| Edimes, obiettivo Cattalini L’australiano ammette: «Contattato da squadre italiane»
- La Provincia Pavese -
03/04/2004 10:09 - PAVIA. Molto più di una semplice idea, l’australiano Martin Cattalini sembra avere tutti i requisiti per sbarcare a Pavia e sostituire capitan Federico Bellina, infortunatosi Rimini. La carriera del «canguro» dal passaporto italiano è piuttosto lunga, vissuta in gran parte in Australia, ma anche, per due stagioni, nei due club spagnoli di Siviglia. E il 23 marzo, Cattalini, Mvp della Nbl, la lega australiana, ha annunciato di avere contatti avviati con squadre italiane. Ala grande, Martin Cattalini nasce a Fremantle, in Australia occidentale, il 4 ottobre 1973. Esordisce nella Nbl nel 1993 a Perth, con la maglia dei Wildcats. Con questa franchigia, Cattalini gioca tre stagioni e vince nel 1995 il suo primo titolo Nbl. Poi passa ad Adelaide e con i 36ers resta dal 1996 al 2000 vincendo altri due campionati, nel 1998 e nel 1999. Sempre nel 2000 fa parte della selezione olimpica australiana ai giochi di Sydney, poi emigra in Spagna per due stagioni che vive entrambe a Siviglia, prima con il Deportivo, poi con il Caja San Ferdinando: 10,2 punti a gara in 26,3 minuti di utilizzo medio sono le cifre della prima annata spagnola, 4,7 punti in 12,9 minuti a gara quelli della seconda. Quindi il ritorno in Australia ai 36ers ed il titolo Club Mvp nell’ultima stagione. Viene descritto come buon tiratore dalla media e altrettanto valido penetratore. I suoi 203 centimetri non lo penalizzano in difesa ove viene spesso indicato come «intimidatore». Nel gennaio scorso ha subito una breve sospensione e un’ammenda dopo l’acceso finale di gara tra gli Adelaide 36ers ed i Victoria Giants. Cattalini non è tipo che le manda a dire, a fine partita e negli spogliatoi alcuni ruvidi contatti con gli avversari gli costano un provvedimento che avrebbe potuto essere anche più severo se gli undici anni di «professionale militanza nella Nbl», non fossero stati considerati dai giudici della lega australiana un buono motivo per non infierire nel verdetto: «Esistono cinquanta probabilità su cento che io resti ad Adelaide la prossima stagione e altre cinquanta che io vada in Italia», ha detto lo scorso 23 marzo Cattalini che in Italia ha più di un agente che ne cura gli interessi: «Cerco una squadra seria, una buona sistemazione e, al riguardo, sono molto selettivo», aggiunge Cattalini. Il suo ingaggio da parte di un club nostrano (e tra questi pure l’Edimes) è tuttora possibile grazie al suo passaporto italiano. Per caratteristiche fisiche e tecniche, Cattalini sembra essere il giocatore più rispondente ai bisogni attuali dell’Edimes dopo l’infortunio a Bellina. Altre soluzioni (Beard, Osella, Joerce, Petruska) oltre che più costose, porterebbero a Pavia più un centro che un’ala. A scanso di equivoci poi, John Randazzo, pallida meteora dell’Edimes scorsa, è solo uno dei tanti passaporti italiani in giro per il mondo (e quindi tesserabile), ma non torna di sicuro a Pavia. Il 31enne Cattalini, invece, è soluzione percorribile, anche se Peter Merucci resta attivissimo su ogni mercato, Sud America e Slovenia comprese. Fabio Babetto
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