| 4 giugno 2005 - La parabola vincente di Claudio Sabatini, il patròn che sale in balaustra a tifare nella partita più importante della stagione, si compie dopo 621 giorni di lotte, polemiche e sparate contro il sistema che il 31 agosto 2003 cancellarono, ma non uccisero la V nera.
Adesso la vecchia, cara, odiata e amata V nera, affossata dal crac Madrigali e rinata sotto le cure di Mister Futurshow, è di nuovo in serie A, pronta a riprendere il posto che le spetta. Nel tripudio di Porto San Giorgio, che vale come quello di Barcellona ’98 e del Grande Slam 2001, la squadra di coach Consolini, domina e soffre fino al canestro liberatorio di Brewer, l’uomo copertina di questa promozione, a -2" dalla sirena, che respinge la rimonta della Premiata. Menzione d’onore per l’eterno Mario Boni, alla quinta promozione in carriera.
Neppure lo stato d’assedio della ripresa, per quanto brutto a vedersi, attenua il trionfo bolognese. La partita viene sospesa al 24’ per lancio di oggetti in campo, sugli spalti le due tifoserie vengono a contatto, deve intervenire duramente la polizia con cariche a ondate. Bologna fa subito capire che vuole chiudere qui la finale. Brewer spinge un veloce 0-5, mentre Montegranaro, frenata dalla tensione, non riesce a sciogliersi sbagliando tutto nell’area colorata. Flamini azzera Marquinhos, la difesa virtussina è un muro per Childress e Maresca, intanto Guyton e i lunghi firmano il 4-15 annunciando, con una circolazione eccellente, pene dell’inferno per coach Pillastrini che deve chiudersi a zona per provare a tamponare il gioco interno bolognese. I voli di Davison chiamano il decollo di Bologna nel secondo quarto: l’ex napoletano tocca quota 12 sul 17-31, ma qui la Premiata, sull’orlo del ko tecnico, ha una reazione riuscendo con Tyler a limitare i danni alla pausa.
Al ritorno in campo il clima è un altro. Montegranaro gioca più forte e deciso, Maresca si sveglia con Childress mettendo pressione al vantaggio della Virtus. I tre Usa di Consolini producono tantissimo, i cambi difensivi tengono sveglia Bologna, ma nessuno dei virtussini riesce a contenere un Tyler straripante che mantiene a contatto la Premiata. Guyton con un gioco 3+1 sembra mettere fine al match sul 60-69. A -12" Tyler ha i liberi per il sorpasso, sarebbe il primo dei padroni di casa, ma ne infila uno solo prima della volata di Brewer che riconsegna la Virtus al suo blasone: "Questo è uno sport meraviglioso — gongola Sabatini — che non poteva fare a meno della Virtus. Adesso torniamo anche in Europa".
Edited by Jack Galanda - 6/6/2005, 10:52
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TEAM ABC Cantù
