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la spada nella roccia
view post Posted on 28/3/2015, 08:38 by: la spada nella roccia
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Palatrieste alla Pallacanestro Trieste 2004. Suicidio?
Il Palatrieste è un fardello pesante come un macigno. Costi importanti di gestione, il Comune che farebbe carte false per liberarsene a scapito…pardon, a favore di un o dei privati. Si ribalzano notizie contrastanti nelle ultime ore, c’è chi da per imminente il passaggio di testimone a carico della Pallacanestro Trieste 2004, chi invece dice che una corrente interna tende a rallentare il corso delle operazioni.

Una cosa è certa: la storia delle gestioni degli impianti (nella fattispecie palasport) nel nostro paese, è un “bagno di sangue” conclamato. Perchè? Semplicemente perchè non è semplice sfruttare questo potenziale, in virtù di impianti non all’avanguardia, di burocrazie opprimenti, di esigenze plurime in seno agli utilizzatori (vedi società sportive).

Punto della situazione: la Pallacanestro Trieste 2004 è alla ricerca di circa 100 mila euro per chiudere la stagione (tolti i 90 mila del premio giovani), è debitoria verso il Comune di tot mila euro proprio per l’utilizzo del Palatrieste, non ha, ad oggi, un futuro solido dal punto di vista economico. Quindi? Al di là dell’apprezzabile esborso di 500mila euro che il sindaco stanzierebbe a chi si accolla l’onere della gestione dell’impianto, come si pensa di gestire il tutto?

Una stagione eventi all’interno di un impianto presuppone almeno tre dipendenti fissi all’interno dello stesso, un costante lavorio sulla calendarizzazione degli spettacoli, una COMPETENZA in materia (e non improvvisazione entusiastica), una flessibilità di tutti i fruitori della struttura in virtù di occupazione del loco. Tutto questo in una città si di confine, che potrebbe calamitare giovani dalla Slovenia, Croazia, Austria, ma anche una realtà che non ha le infrastrutture e i servizi per vivere tot eventi l’anno.

Strettamente legata poi alla prima società di pallacanestro, l’esigenza di avere una dependance su cui fare affidamento. La palestra di Via Locchi è tutto tranne che una certezza, vuoi anche lì per delle questioni economiche in ballo, vuoi perchè parliamo di un fondo (parquet ndr.) fatto 25 anni fa circa, e quindi inadeguato per l’utilizzo intensivo di giocatori professionisti.

La mia opinione a riguardo, è che l’abbinamento Pallacanestro Trieste 2004-Palatrieste, con i presupposti sopra descritti, sarebbe un tritacarne per tutti, un moltiplicatore di debiti per qualche soddisfazione mediatica in più. Quello cestistico non è un ambito per cui si possono fare “esperimenti”, a meno che questi non siano ponderati a livello maniacale. Rimaniamo con la filosofia incrementale del “poveri ma…adeguati”, così non si correrà mai il rischio di deragliare pericolosamente.

Raffaele Baldini
 
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