- Gazzetta di Caserta -
Morri mette in guardia la Juve Tutti in trepida attesa. Si avvicina il primo weekend di ottobre, si avvicina la data in cui la Juve Caserta, abbandonate le vesti della preseason, si lancerà con il suo paracadute per atterrare, se così possiamo dire, sul parquet del Pala Somenzi di Cremona per sfidare la Vanoli Soresina.
Una compagine che ha cambiato facciata, dopo le partenze di coach Trinchieri e del play Marco Passera, confermando la sua ossatura con i vari Cazzaniga, Lollis e Portaluppi. Andrea Trinchieri oggi guida la barca della Pepsi: per lui non sarà una partita qualunque quella che si disputerà domenica sera (diretta su Rai Sport), perché gli ex, che siano allenatori o giocatori, vivono le emozioni in modo diverso. Quella del giovane allenatore milanese, oggi, è un’altra storia….un anno fa la sua Soresina indossava gli abiti di una neo promossa, con tutte le incognite, i dubbi, le paure; eppure, nonostante la presenza di big come Pesaro, Rieti e la stessa Caserta, la Vanoli ha proseguito a passo spedito, fino al girone dei playoff. Merito del suo roster, merito anche di un coach entusiasta del suo lavoro.
Che dire invece della nuova Juve? Eliminate le scorie del 22 aprile a Pavia, in questa stagione la compagine bianconera si propone di spiccare il volo: il presidente Caputo non si è risparmiato e, non a caso, ha scelto (come lui stesso ama definirlo) il `Signor General Manager', quel Pierfrancesco Betti scopritore di talenti come Lynn Greer o Ellis (entrambi hanno fatto parte della Eldo Napoli). Se si vuole tornare ad abbracciare i lidi felici della massima serie, bisogna partire dallo staff tecnico, pretendendo il meglio, senza risparmiare le energie, senza crogiolarsi nei rimorsi per una stagione condotta e poi buttata via. Il tempo passa e non ci dà il tempo di guardarci indietro, perché sono le stesse lancette dell'orologio a non concedere alcun tipo di tregua.
Alla vigilia della prima di campionato, ascoltiamo il nuovo play della Vanoli Soresina di Stefano Cioppi: Mauro Morri, classe 1977, ex Rimini, Fabriano, Pavia, l'anno scorso alla Scavolini Pesaro; la stessa Scavolini che, dopo qualche anno di purgatorio, si ritrova a far parte dello scenario della serie A.
Il nuovo cervello operativo di Soresina si presenta con tutta la sua esperienza, come un grande orchestratore di gioco che andrà a confrontarsi con Childress, Bencaster, Fazzi e tanti altri.
Cosa resta della vostra preseason? Un giudizio sul percorso che avete svolto in questo precampionato culminato con il successo nel Torneo Coralli di Pavia... «Abbiamo disputato - replica il play riminese - alcune partite buone, altre in cui non abbiamo eccelso, ma c'è da dire che si tratta solo di piccoli assaggi in vista di un campionato lungo. Posso dire che siamo in crescita (nelle ultime gare si è distinto soprattutto il talento l'ex Virginia University JR Reynolds); abbiamo capito quali sono le priorità sui cui lavorare, perché ora comincia il bello, ora sappiamo quali avversari dovremo affrontare».
Domenica arriva la Pepsi, da tutti accreditata come la maggiore indiziata al salto di categoria dopo la faraonica campagna acquisti estiva... «Caserta è tra le favorite al salto diretto. E' altrettanto vero, però, che la prima di campionato nasconde sempre delle insidie, con qualunque squadra ci si trovi a giocare; siamo contenti di poter disputare questo big match in casa, davanti al nostro pubblico, perché, in certi casi, il fattore campo può tornare utile. La Juve ha inserito un tassello importante come Childress, il cui valore non sono certo io a scoprirlo…un giocatore che tende innanzitutto a far giocare i suoi compagni. In questo ci assomigliamo, lo ammetto, anche se Randy ha più punti nelle mani».
Sarà battaglia anche sotto i tabelloni. Quanto peserà l'assenza dell'ala/centro Corey Albano? «Un giocatore in più ci avrebbe fatto comodo, specie chi, come Albano, ha militato in squadre come Napoli e Varese. Non c'è stata occasione di vederlo all'opera perché si è fatto male durante il primo allenamento; dovremo fare a meno di lui, ma cercheremo ugualmente di imboccare la strada giusta contro una signora squadra come Caserta».
Quali sono i vostri obiettivi? «E' presto per dirlo, giocheremo partita dopo partita».
Caserta non vuole saltare nessuno dei suoi appuntamenti importanti: il gruppo resta solido ed unito, con lo scopo di far emergere tanti attori protagonisti, nell'appassionante e lunga volata verso la massima serie, in un campionato dove, forse, non ci sarà nessuna squadra materasso. La Pepsi benedice i due successi "on the road" (i trofei a Sassari e poi a Cecina), ma si butta a capofitto - calendario alla mano - pronta a sputare sangue senza aver paura del sudore della fronte.
Alessia Giunta