| Il problema di Livorno, a vederlo dall'esterno, è proprio questo: cosa vuol dire "il ritorno" del Don Bosco ? E' dall'inverno che si dice che in caso di retrocessione sarebbe sopravvenuta una cordata legata a Faraoni (e Bottoni) che avrebbe ripreso in mano tutta la baracca, nel qual caso è plausibile che dentro ci siano anche i Falsini (sponsorizzavano proprio il DB in serie D).....
Però il fatto è questo: a Livorno ci sono troppe "correnti", che da esterno valuto così:
Ad una prima occhiata quella "del Don Bosco" pare economicamente la più forte, perchè il patron ha la mani in pasta assai, e potrebbe garantire anche qualche bel prestito da Siena. Questa corrente manca però di una tifoseria storica e di volti spendibili a livello cittadino (forse l'unico sarebbe Parente)
Poi c'è la fresca corrente "Libertas", che qualche soldino ce lo potrebbe avere, ma soprattutto ha una tifoseria da A1 che cova sotto la cenere, e potrebbe ingolosire qualche investitore: qui c'è storia, c'è blasone e ci sono personaggi (Fantozzi in primis).
In terza fila c'è la rediviva "PL", apparentemente la più povera, con una tifoseria che, alla prova dei fatti alcuni anni fa in B1, forse non è più quella dei tempi d'oro, ma certamente già degna almeno di un livello di B1.
Visto da fuori, le tre correnti si combattono e, sempre visto da fuori, ognuna delle tre correnti (un po' meno la seconda) hanno qualcosa a che ridire verso la massima espressione del basket cittadino: Il Don Bosco perchè è stato deufradato del ruolo di primo settore giovanile ed "ha perso" la prima squadra. La Libertas un po' meno, perchè tutto sommato da le giovanili alla BL, ma i tifosi non vogliono BL, vorrebbero invece la Libertas vera. La PL perchè lo sanno anche i sassi come è andata qualche anno orsono.
Si vede che Livorno è povera per fare una squadra: figuriamoci tre ! Negli ultimi anni ognuno ha fatto per conto suo, i settori giovanili hanno perso forza ed il livello generale è sceso vertiginosamente, se si pensa che 15 anni or sono c'erano due squadre in A e Don Bosco in B2, mentre adesso c'è BL in A2 e poi bisogna scendere fino alla C2 per ritrovare qualche squadra livornese.
Dopo la storia, una strategia provocante: ripartire da un dualismo intelligente, mantenendo a tutti i costi il titolo sportivo di A2 e cercando di accorpare almeno due delle correnti, dirottando le risorse economiche più deboli sulla seconda realtà, per portarla in pochi anni a livello di B1.....
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