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| Bawer, missione compiuta salvezza in cassaforte Si scatena la festa nella Bawer Matera, che ha centrato la sua terza permanenza consecutiva in serie B1 dopo la vittoria per 80-74 in gara 3 col Vigevano. Non è stato facile venire a capo di una giornata difficile. Le sofferenze di una gara complicata e sempre in bilico fino alla sirena finale, il malore che ha colto Carlo Menzione nel quarto tempo (fortunatamente si è trattato di una crisi ipoglicemica dovuta anche allo stress) ed un Vigevano mai domo se non negli ultimi istanti sono tra le tante tensioni che si sono sciolte con il forte urlo di un gremito PalaSassi che ha salutato la terza impresa di capitan Francesco Longobardi e compagni. «Questa salvezza per noi vale come una promozione - attacca un entusiasta Valerio Corvino, che a fine gara è risultato top scorer con 23 punti realizzati. C’è da essere orgogliosi di quanto ha fatto questa squadra e successi come questi sono i più belli. Sapevamo che sarebbe stato tutt’altro match rispetto a quello di giovedì, perché a questi livelli non è mai facile ripetersi a distanza di pochi giorni con la stessa squadra. Poi noi abbiamo accusato un pò di stanchezza, mentre loro dovevano in qualche modo reagire, ed in campo hanno disputato la partita della vita. Il Vigevano è una formazione rognosa per noi come caratteristiche, picchia parecchio sotto canestro, ma noi questa sera abbiamo mostrato di meritare questa salvezza». Gongola anche coach Roberto Miriello, visibilmente soddisfatto per il terzo capolavoro conseguito nella sua città. «Come sempre l’ultima gioia è sempre quella più bella spiega Miriello. Quest’anno la salvezza ha un sapore particolare, in quanto avevo una squadra diversa dalle altre, con meno talento in fase offensiva ma dal collettivo sicuramente più forte. La serie B1 ce la siamo conquistata, e non acquistata, sul campo, e la stiamo mantenendo con grande orgoglio». Il Vigevano ha fatto quello che ha potuto, lottando ad armi pari per quaranta minuti e dimostrandosi u n’altra squadra rispetto a quella vista all’opera in gara 2. «Questo match alla vigilia mi dava molte preoccupazioni aggiunge il coach. Sapevamo che sarebbe stata dura per tanti motivi, in primis per il valore della squadra avversaria, ma poi anche perché avevamo una rosa risicata e non tutti erano al top della condizione. Poi si è aggiunto anche il malore che ha colpito Menzione e le cose si sono un pò complicate nel finale di gara». Premiati nell’intervallo, alcune vecchie glorie dell’Olimpia, tra le quali Pasquale Doria, giocava pivot e vice capo servizio della redazione materana della Gazzetta. NANNI VEGLIA http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/ |
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