Basket Café Forum

RASSEGNA STAMPA, e notizie dal web

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Rag. Clitoride
view post Posted on 22/2/2008, 13:22




Garbage time
Giorgio Falco


Tra pochi giorni New Orleans ospiterà l'All Star Game, la partita tra i migliori cestisti che militano nell'Nba, il più importante campionato americano di basket. I giocatori, selezionati da centinaia di migliaia di voti, si sfideranno nella tradizionale partita Est contro Ovest. L'incontro si svolgerà alla New Orleans Arena, uno dei luoghi - assieme al Louisiana Superdome – dove nell'estate del 2005 si rifugiarono migliaia di persone in fuga dall'uragano Katrina. La valenza simbolica dell'operazione è assicurata. Il posto dei disperati abbandonati a loro stessi, il luogo delle violenze tra i derelitti, della scomparsa totale dello Stato è restituito all'evento che accade una volta all'anno: il ritorno della civiltà delle stelle. Ma ogni evento e prodotto, anche il più luccicante, rilascia una parte più o meno visibile di scorie, i rifiuti della lavorazione industriale.

Il radiocronista Chuck Hearn ha reso popolare una frase molto usata nel basket americano, un'espressione che ben definisce non solo la fase di una partita di pallacanestro, ma anche il tempo di questi anni: garbage time, tempo spazzatura.

Il tempo spazzatura inizia quando mancano pochi minuti al termine di un incontro e tra le due squadre ci sono molti punti di distacco, non esistono dubbi sull'esito finale, così gli allenatori schierano le riserve, gli atleti meno utilizzati, quelli che mai giocherebbero col punteggio in equilibrio. I titolari di entrambe le squadre siedono in panchina, gli inservienti posano asciugamani sponsorizzati sulle spalle sudate dei titolari che sorseggiano bevande inquadrate con solerzia dalle telecamere. I titolari inclinano la testa all'indietro e, se vittoriosi, si staccano dalle bottiglie con umidi sorrisi colmi di benevolenza verso le azioni volenterose dei compagni di squadra o, se sconfitti, assistono dietro le spalle sconsolate dell'allenatore. Il tempo spazzatura è usato dagli allenatori per difendere i propri titolari dall'umiliazione di uno scarto troppo alto o dalla possibilità di infortuni, per aumentare ciò che, con una parola tecnica, viene definita minutaggio delle riserve, ma il tempo spazzatura non migliora la considerazione degli allenatori per le riserve perché tutti, allenatori e giocatori, sanno che solo gli allenamenti - e non i minuti del tempo spazzatura - possono in parte cambiare le gerarchie all'interno della squadra. Lo spettatore di solito crede che durante il tempo spazzatura la qualità del gioco cali vertiginosamente. In realtà è come se in quei minuti si giocasse la copia di ciò che normalmente è considerato l'originale, durante il tempo spazzatura si gioca uno sport simile alla pallacanestro e, più in generale, un surrogato del consumo. I ritmi del tempo spazzatura sono molto accelerati, sussulti e strappi che dovrebbero condurci alla direzione di un senso, sembra che i giocatori obbediscano all'ordine di far scorrere il tempo fagocitando più azioni possibili in un vertiginoso aumento di produzione che genera un numero sempre maggiore di rifiuti. Sebbene sia un tempo di scarto come la melina calcistica, il tempo spazzatura assume un carattere opposto, quello dell'accelerazione, mentre la melina calcistica si basa sul rallentamento esasperato dell'azione. In entrambi i casi il risultato è di giocare fuori ritmo, come se il mercato, la fabbrica di cose ed eventi, svelasse e concedesse la parte di se stesso più oscura e oscena, l'industria del disordine, con il solo scopo di avvalorare e rendere indimenticabile il prossimo prodotto, l'evento seguente. Il tempo spazzatura è un'escrescenza, il tempo dopo l'evento che però senza volerlo diventa evento perché la vita non è una sequenza eccitante di gesti emozionanti e interessanti. Il tempo spazzatura è l'evento per cui, prima, valeva la pena di pagare, guardare, giocare, registrare, farsi registrare o ricomprare qualche mese dopo in allegato a una mattina, per conservare se stessi rilegati, relegati in fondo a un cassetto o al terzo piano di una libreria. Il tempo spazzatura è il tempo doloroso che nessuno vorrebbe ricordare, sembra tempo innocuo, utile soltanto allo scarto burocratico finale, per rendere dignitosa la sconfitta o per gonfiare la vittoria ma il tempo spazzatura, pur non avendo alcuna importanza ai fini del risultato finale, ha regole non scritte.

L'ultima grande scazzottata della Nba è avvenuta il 16 dicembre 2006 al Madison Square Garden di New York. A 1'15'' dal termine, in pieno tempo spazzatura, i Denver Nuggets vincevano di diciannove punti contro i New York Knicks. Denver, secondo New York, ha infranto una delle regole del tempo spazzatura: giocare con i titolari. Nel rugby accade il contrario, risparmiare all'avversario una sconfitta pesante è una mancanza di rispetto.

A parte l'obbligo morale di schierare le riserve e gli scarti, il tempo spazzatura è tempo senza schemi, è la ricerca di un consenso breve, ci ricorda la transitorietà e la caducità dell'evento e di noi stessi, è l'esaltazione dell'azione individuale senza gloria, la libertà di fare vigilata, la libertà di cui nessuno sa cosa farsene se non per sopraffare gli altri nel tempo spazzatura.

Il tempo spazzatura è un momento di lugubre vitalità nell'ipnosi dell'evento, la coda che divora se stessa e ci colpisce stremati dopo il grande sogno quando, finita la festa, ripensiamo nuovamente alla nostra vita: gli anni sulle tessere di abbonamento, la schiera di avvenimenti che ci attende, allora ricompare il pallone pompato sul parquet luccicante, le gambe piegate nel palleggio alla ricerca del pertugio, le braccia protese alla fragilità della retina, seguite dal resto del corpo.


Pubblicato su "Liberazione", 9 febbraio 2008
 
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Bullet Tooth Tony
view post Posted on 29/2/2008, 10:40




eh si
 
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SuperMario10
view post Posted on 22/3/2008, 12:26




CITAZIONE
Montecatini, tifosi scatenati anche su web

C’è chi accusa gli arbitri e chi “spara” sulla squadra

- Il Tirreno -

22/03/2008 08:09 - MONTECATINI. La sconfitta di giovedì sera contro Veroli e il relativo incandescente postpartita ha infiammato anche il web, dove i tifosi hanno fatto sentire la loro voce. Il sito di riferimento per molti è www.baksetcafe.it e nel topic dedicato a Montecatini non mancano i commenti, con qualcuno che punta il dito verso gli arbitri, altri che rimproverano i giocatori e la società, mentre altri ancora inizia a fare programmi per un eventuale futuro in B.
Una delle analisi più interessanti sull’attuale situazione dell’Agricola arriva dall’utente “Conte Mascetti” che dichiara: «Non possiamo di certo aggrapparci agli arbitri. Non ci meritiamo la Legadue, non abbiamo un gioco in attacco, la difesa fa acqua da tutte le parti. Se c’era un ultima occasione era ieri sera (giovedì, ndr) e non l’abbiamo sfruttata. Alla fine tutto sommato retrocedono le più deboli e sinceramente non vedo due squadre messe peggio di noi». Ripensando alla partita qualcuno come “Moro1979” sottolinea come il play avversario, Marco Rossi, abbia fatto «la partita della vita», domandandosi poi «dov’era la difesa tutte le volte che tirava».
“SuperMario 10” individua il problema principale «nello spogliatoio disunito», dichiarando che «senza gruppo in questo giochino si va poco lontano». Qualcuno prova a scaricare la colpa su Soloperto ma subito intervengono “Nick13” e “Ales” in sua difesa mentre “Forza Phil” mette tutti in guardia dall’eventualità di retrocedere matematicamente nel derby, che per lui sarebbe «l’umiliazione più grande».
intanto sul sito della Legadue escono i verdetti del giudice sportivo e Ales che dopo i calcioni presi da Gresta si aspettava una maxi squalifica come quella subita da Novara alcune settimane fa commenta così: «Per come la penso io dare un calcio a un allenatore o dare una giornalata all’arbitro deve avere la stessa punizione. A noi è andata di lusso». “Il Volpone” ammette di essere preoccupato che la retrocessione voglia dire «fine di tutto e la scomparsa della squadra». A questa paura si accodano in molti mentre c’è chi spera di poter ripartire da una B1 fatta con progettazione e serietà.
Il forum si riempie di negatività e la carica la suona “Pozthebest” che prova a scuotere tutti dal pessimismo sottolineando come la salvezza sia ancora a quattro punti di distanza. “Moro1979” si accoda dichiarando «che bisogna vincere e basta», mentre “Andywarhol” aggiunge che questo non è sufficiente, ma che «servono anche le sconfitte delle altre».
La discussione si anima, solo la matematica ancora non condanna Montecatini eppure i suoi tifosi non alzano ancora bandiera bianca: una fede davvero incrollabile quella rossoblù e il popolo del web invoca già il miracolo.
Federico Guidi

 
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televideo40
view post Posted on 30/3/2008, 13:58




Importante convegno ieri a Casale Monferrato sul basket professionistico ieri oggi e domani.
Hanno partecipato Danilo Gallinari, Maifredi, Corrado, Renzi, Montorro e Dan Peterson.
Sul mio blog http://televideosbasket.blogspot.com , se volete, immagini e video della sua intervista.
In realtà è interessantissimo tutto ciò che è stato detto sul futuro del nostro sport. Se non volete aspettare l'uscita di Superbasket...
 
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687 replies since 13/9/2007, 14:40   28109 views
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