochi vanno ai campetti (dove esistono ancora) a passare i pomeriggi.
Seconda cosa: se ogni tanto "noi vecchi" volevamo un diversivo si andava a fare qualche altro sport e di certo non stavamo in pantofole davanti a una playstation. Questo ci metteva in condizioni fisiche e coordinative assai migliori rispetto a quello che avviene oggi.
Se sommiamo solo le due cose citate sopra capiamo il perchè vengono fuori pochi giovani: non é un problema del ponente o della Liguria. Guardiamo in serie A quanti giocatori italiani sono in quintetto. La maggior parte di chi gioca arriva da realtà più disagiate (est Europa) o estremamente meglio organizzate dal punto di vista scolastico (USA: high school, college).
A questo punto se sommiamo il fatto che oggi per giocare ci vuole più fisicità rispetto ad una volta e comunque la tecnica DEVE avere la sua importanza, dobbiamo domandarci come fa un istruttore di giovanili a fare dei buoni giocatori allenandoli per 3/5 ore la settimana.
In questi anni nel Ponente (per rimanere in casa nostra) sono venuti fuori ben pochi giocatorii: Colombo, Ferri, Baggioli, Cartelà, Bigoni, Michelis, Bongioanni (che non ho mai visto ma di cui si parla molto bene), Perrera (peccato che si é bruciato). Tutti hanno un unico denominatore: hanno una vera passione per il basket, lo sentono come lo sentivamo noi, e questo li ha portati a dedicare molto più tempo al basket di quello che non abbiano fatto gli altri. Hanno speso più ore in palestra degli altri e i risultati si vedono, nonostante nessuno di questi secondo me sia un talento naturale (Baggioli parzialmente per la sua esplosività).
Ho lasciato fuori Benedusi e Moreno perchè secondo me sono gli unici veri talenti degli ultimi anni. Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno ma questi sono quelli che ricordo in questo momento e comunque resta una mia personale opinione.

:;

:quoto:
 
Top
Malachite
view post Posted on 9/11/2007, 17:12




CITAZIONE (Freddy69 @ 9/11/2007, 15:20)
CITAZIONE (Malachite @ 9/11/2007, 15:07)
E nel levante allora è un pò che non esce un talento!!!!!!

Francamente a Levante conosco poco.

Beh a parte Renzi che ormai milita in terre lontane direi che è un pò di tempo che non escono talenti.
 
Top
COACH & MISTER
view post Posted on 21/11/2007, 20:11




CITAZIONE (Ingauno Rosso @ 9/11/2007, 15:24)
CITAZIONE (Freddy69 @ 9/11/2007, 14:55)
Penso che oggi le problematiche per un istruttore di giovanili siano molteplici:
Per prima cosa si ha a che fare, nella maggior parte dei casi, con ragazzi che mettono la pallacanestro tra le tante cose da fare; per le vecchie generazioni era l'unica cosa da fare (a parte la michetta) e quindi il tempo dedicatogli é di molto inferiore rispetto ad un tempo. Fatti i 2 o 3 allenamenti non vendono un canestro per il restante tempo. Ben pochi vanno ai campetti (dove esistono ancora) a passare i pomeriggi.
Seconda cosa: se ogni tanto "noi vecchi" volevamo un diversivo si andava a fare qualche altro sport e di certo non stavamo in pantofole davanti a una playstation. Questo ci metteva in condizioni fisiche e coordinative assai migliori rispetto a quello che avviene oggi.
Se sommiamo solo le due cose citate sopra capiamo il perchè vengono fuori pochi giovani: non é un problema del ponente o della Liguria. Guardiamo in serie A quanti giocatori italiani sono in quintetto. La maggior parte di chi gioca arriva da realtà più disagiate (est Europa) o estremamente meglio organizzate dal punto di vista scolastico (USA: high school, college).
A questo punto se sommiamo il fatto che oggi per giocare ci vuole più fisicità rispetto ad una volta e comunque la tecnica DEVE avere la sua importanza, dobbiamo domandarci come fa un istruttore di giovanili a fare dei buoni giocatori allenandoli per 3/5 ore la settimana.
In questi anni nel Ponente (per rimanere in casa nostra) sono venuti fuori ben pochi giocatorii: Colombo, Ferri, Baggioli, Cartelà, Bigoni, Michelis, Bongioanni (che non ho mai visto ma di cui si parla molto bene), Perrera (peccato che si é bruciato). Tutti hanno un unico denominatore: hanno una vera passione per il basket, lo sentono come lo sentivamo noi, e questo li ha portati a dedicare molto più tempo al basket di quello che non abbiano fatto gli altri. Hanno speso più ore in palestra degli altri e i risultati si vedono, nonostante nessuno di questi secondo me sia un talento naturale (Baggioli parzialmente per la sua esplosività).
Ho lasciato fuori Benedusi e Moreno perchè secondo me sono gli unici veri talenti degli ultimi anni. Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno ma questi sono quelli che ricordo in questo momento e comunque resta una mia personale opinione.

:;

:quoto:

cmq il settore giovanile del ponente (imperia su tutti) fa veramente "cagare" e nonostante tutto l'allenatore in capo carlo risso (di cui avrò lo scalpo prima o poi) non fa nulla per controvertire le cose che dice freddy; da quanto so spinge tutto sulla tattica esasperata facendosi mille seghe mentali inutili per un giovane e non insegna i fondamentali di basket............... :bleah:

tu si ingauno rosso invece puoi godere di ben altro clima dalle tue parti, li si che si fa pallacanestro :yes:
 
Top
Scapuccino
view post Posted on 22/11/2007, 09:12




CITAZIONE (COACH & MISTER @ 21/11/2007, 20:11)
CITAZIONE (Ingauno Rosso @ 9/11/2007, 15:24)
:;

:quoto:

cmq il settore giovanile del ponente (imperia su tutti) fa veramente "cagare" e nonostante tutto l'allenatore in capo carlo risso (di cui avrò lo scalpo prima o poi) non fa nulla per controvertire le cose che dice freddy; da quanto so spinge tutto sulla tattica esasperata facendosi mille seghe mentali inutili per un giovane e non insegna i fondamentali di basket............... :bleah:

tu si ingauno rosso invece puoi godere di ben altro clima dalle tue parti, li si che si fa pallacanestro :yes:

Vedo che sei tornato bello rilassato :blink2: :blink2: :blink2:
 
Top
amos alonzo stagg
view post Posted on 22/11/2007, 09:53




Forse prima di attribuire la definizone di talento a qualcuno bisognerebbe stabilire cosa si intende per talento. Poi prima di attribuire la patente di incapace ( o di fenomeno) a questo o quell'allenatore bisognerebbe valutare quanti giovani che corrispondono al suddetto profilo di talento ti ritrovi in palestra. Infine prima di glorificare ( o biasimare ) questa o quella società bisognerebbe stabilire quanti giovani vengono in palestra col motorino da casa magari dopo aver lavorato e quanti vengono raccolti dal pulmino della società che li mantiene in foresteria ( magari dopo averli" pescati" nel ponente) .Infine mi chiedo se non sarebbe il caso di smetterla di inseguire i talenti (talora molto presunti) o se invece non sarebbe il caso di coltivare gruppi di qualità accettabile in grado di far salire il livello base delle categorie regionali dove si incontrano ancora troppi giocatori che si palleggiano sui piedi. Per questo non sono necessari nè allenatori pluridecorati nè giovani particolarmente"talentuosi".
 
Top
Scapuccino
view post Posted on 22/11/2007, 10:53




Si spendono tante parole (io per primo avevo scritto mezzora ma ho cancellato) ma la realtà è che non si insegna più il basket e se uno va a vedere una partita se ne rende subito conto.
Non si sa più passare, tecniche di tiro pessime, controllo di palla questo sconosciuto, non si prendono e metteno i blocchi in maniera giusta, gente che non sa tagliare, in difesa non si ha proprio idea di aiuti e di dove portare l'uomo, il talento anche se c'è bisogna allenarlo ma pochi sono in grado e allora...................
 
Top
view post Posted on 22/11/2007, 11:00

" c'era una volta il baket "

Group:
Member
Posts:
5,117

Status:


CITAZIONE (amos alonzo stagg @ 22/11/2007, 09:53)
Forse prima di attribuire la definizone di talento a qualcuno bisognerebbe stabilire cosa si intende per talento. Poi prima di attribuire la patente di incapace ( o di fenomeno) a questo o quell'allenatore bisognerebbe valutare quanti giovani che corrispondono al suddetto profilo di talento ti ritrovi in palestra. Infine prima di glorificare ( o biasimare ) questa o quella società bisognerebbe stabilire quanti giovani vengono in palestra col motorino da casa magari dopo aver lavorato e quanti vengono raccolti dal pulmino della società che li mantiene in foresteria ( magari dopo averli" pescati" nel ponente) .Infine mi chiedo se non sarebbe il caso di smetterla di inseguire i talenti (talora molto presunti) o se invece non sarebbe il caso di coltivare gruppi di qualità accettabile in grado di far salire il livello base delle categorie regionali dove si incontrano ancora troppi giocatori che si palleggiano sui piedi. Per questo non sono necessari nè allenatori pluridecorati nè giovani particolarmente"talentuosi".

:clap: :clap: :clap: :clap: :quoto: :quoto: :quoto: :quoto:
 
Top
Scapuccino
view post Posted on 22/11/2007, 12:02




Quotiamo tutti, diciamo le stesse cose ma non fa niente nessuno.
 
Top
116 replies since 29/10/2007, 17:57   3858 views
  Share