Io mi compero già un bell'ombrellone ... altro che ombrello
Bielle, ora i soci privati frenano
07/06/2007 09:30
Nell’incontro di ieri con Cosimi e Del Nista, Cagliata, Trusendi Bottoni, Lonzi e Lupoli hanno annunciato che usciranno dal Cda
- Il Tirreno -
C’è un nuvola grigia sul futuro del Basket Livorno. Nella riunione del Cda di ieri mattina in Comune, i cinque soci privati hanno fatto un passo indietro: nessuno di loro - al momento - sembra disposto a restare nel consiglio d’amministrazione anche per la prossima stagione di Legadue. Dei cinque: Cagliata, Trusendi, Bottoni, Lonzi e Lupoli, tre hanno però dato la loro disponibilità ad appoggiare il basket in modo esterno, con un contributo economico, ma senza l’impegno e il ruolo avuto in questa stagione.
Troppo poco per dare serenità ad un ambiente che ora più che mai aveva bisogno di certezze, sostegno e una progettualità fin da subito. Anche se per questa sera è in programma un altro vertice in Comune. La stagione 2006/07 verrà chiusa in perfetta parità - assicura l’assessore al bilancio Fabio Del Nista - «il problema ad oggi è programmare il prossimo anno. Dobbiamo essere in grado di valutare se siamo nelle condizioni di poterci iscrivere, oppure no. Per farlo occorre un budget realistico dov’è necessario sapere di quali risorse disponiamo».
Per iscriversi al campionato occorre versare 40mila euro entro il 29 giugno, prima rata della tassa d’iscrizione da completare poi a dicembre. Trovare questa cifra non sarebbe un problema, il vero nodo - in queste condizioni di prolungata precarietà - è trovare le risorse per andare sul mercato: acquistare giocatori, prima di tutto anche perché come ripete Del Nista «adesso è necessario un programma triennale e non una sopravvivenza con troppe incognite».
Nei giorni scorsi il sindaco Alessandro Cosimi ha ripetuto che il basket di vertice a Livorno non sparirà. Si era parlato anche di un ‘uomo della provvidenza’ che potesse caricarsi sulle spalle il peso (almeno in parte) della pallacanestro cittadina. Per adesso quel nome non è saltato fuori e così il destino della società è sempre più appeso ad un filo.
Questa sera alle 19, sempre in Comune, ci sarà il secondo round tra i rappresentati delle istituzioni e i soci privati. Nelle mani di Cagliata, Lonzi, Bottoni, Lupoli e Trusendi, finiranno i conti della società al 30 aprile, che secondo le prime indiscrezioni dovrebbero essere in pareggio. Poi starà agli ‘amici del basket’, decidere cosa fare: se restare nel Cda oppure - come hanno anticipato ieri mattina - uscire dal consiglio d’amministrazione e nel caso, appoggiare il futuro del basket dall’esterno. La Legadue non è l’inferno, anzi, se programmata, potrebbe rappresentare, oltre ad un campionato a dimensione di società minore, un’occasione da cui ripartire. Ad oggi però, sul futuro della pallacanestro c’è una nuvola grigia che rischia di trasformarsi in una tempesta. Chi ha un ombrello, per favore, lo apra in fretta.
FEDERICO LAZZOTTI