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la spada nella roccia
view post Posted on 5/8/2014, 08:03 by: la spada nella roccia
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Palestra delle piscine nuovo palasport per Treviso Basket
Un progetto per farla diventare il tempio dello sport trevigiano; quello che magari non arriva alla serie A, ma che impegna migliaia di giovani e di tecnici. È l’obiettivo del piano presentato da Treviso Basket all’assessore allo Sport Ofelio Michielan, per l’ampliamento della palestra delle piscine comunali. «Si tratta di mettere attorno a un tavolo altre società sportive, dal judo alla scherma, alla pallavolo, per cercare di creare una struttura adeguata alla loro attività», ha spiegato Paolo Vazzoler, presidente di Treviso Basket. L’idea era nata in primis dalle esigenze della società di pallacanestro, che dalla sua rinascita è stata costretta a emigrare a Ponzano. I giocatori avrebbero voluto tornare a giocare nel capoluogo, e avrebbero voluto farlo già da settembre. Ma i tempi erano troppo stretti per trovare i finanziatori ed eseguire i lavori alle piscine. Da qui la decisione, per la prossima stagione, di giocare al Palaverde.

«Ma la proposta al Comune resta attuale. Certo se andassimo in A1 non potremmo giocare alle piscine e nemmeno con l’ampliamento; ma in caso contrario, con duemila posti a sedere, l’impianto sarebbe sufficiente. In più ci sono molte altre società che ne godrebbero», spiega Vazzoler.

La società ha presentato anche una bozza di progetto al Comune. L’ampliamento verrebbe realizzato sul lato nord della palestra. All’attuale edificio in cemento armato verrebbe attaccata una nuova struttura che occuperebbe lo spazio del parcheggio. Il muro di entrata sarebbe obliquo e in vetro. In questo modo i posti a sedere verrebbero portati a 2.000, e sarebbero inoltre ricavati alcuni uffici per le società sportive. Il costo? Ecco le note dolenti.

Stime al centesimo al momento non ce ne sono, ma si parla di circa 1,5/2 milioni. I finanziamenti arriverebbero in gran parte dai privati, attraverso una sorta di colletta tra i soci del Consorzio Universo Treviso, proprietario anche del Treviso Basket, e altri sponsor, a cui però si dovrebbe aggiungere qualche contributo pubblico, cercando finanziamenti europei o del Coni. Un intervento che non farebbe male nemmeno alla Natatorium, viste le difficoltà economiche della società dopo l’investimento per le piscine di Selvana. «Ma non dimentichiamo che anche gli impianti sportivi delle Acquette, di Sant’Antonino e del Coni sono in condizioni difficili. Se quella del Coni dovesse chiudere», continua Vazzoler, «la scherma resterebbe senza un posto dove allenarsi. E per quanto Treviso resterà senza una squadra di pallavolo maschile? Oggi non avrebbe un luogo per allenarsi». A ciò si aggiunga l’idea romantica di far tornare la pallacanestro dove tutto è iniziato. Dalla palestra delle piscine ha preso avvio la storia del basket trevigiano, che ha portato scudetti e trofei internazionali alla città.

Ora la palla passa in mano a Ca’ Sugana. Se Michielan e la giunta crederanno nel progetto si passerà alla fase successiva: caccia ai finanziamenti e colloqui con le altre società sportive. L’assessore non ha mai nascosto la necessità di rivedere gli impianti, ormai in condizioni precarie. Ma in testa aveva un centro polifunzionale alla dogana o allo scalo motta. Il progetto di Treviso Basket ha sparigliato le carte.

Federico Cipolla
 
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