CITAZIONE (spicchino @ 12/1/2007, 17:38)
Io mi chiedo come sia possibile una cosa del genere, soprattutto se questi ragazzi sono già stati "tesserati minibasket" in Italia. Se un ragazzo è arrivato nel nostro paese a 4/5 anni come si può pensare che fosse già tesserato? 5 mesi fuori dal campo per una formalità burocratica sono assurdi!
Ho voluto riprendere questo argomento, perchè il prossimo autunno si avranno purtoppo altri casi del genere.
Il difetto è nel regolamento della FIP, che, con "arguzia" e "lungimiranza", non prevede la possibilità che un bambino straniero diventato italiano prima del compimento degli 11 anni, non possa essere mai stato tesserato altrove.
E voglio sottolineare questa particolarità : NON LO PREVEDE!
In altre parole nessuno è stato in grado di ragionare (e questo non mi meraviglia affatto!), arrivando alla logica conclusione che nessuna federazione europea prevede un tesseramento prima degli 11 anni, basta leggere detto regolamento regolarmente visionabile sul sito della FIBA; e quindi partono dal presupposto che un qualsiasi cittadino italiano nato all'estero sia stato tesserato in quel paese fino a prova contraria, anche se quel bambino è arrivato in Italia a 1 o 2 anni, o addiruttura a pochi mesi di vita.
Di conseguenza le dichiarazioni rese e controfirmate dai genitori sono cartastraccia, e si attende il nulla osta dalla federazione del paese di nascita, il quale ovviamente non arriva mai, in quanto, nella maggioranza dei casi, per loro quel bambino non è mai esistito (dal lato sportivo)
Bellissimo esempio di burocrazia folle, ancor più amara se si pensa che a farne le spese sono dei bambini, che , come tali, in un paese civile, dovrebbero godere della massima tutela a tutti i livelli.