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TEAM ABC Cantù

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JOLLY JUMPER
view post Posted on 24/6/2005, 14:28




lello leggi sto caxxo di mp se no costa impazzisce!!!.....

Edited by JOLLY JUMPER - 24/6/2005, 04:28
 
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The Big Sow
view post Posted on 24/6/2005, 14:35




diu ganuuuuuu
 
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eagles intollerante
view post Posted on 24/6/2005, 14:39




25 di tim duncan e 23 di ginobili:complimenti
 
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eagles intollerante
view post Posted on 24/6/2005, 15:06




occhio che il cislago e' forte.....molteni-benzoni numeri 1......
 
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bsan69
view post Posted on 24/6/2005, 15:20




chi è stato il primo personaggio interpretato da fabio de luigi?
quello che lo ha reso celebre a mai dire gol?
 
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bsan69
view post Posted on 24/6/2005, 15:23





MERCATO: INTER-VERON, AVANTI INSIEME

firmato fino al giugno 2007
 
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Jack Galanda
view post Posted on 24/6/2005, 15:34




CITAZIONE (bsan69 @ 24/6/2005, 16:20)
chi è stato il primo personaggio interpretato da fabio de luigi?
quello che lo ha reso celebre a mai dire gol?

forse olmo ma non sono sicuro
 
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eagles intollerante
view post Posted on 24/6/2005, 15:36




veron ottimo giocatore........
 
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eagles intollerante
view post Posted on 24/6/2005, 15:44




domani grande basket



3 vs 3!!!!!!
 
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JALEN ROSE
view post Posted on 24/6/2005, 16:11




chi ha vonto mvp delle finali nba...la partita come e' finita...in pratica fatemi un buon commento "TENNICO"...
 
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Jack Galanda
view post Posted on 24/6/2005, 16:23




In gara-7, bella ed equibrata gli Spurs battono Detroit 81-74 e sono campioni. Tim Duncan per la terza volta mvp delle finali, grandissimo Ginobili

SAN ANTONIO (Texas, Usa), 24 giugno 2005 – Ora sono una dinastia, ora Duncan è nella leggenda. San Antonio alza il calice per la terza volta in sette anni, seconda nelle ultime tre stagioni. E lo fa grazie al caraibico minimalista, l’uomo che non stringe i pugni, non urla, non fa sceneggiate, ma sa solo vincere.
Gara-7 è stata per tre quarti un sogno dai contorni non ben definiti. Punto a punto, con gli Spurs capaci di tornare sotto ogni volta che Detroit cercava l’allungo. I texani soffrivano tantissimo perché il loro eroe, Timmy, faticava, litigava con il ferro, andava al riposo con soli 8 punti (4/9 al tiro). Troppo poco per sperare di infilarsi l’anello una terza volta. Dall’altra parte i Pistons tiravano male, anzi, malissimo dalla lunga distanza (1/7 alla pausa, 2/14 alla fine), mentre gli Spurs restavano incollati proprio grazie alle conclusioni pesanti (4/5, chiuderanno con 7/11), con il solito Big Shot Bob (anzi, Rob…) Horry monumentale con 10 punti all’intervallo.
Ma Billups era cancellato da Bowen, spostato da Popovich spesso sul play mentre Parker faceva un ottimo lavoro su Rip Hamilton. Il 6-12 d’apertura non illudeva comunque Detroit, che sapeva quanto la strada fosse lunga. Infatti arrivava il 10-0 Spurs firmato da Horry, con i padroni di casa decisi ad attaccare il canestro e non accontentarsi di tiri in sospensione. Manu Ginobili e Billups avevano presto due falli e si andavano a sedere in panchina. Duncan continuava a forzare e a fermare la circolazione di palla. Ma il capolavoro nasceva proprio in quei momenti, quando invece di perdere fiducia nella loro superstar, gli Spurs continuavano a cercarlo. Detroit trovava tre assist al bacio, due di un commovente McDyess, e andavano al riposo sopra di uno (38-39).

Ripresa e iniziava il Timmy Show. Duncan segnava 12 dei 19 punti di San Antonio nel periodo, mentre i Pistons continuavano a caricarsi di falli, soprattutto con i lunghi. Coach Brown era già stato costretto a far entrare, seppure per un attimo, Campbell nella rotazione e a usare Prince in ala-pivot. Sheed era quello messo peggio: la quarta penalità lo spediva in panca sulla prima azione del terzo periodo. Alla fine giocherà solo 28’, troppo poco per fare la differenza. Prima del risveglio di Duncan, arrivava però l’ultimo sprint di Detroit. I campioni uscenti riuscivano a trovare un paio di contropiede e con McDyess volavano a +9 (39-48). Il primo canestro della ripresa per i texani arrivava da Tim con 7’22” sul cronometro. Ma era l’inizio della fine per Motown. Duncan era rimasto a secco per 13’58” consecutivi. Ma l’aver deciso di vivere o morire con il capitano pagava per coach Pop.

Solo Timmy, tutto Timmy, sino al sorpasso (55-53) a coronamento di un 16-5 interno. Il sogno era ancora vivo per entrambe, il trofeo ad un passo, a dodici minuti, da vivere trattenendo il respiro. La partita la spaccavano in due le triple degli Spurs: prima Horry, poi Bowen, infine un Ginobili che cresceva con il passare dei minuti. L’argentino infilava il +7 con 2’53” da giocare (72-65). Capivi che era finita, quando Hamilton sfondava sull’azione successiva, ma non ci credevi perché dall’altra parte c’era Detroit, la squadra che non muore mai. Stavolta, però, era tardi (finale 81-74), e Manu era troppo, di tutto, di più.

 
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Jack Galanda
view post Posted on 24/6/2005, 16:23




va bene così jalen?
 
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eagles intollerante
view post Posted on 24/6/2005, 16:24




riassunto migliore per jalene non ci poteva essere...........
 
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12421 replies since 25/8/2004, 23:27   153974 views
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