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Politically scorrect, -01-

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micio000
view post Posted on 8/11/2006, 10:02




CITAZIONE (terra e libertà @ 8/11/2006, 09:39)
CITAZIONE (micio000 @ 8/11/2006, 09:09)
bell' articolo di Ferrara, sempre pungente, condivisibile da parte mia al 100%

anche nella parte che ho quotato?
Ma quella è indubbio che sia una cazzata scritta consapevolmente solo per aumentare l'enfasi, e questo da ferrara non me lo aspettavo proprio, perchè sono sicuro che lui sapeva che un ponte per in iraq ci stava dai dempi dell'embargo, ed anche le due simone lì avevano operato prima della guerra.
Cominciamo a togliere un 10%, che ne dici? ;)

concordo con te che l'ha scritto per enfatizzare, il mio 100% è da imputare al succo del suo discorso
 
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The MailMan
view post Posted on 8/11/2006, 10:08




non è che condivida molto l'articolo di ferrara.
per lo meno a livello umanitario molte organizzazioni aiutano fattivamente la popolazione, poi però scendono a livello politico e se qualcuno dissente dal loro pensiero (non dai loro gesti) appare un orco.
sotto questo punto di vista posso capire ferrara (se questa è la sostanza del suo articolo).
se dovessi difendere la parte postata da terra direi che ferrara si riferisce ad una sistuazione ora esistente in iraq (dell'esercito che difende queste organizzazioni) senza negare che prima della guerra in iraq queste organizzazioni già vi fossero.
per essere più chiaro, forse giulianone il panzone vuol dire che allo stato attuale se non vi fosse l'esercito le organizzazioni umanitarie non potrebbero operare visto che rispetto al momento dell'embargo le situazioni sono cambiate.

cordialità
 
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terra e libertà
view post Posted on 8/11/2006, 10:32




CITAZIONE (The MailMan @ 8/11/2006, 10:08)
non è che condivida molto l'articolo di ferrara.
per lo meno a livello umanitario molte organizzazioni aiutano fattivamente la popolazione, poi però scendono a livello politico e se qualcuno dissente dal loro pensiero (non dai loro gesti) appare un orco.
sotto questo punto di vista posso capire ferrara (se questa è la sostanza del suo articolo).
se dovessi difendere la parte postata da terra direi che ferrara si riferisce ad una sistuazione ora esistente in iraq (dell'esercito che difende queste organizzazioni) senza negare che prima della guerra in iraq queste organizzazioni già vi fossero.
per essere più chiaro, forse giulianone il panzone vuol dire che allo stato attuale se non vi fosse l'esercito le organizzazioni umanitarie non potrebbero operare visto che rispetto al momento dell'embargo le situazioni sono cambiate.

cordialità

Si chiamano Emergency o Un ponte per... con i puntini sospensivi che fanno tanto universalista. Sotto la protezione delle nostre baionette, che a loro fanno peraltro assai schifo, los umanitarios praticano la carità in pieno sole, in modo che la mano destra sappia sempre quello che fa la sinistra, in modo che se ne possa parlare molto allo stadio e da Fazio, e che sulla base della carità, questi laici che insegnano il cristianesimo agli altri, quando non direttamente l'islam, si possa fare politica en plein air, come eroi sentimentali che ne sanno una più del diavolo perché, come ripetono ossessivamente e narcisisticamente, loro lavorano sul campo. Border line, dicevo. Un po' di qua e un po' di là. Per di là intendo quel che tutti sappiamo.


Questo ha detto, queste organizzazioni lavorano sotto la protezione delle nostre truppe. Non è vero, è esatto il contrario, queste hanno lavorato meglio quando il nostro esercito stava a casa.
Io stimo Ferrara, gli riconosco grande intelligenza e cultura, ma probabilmente quando scrive sul suo giornale si fa prendere la mano dai suoi sentimenti e finisce per compromenttere la sua professionalità.

 
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terra e libertà
view post Posted on 8/11/2006, 10:55




l'articolo postato non fa onore a ferrara, è veramente tutto basato su presupposti falsi ed anche un pò troppo faciloni.
Oltre a quanto quotato, Ferrara si rivolde ad enrico deaglio, ai suoi reportage, fa intendere che i rapimenti siano vacanze giocose, vestiti stirati, telefonate annoiate ad amici lontani, ma a deaglio mica chiede di Enzo Baldoni. Se lo è scordato?
Fossi un adepto della setta di Chiesa Giulietto, direi che questi se la rapiscono e se la cantano da soli , se ferrara fosse un adepto della chiesa gi giulietto chiesa certi errori non li commetterebbe, ed analizzerebbe la realtà per quello che è e non per quello che i suoi lettori voglioni che sia.

Qiondi, in sostanza, articolo veramente brutto, pieno di errori , buono solo ad accendere il cuore dei propri di adepti.
Che però farebbero bene a giudicare la realta con un pò più di distacco emotivo, altrimenti si comportano come i nemici che giudicano non in base ad una realtà oggettiva ma ai voleri del dio o del mercato (che in sostanza sono la stessa cosa.)
 
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The MailMan
view post Posted on 8/11/2006, 12:06




ripeto che non mi entusiasma l'articolo, però come hai scritto in altro topic cerchiamo di distinguere se ciò che ha scritto è mistificazione o diversità di opinioni.

io mi sono riferito sul pezzo da te postato e ho cercato di capirlo all'interno del contesto.

domanda: ferrara potrebbe aver voluto dire quanto segue?.
queste associazioni allo stato attuale lavorano sotto protezione delle armi. questo non significa che prima non lavorassero, anzi, ma ora lo fanno in queste condizioni, che sono necessarie. perchè sono necessarie allo stato attuale? perchè altrimenti quelli che vengono definiti resistenti irakeni rapiscono le due simone, torsello e altri...(per altri intendo di altre nazioni, non quattrocchi o altri che li non sono per questioni umanitarie).
inoltre mi pare di capire che ferrara non condanni (ma non ne sono sicuro) l'atteggiamento da puristi che alcuni umanitarios adottano in certe occasioni buoniste.
forse cerca di distinguere il piano politico da quello umanitario.
per essere brutale potrebbe essere sintetizzato in "se sei medico, cura,sei crocerossina fai il tuo dovere e io lo apprezzo, ma se scendi sul piano politico posso non essere d'accordo con te e criticarti". e viceversa. ragionamento cinico ma sicuramente non mistificatorio (almeno io la vedo così).
per fare un esempio concreto mettiamo gino strada. presumo (ma ne sono convinto) che sia un'ottima persona, fa un lavoro pericoloso e pieno di insidie, aiuta persone, ma penso che sia lecito dissentire da lui a livello politico.
poi siccome è persona capace e intelligente cerca di entrare sul piano politico il meno possibile.
altra domanda: i rapimenti (a cui l'articolo si riferisce) sono di pertinenza politica o no?
io pensodi si, quindi argomentabili, criticabili, e che tendono a dividere.
quelli che tu chiami errori sono valutazioni tue su valutazioni che fa ferrara...insomma...non mi sembrano proprio che abbiano la certificazione di "errori docg".
quello che a me piace poco è il tono sprezzante di chi lavora 5 giorni la settimana seduto comodo in una poltrona bella larga verso le opinioni (e come tali criticabili) di altre persone.
però qui si va sul personaggio ferrara che è prepotente anche con ritanna armeni..figuriamoci con questi altri.

cordialità
 
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terra e libertà
view post Posted on 8/11/2006, 12:36




CITAZIONE (The MailMan @ 8/11/2006, 12:06)
ripeto che non mi entusiasma l'articolo, però come hai scritto in altro topic cerchiamo di distinguere se ciò che ha scritto è mistificazione o diversità di opinioni.

io mi sono riferito sul pezzo da te postato e ho cercato di capirlo all'interno del contesto.

domanda: ferrara potrebbe aver voluto dire quanto segue?.
queste associazioni allo stato attuale lavorano sotto protezione delle armi. questo non significa che prima non lavorassero, anzi, ma ora lo fanno in queste condizioni, che sono necessarie. perchè sono necessarie allo stato attuale? perchè altrimenti quelli che vengono definiti resistenti irakeni rapiscono le due simone, torsello e altri...(per altri intendo di altre nazioni, non quattrocchi o altri che li non sono per questioni umanitarie).
inoltre mi pare di capire che ferrara non condanni (ma non ne sono sicuro) l'atteggiamento da puristi che alcuni umanitarios adottano in certe occasioni buoniste.
forse cerca di distinguere il piano politico da quello umanitario.
per essere brutale potrebbe essere sintetizzato in "se sei medico, cura,sei crocerossina fai il tuo dovere e io lo apprezzo, ma se scendi sul piano politico posso non essere d'accordo con te e criticarti". e viceversa. ragionamento cinico ma sicuramente non mistificatorio (almeno io la vedo così).
per fare un esempio concreto mettiamo gino strada. presumo (ma ne sono convinto) che sia un'ottima persona, fa un lavoro pericoloso e pieno di insidie, aiuta persone, ma penso che sia lecito dissentire da lui a livello politico.
poi siccome è persona capace e intelligente cerca di entrare sul piano politico il meno possibile.
altra domanda: i rapimenti (a cui l'articolo si riferisce) sono di pertinenza politica o no?
io pensodi si, quindi argomentabili, criticabili, e che tendono a dividere.
quelli che tu chiami errori sono valutazioni tue su valutazioni che fa ferrara...insomma...non mi sembrano proprio che abbiano la certificazione di "errori docg".
quello che a me piace poco è il tono sprezzante di chi lavora 5 giorni la settimana seduto comodo in una poltrona bella larga verso le opinioni (e come tali criticabili) di altre persone.
però qui si va sul personaggio ferrara che è prepotente anche con ritanna armeni..figuriamoci con questi altri.

cordialità

gli errori sono errori e non valutazioni, e sono 2)
1) le associazioni umanitarie citate e nei posti citati non lavorano perchè protette , hanno lavorato prima delle guerre senza essere protetti e le guerre non hanno portato protezione, ma l'esatto contrario. Al limite si può dire che la guerra non ha peggiorato la situazione ma non che hanno protetto le organizzazioni, dato che prima delle guerre (e parliamo di anni di attività) non è successo mai nulla.

2) persone contrarie alla guerra non vengono rapite con il consenso del rapito per finanziare la resistenza come con faciloneria ferrara ha detto, tant'è vero che uno, Baldoni, che scriveva proprio in quel Diario di deaglio citato, ci ha lasciato la pelle.
A me non sembrano valutazioni, a casa non ci è più tornato, è un fatto.

Entriamo nelle valutazioni :P
Strada (seguo l'esempio) a tutto il diritto di scendere sul piano politico, come qualsiasi atro uomo, se può farlo Vianello non capisco perchè non possa farlo strada. Poi chiunque può criticarlo come vuole.
Per curare un afgano mica chiede il permesso a bertinotti, lui dice che per fare il suo lavoro sarebbe meglio che la guerra non ci fosse, è un suo pensiero , è un pensiero che vive sulla propria pelle le scelte poliche, dicv quello che vuole e spesso dice cose anche problematiche per la sinistra. Ma sono ben lieto che le dica e dovrebberlo esserlo anche ferrara.

 
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The MailMan
view post Posted on 8/11/2006, 14:40




1)ferrara dice: oggi (8 novembre 2006) queste organizzazioni umanitarie possono lavorare meglio perchè ci sono i militari che danno qualche garanzia in più.
dire questo (e lui non lo dice) non vuol dire che nel 1993 queste organizzazioni non lavorassero o lavorassero peggio.
da una opinione e come tale contestabile, ma non è un errore (qui, fuori di qui e all'estero)
2)ferrara dopo aver ampollosamente (e anche in modo ridondante) evidenziato fatti strani di ritrovamenti curiosi, di telefonini che squillano, di allarmi forti ma poi situazioni che stranamente si risolvono miracolosamente e di ostaggi che ringraziano i rapitori, chiede allo stato(con inchieste parlamentari e tramite magistratura) di fare luce.
il tutto perchè sotto sotto si indigna (a torto o ragione) di eventuali riscatti.

se però continui a dire che lui sostiene, quindi scrive, che tali associazioni umanitarie prima della guerra dell'irak non lavoravano senza essere protette postamelo.

inoltre se ferrara sostiene, o fa presente di un consenso dei rapiti...come sopra.

inoltre non sarebbe male capire chi può essere il destinatario di tale intervento (lui sostiene "i miei lettori"...un pò come il manzoni usava dire "i miei 5 lettori")

cordialità
 
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bank robber
view post Posted on 8/11/2006, 14:59




La disgrazia di questo paese è la superficialità e l’articolo di Ferrara è l’ennesimo pesce che nuota in questo mare.
Sinceramente non credo sia più un discorso di ideologie o pensieri politici contrapposti, quanto l’esercizio di una ritualità diventata politica. Ci sono cose da dire che sono di sinistra, ci sono cose da dire che sono di destra e c’è un modo di operare che sostanzialmente è bipartisan.
Tutti vogliono riformare questo e quello ma nessuno fa le riforme che servono; c’è chi dice che la democrazia va esportata con i soldati, c’è chi dice che ci sono altre opzioni: sta di fatto che anche adesso una buona fetta delle nostre forze armate resta all’estero, alla faccia di promesse di ritiri e professioni di pacifismo.
C’è un sistema politico che negli ultimi anni non ha fatto altro che inchinarsi alle lobbies finanziarie e, oramai afflitto da un permanente colpo della strega, ha consolidato una postura ad angolo retto.
C’è un sistema di leggi che, afflitto da una patologica smania di regolamentazione, non fa altro che produrre contraddizioni e inefficienze, come se un paese si possa definire “civile” quante più norme produca, mentre è vero l’esatto contrario.
C’è un impianto amministrativo dello stato e degli enti locali che fa acqua da tutte le parti a prescindere dalla validità o meno delle persone che vi lavorano: comuni con meno di mille abitanti regioni e province i cui compiti si sovrappongono, agenzie che non fanno quello per cui sono state realizzate e chissà quanto altro ancora.
C’è la masochistica volontà di boicottare ricerca e sviluppo, perché sull’immediato fa più comodo acquistare le innovazioni da chi le produce piuttosto che imbarcarsi in fastidiosi e controproducenti finanziamenti; nel far questo ci si scorda consapevolmente che i brevetti possono creare una maggiore ricchezza sul lungo medio termine, mentre dipendere da un mercato in cui non si è protagonisti significa doversi preparare ad una costante emorragia di denaro.
Ci sono imprenditori che acquistano concessioni statali in sostanziale regime di monopolio su autostrade, autostrade, telefonia, acquedotti senza possedere denaro sufficiente; quindi se lo fanno prestare dalle banche e non si preoccupano di mantenere e migliorare quanto hanno in gestione, un po’ perché sono troppo indebitati, un po’ perché non è roba loro. E se devono possono alzare le tariffe un peletto ogni due mesi in modo da consentire all’anti – trust sonni profondi. Intanto, quelli che, sempre di meno, producono ancora qualcosa di tangibile si prendono il maggior carico di randellate fiscali insieme ai subordinati.

Invece si preferisce entrare e giudicare le scelte fatte da persone che per altro non si conoscono.
Si pontifica sull’offensività o meno dell’uccello di Luxuria quando svolge naturali funzioni fisiologiche.
Si omaggia universalmente e acriticamente un pontefice che vuole riportare l’orologio al concilio tridentino.
Si paventano conversioni di massa all’Islam per giunta talebano, come se da un giorno all’altro gran parte della popolazione italiana si facesse prendere da fregola per il Corano piuttosto che per la Gazzetta dello Sport.
Si delineano oscuri e poco tangibili Emergencygate e si ignorano fino all’ultimo i concretissimi Telecomgate o i BPIgate.

But the show must go on, lo tsunami delle cazzate non si arresterà finchè non avrà travolto tutto: godiamoci il teatrino dei litigi e delle baruffe tarocche mentre affondiamo.
 
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The MailMan
view post Posted on 8/11/2006, 15:15




CITAZIONE (bank robber @ 8/11/2006, 14:59)
La disgrazia di questo paese è la superficialità e l’articolo di Ferrara è l’ennesimo pesce che nuota in questo mare.
Sinceramente non credo sia più un discorso di ideologie o pensieri politici contrapposti, quanto l’esercizio di una ritualità diventata politica. Ci sono cose da dire che sono di sinistra, ci sono cose da dire che sono di destra e c’è un modo di operare che sostanzialmente è bipartisan.
Tutti vogliono riformare questo e quello ma nessuno fa le riforme che servono; c’è chi dice che la democrazia va esportata con i soldati, c’è chi dice che ci sono altre opzioni: sta di fatto che anche adesso una buona fetta delle nostre forze armate resta all’estero, alla faccia di promesse di ritiri e professioni di pacifismo.
C’è un sistema politico che negli ultimi anni non ha fatto altro che inchinarsi alle lobbies finanziarie e, oramai afflitto da un permanente colpo della strega, ha consolidato una postura ad angolo retto.
C’è un sistema di leggi che, afflitto da una patologica smania di regolamentazione, non fa altro che produrre contraddizioni e inefficienze, come se un paese si possa definire “civile” quante più norme produca, mentre è vero l’esatto contrario.
C’è un impianto amministrativo dello stato e degli enti locali che fa acqua da tutte le parti a prescindere dalla validità o meno delle persone che vi lavorano: comuni con meno di mille abitanti regioni e province i cui compiti si sovrappongono, agenzie che non fanno quello per cui sono state realizzate e chissà quanto altro ancora.
C’è la masochistica volontà di boicottare ricerca e sviluppo, perché sull’immediato fa più comodo acquistare le innovazioni da chi le produce piuttosto che imbarcarsi in fastidiosi e controproducenti finanziamenti; nel far questo ci si scorda consapevolmente che i brevetti possono creare una maggiore ricchezza sul lungo medio termine, mentre dipendere da un mercato in cui non si è protagonisti significa doversi preparare ad una costante emorragia di denaro.
Ci sono imprenditori che acquistano concessioni statali in sostanziale regime di monopolio su autostrade, autostrade, telefonia, acquedotti senza possedere denaro sufficiente; quindi se lo fanno prestare dalle banche e non si preoccupano di mantenere e migliorare quanto hanno in gestione, un po’ perché sono troppo indebitati, un po’ perché non è roba loro. E se devono possono alzare le tariffe un peletto ogni due mesi in modo da consentire all’anti – trust sonni profondi. Intanto, quelli che, sempre di meno, producono ancora qualcosa di tangibile si prendono il maggior carico di randellate fiscali insieme ai subordinati.

Invece si preferisce entrare e giudicare le scelte fatte da persone che per altro non si conoscono.
Si pontifica sull’offensività o meno dell’uccello di Luxuria quando svolge naturali funzioni fisiologiche.
Si omaggia universalmente e acriticamente un pontefice che vuole riportare l’orologio al concilio tridentino.
Si paventano conversioni di massa all’Islam per giunta talebano, come se da un giorno all’altro gran parte della popolazione italiana si facesse prendere da fregola per il Corano piuttosto che per la Gazzetta dello Sport.
Si delineano oscuri e poco tangibili Emergencygate e si ignorano fino all’ultimo i concretissimi Telecomgate o i BPIgate.

But the show must go on, lo tsunami delle cazzate non si arresterà finchè non avrà travolto tutto: godiamoci il teatrino dei litigi e delle baruffe tarocche mentre affondiamo.

poscia!

cordialità
 
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bank robber
view post Posted on 8/11/2006, 15:39




CITAZIONE (The MailMan @ 8/11/2006, 15:15)
poscia!

cordialità

Pero la noche es interminable cuando se

apoya en los enfermos

y hay barcos que buscan ser mirados para

poder hundir-se tranquilos.

(Federico Garcia Lorca)
 
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The MailMan
view post Posted on 8/11/2006, 16:13




Dobbiamo imparare a vivere insieme come fratelli o periremo insieme come stolti.


Martin Luther King

cordialità
 
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hustlazz
view post Posted on 8/11/2006, 16:55




Quando sei qui con me

questa stanza non ha più pareti

ma alberi...


Gino Paoli.


Battuta-ccia a parte, insomma, faccio i complimenti a Bank per l'articolo, mi è piaciuto e mi ci sono ritrovato parecchio in quello che ha scritto.
 
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terra e libertà
view post Posted on 8/11/2006, 17:02




mail, ferrara dice:
Si chiamano Emergency o Un ponte per... con i puntini sospensivi che fanno tanto universalista.
Sotto la protezione delle nostre baionette, che a loro fanno peraltro assai schifo, los umanitarios praticano la carità in pieno sole



Frerrara sostiene (in questo articolo, ma parliamo di questo e non di ferrara) che queste organizzazioni praticano la carita sotto la protezione delle baionette.
Tu hai ragione a sostenere che non ha detto che senza le baionette non possano esercitale la stessa funzione, ma permettimi di vederlo come implicito.
Se qualcuno scrive che a casa mia 2+2 fa 4, io prendo per buono che intenda dire che a casa sua i conti tornano, non che non avendo specificato il sistema metrico adottato intenda dire che a casa sua regna la confusione.
Io credo che la stragrande maggioranza (probabilmente la totalità) di chi legge l'articolo legge che le due simone erano li perchè protette dall'esercito. Ma visto che c'è una possibilità linguistica che ne permette una lettura corretta, ritiro che è un errore, è una valutazione, la stessa valutazione che mi porta a dire che 2 + 2 fa 4 senza pensare che con un sistema quadrale farebbe 31. :P


bank, non fare quello alla finestra, mi hai consigliato Houellebecq, ma anche Saviano quando ancora non era nessuno, inoltre anche gracia lorca ha imbrattato le sue mani con la sporca politica.
Quello che dici è sacrosato (e come al solito ben scritto, è un piacere che tu sia ritornato) , molto più interessante del'articolo di ferrara e molti più politicaly scorrect , ma a me questa posizione non è mai piaciuta, ho sempra paura che i burattinai godano ad avere tanti spettatori piuttosto che aspiranti marionette. Io mi sento parte del teatrino a recito la mia parte, sbagliando probabilmente sempre, ma quando si chiuderà il sipario avrò almeno esplicato il mio diritto di cittadinanza sul palcoscenico. :B):


w la foca e che dio la benedoca
Alvaro vitali
 
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The MailMan
view post Posted on 8/11/2006, 17:42




CITAZIONE (hustlazz @ 7/11/2006, 10:54)
Dovessi credere senza verifiche serie a quel che mi raccontano i poveri Tg fotoromanzati e sentimentali, i servizi segreti con il capo in persona che parla in prime time e i complimenti bipartisan di D'Alema e del Berlusca, i sottosegretari con delega ai servizi di ogni governo, i giornalisti impegnati di buon animo nella lunga faida tra sbirri e 007, e le anime buone costrette a commentare il soggiorno francescano tra i lupi delle varie Simone e dei vari Gabrieli; mi sputerei in faccia, non una, ma due volte, tre volte, mille volte. Preferisco, nell'interesse del lettore e mio, che mi sputi in faccia il partito umanitario, saprò lavare l'onta. Ma l'autosputo no.

ferrara dovrebbe essere accusato di plagio:

Voi critici, voi personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossìa,
però non ho mai detto che a canzoni si fan rivoluzioni, si possa far poesia;
io canto quando posso, come posso, quando ne ho voglia senza applausi o fischi:
vendere o no non passa fra i miei rischi, non comprate i miei dischi e sputatemi addosso...

(guccini)

cordialità
 
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bank robber
view post Posted on 8/11/2006, 17:43




Ringrazio Hustlazz per i complimenti e specifico a Terra che la chiusura era volutamente polemica.
Non apprezzare questa destra e questa sinistra non significa automaticamente stare alla finestra o non volersi sporcare le mani con la politica.

Significa, a mio avviso, che se non si raggiunge una consapevolezza popolare, generale o come preferisci chiamarla, diversa da quella fasulla che si impadronita della politica ufficiale, questo paese non lo salva manco il mago Zurlì.
Il passaggio logico successivo e che o si resetta una classe politica di, nella migliore delle ipotesi, incapaci e si fanno scelte veramente coraggiose, o il naufragio, che tu voti (quelli) o meno, è inevitabile. Se non vuoi fare come la barca di Garcia Lorca devi uscire da questa impasse. Non dipende solo da me, da te, da Hustlazz e da Mailman, dipende da quanto la nostra gente vorrà svegliarsi.
Ho parecchi dubbi che un risveglio sia possibile, quanti ne avevo su Prodi (dubbi tra l’altro puntualmente confermati). Che cazzo mi serve esprimere un voto che ti dicono di cambiamento quando il cambiamento non c’è? Certo, magari mi posso fare un caffè di più al giorno, ma non mi pare che questo risolva i problemi.

Mi piacerebbe che ci fosse una prospettiva realistica diversa, perché così filiamo dritti dritti verso una forma narcolettica di totalitarismo o di intermittenza democratica che mi è assolutamente odiosa.
Faccio un’altra citazione, da un libro del 1974 di un’autrice di fantascienza americana. Sicuramente è un messaggio utopistico, ma è estensibile comunque a qualsiasi esigenza di cambiamento.

Non abbiamo nulla se non la nostra libertà.
Non abbiamo nulla da darvi se non la vostra libertà.
Non abbiamo legge se non il singolo principio del mutuo appoggio tra individui.
Non abbiamo governo se non il singolo principio della libera associazione.
Non potete comprare la Rivoluzione.
Non potere fare la Rivoluzione.
Potete solo essere la Rivoluzione.
È nel vostro spirito, o non è in alcun luogo.

Ursula Le Guin I reietti dell'altro pianeta (Quelli di Anarres)
 
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56 replies since 7/11/2006, 10:54   580 views
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