Italiani nel college basket

Io ti parlo per quel che conosco e vedo, la letteratura "spazzatura" che tende ad ingigantire
le formiche la lascio ad altri. Gli scandali sono stati per pagamenti ed irregolarita'
di reclutamento e sono sempre una minima percentuale rispetto al resto dei giocatori
Ncaa. Esistono College con cattiva fama come ad esempio Fresno State finche' c'e'
statoTarkanian, ma l'alto numero di giocatori che esce dalle universita' rende
queste cose "eccezioni" alla regola.

Ricorderei che andare per 4 anni al college e giocare nei 4 anni di eleggibilita' non
significa avere una laurea assicurata, esistendo le bocciature anche negli USA.
Le borse di studio sono una cifra talmente irrisoria che la tendenza dei bambini
prodigio (e non) delle high school e' quella di dichiararsi subito per il draft NBA.
Lebron James (per fare un nome conosciuto) al college non c'e' andato, nemmeno
Kobe Bryant e pure Carmelo Anthony c'e' rimasto poco...

Se vuoi guadagnare dei soldi "veri", le uniche universita' che te lo consentono sono
Army, Navy ed Air che ti danno lo stipendio (misero) di un militare. Anche queste sono
cifre minime rispetto al minimo di un rookie NBA, inferiori anche agli stipendi europei.

E' chiaro che parlo del "normale" e non dello "scandalo", ma e' come se riferendosi
alla Sicilia (o Napoli) si pensi che li' siano tutti mafiosi o camorristi. Sono cose che
esistono e con cui bisogna fare i conti, ma non sono la regola...altrimenti sconfiniamo
nel solito "qualunquismo" da strada.

Tra l'altro se sei "ferrato" sul college basket saprai che esiste un periodo
ben determinato nel quale non si possono fare allenamenti di squadra,
ma ogni giocatore deve allenarsi per conto suo.

In molti college esiste la Midnight hoop madness, ovvero un allenamento
fatto a mezzanotte ed un minuto dopo la scadenza del periodo in cui
la Ncaa vieta gli allenamenti di squadra.

Il fatto che anche tu affermi che sono "eccezioni" significa che la "regola" e' un'altra.
Esistono programmi (e coach con i boosters) che eludono i controlli sul rendimento
dei propri giocatori, ma ti ripeto che dire che al college non si va per studiare sulla base
di queste indicazioni equivale ad affermare che i siciliani sono mafiosi perche' Buscetta
e Brusca lo sono.

Gli "underclassmen" che si dichiarano per il draft sono sempre piu' di moda,
come lo sono gli High Schooler..ma per un Kevin Garnett, Kobe Bryant o Lebron James
che strappano contratti principeschi ci sono tanti altri ragazzi che sono stati "rovinati" dalla
scelta di non andare al college. Nessuno di loro aveva i soldi per andarci senza borsa di
studio e se anche non avesse ottenuto la laurea (il bachelor) sarebbe comunque stata parte di
una comunita' che ti marchia per sempre e li avrebbe aiutati nella vita una volta finito il loro
ciclo agonistico.

Il college basketball e' vivo e vegeto, il dibattito su come dovrebbe svilupparsi e' da tempo
in atto. A molti appassionati americani frega il giusto se la propria universita' non sforna
giocatori da NBA, a loro basta che le rivalita' intra conference siano vinte.

Seconde me e' vero che il tempo di stazionamento ai college dei giocatori migliori e'
sempre piu' basso, per cui tutti elogiano Tim Duncan che a Wake Forest (college serissimo)
c'e' rimasto tutti e 4 gli anni.

Tornando a noi facciamo un rapido riepilogo degli italiani in Ncaa nel passato:

Tomas Ress (Texas Tech?) : Panchinaro a Pesaro
Ivan Gatto (Weber State + Junior College) : panchinaro a Napoli
Gennaro Acquaviva (Fordham) : porta le borse agli americani, uruguaiani e canadesi di Reggio Calabria
Andrea Bona (Fresno State) : panchinaro ad Osimo (ora gioca 3 minuti a partita)
Federico Peruzzo (South Florida): disperso in B-2
Buzzavo Jr (South Florida) : Boh!?

Ora c'e' un altro ex-Benetton nel New Jersey..questo Crosariol...

Un consiglio...studia, perche' se la societa' in cui giochi ti lascia
andare negli Usa significa che "gli occhi non li riempi" molto...