CITAZIONE (sun1 @ 9/8/2011, 14:44)
Va bene....dopo Bersani....potremmo ricordare Gaber (libertà è partecipazione), oppure Paoli (4 amici al bar che volevano cambiare il mondo..).
-mi sembra che siamo dell'idea che i rappresentanti del Cna devono essere eletti dagli allenatori;
- concordiamo che la nostra partecipazione deve essere più attiva, soprattutto propositiva;
- le problematiche non riguardano solo la figura dell'allenatore, i suoi diritti e doveri, ma anche l'organizzazione della attività agonistica: regole campionati giovanili e senior regionale.
- proposte di successione tecnico-didattica relativa al PAO
- proposte di una alternativa al PAO
- proposte di un aggiornamento tecnico pratico.
- proposte di contatti costanti Federazione allenatore.
Ho messo solo alcuni punti che andrebbero sviluppati, voi potreste aggiungerne altri. Rimane come affrontare l'intervento: formulare un documento, sottoscritto da migliaia di allenatori, e presentarlo al Presidente del CNA? richiedere che ogni 5 riunioni Pao, in regione, si organizzi una assemblea tra gli allenatori? cercare di sensibilizzare i nostri colleghi affinchè si capisca che c'è la necessità di partecipare e proporre fattivamente?
Cerchiamo di trovare un modello di intervento
vado a mangiare
Concordo su moltissimi punti da te proposti, e anche su tanti punti dell'amico scheggia.
Io sono stato a Roma, ho voluto prendere visione di quello che hanno scritto sul mio pre esame, è la sostanza è questa:
la sequenza è pertinente, sò spiegare ed è buona la presenza in campo. Sono insufficiente nella dimostrazione e nella correzione.
Nelle note c'era un punto interrogativo: giocare "mentre" dove?, come?....
Senza entrare nel merito della discrezione dei pre esami, altrimenti ci incartiamo di nuovo, vorrei capire come il CNA, che si deve preoccupare della mia formazione, vuole farmi superare questo ostacolo.
A settembre ci sarà un nuovo corso, l'avvento di Capobianco, ed è proprio a lui che intendo formulare il mio quesito. Se il CNA non è una macchina per fare cassa ma, davvero si preoccupa della formazione degli allenatori, allora deve preoccuparsi soprattutto di "noi" scarsi, di noi che partiamo indietro rispetto a quelli bravi, di noi che comunque andiamo in palestra a rovinare i ragazzi, mettendo dei seminari, corsi, stage, magari un anno in più di corso, qualsiasi cosa che possa creare formazione, preparazione, etc.
Attualmente tutto questo non c'è, esiste solo un professore che ti bacchetta, si prende 52 euro e ti dice torna il prossimo anno.
Credo che a settembre, quando Capobianco toccherà con mano queste cose, dovremmo farci trovare preparati ed accoglierlo con un documento comune che possa racchiudere sia la sintesi dei malumori della base e nello stesso tempo le speranze che le cose possano cambiare, con proposte serie, reali e condivise, che abbiano una sola strategia: FORMAZIONE!
.... anche questa è class action.