LETTERA DI ROBERT HORRY ALLA FIGLIA ASHLYN"Cara Ashlyn,
il tuo splendido sorriso è sempre stato la mia fonte d'ispirazione. Sebbene io fossi il padre, tu eri la mia maestra, la mia speranza e sprone, e il mio modello di vita – anche per tuo fratello Camron e per la mamma Keva.
Nata con animo e determinazione, hai dovuto affrontare e vincere le sfide della sindrome da delezione 1p36, una rara patologia che ha pesanti ricadute sulla salute umana. La mia ammirazione nei tuoi confronti è superata soltanto dal tuo sorriso abbagliante, che resterà per sempre immortale nel mio cuore.
So che tu hai sempre vissuto nel dolore, ma l'hai sempre tollerato con un sorriso. Non ti sei lasciata condizionare dai tuoi problemi fisici, e nonostante questi hai sempre trasmesso amore e affetto con orgoglio e sicurezza.
Ho sempre voluto che tu ti unissi ai giochi degli altri bambini quando eri in vacanza, quella era la mia sofferenza – tu ti sei divertita ridendo e hai afferrato ogni momento.
Hai apprezzato la vita, per quanto breve possa essere stata, e questo è stato il tuo regalo nei nostri confronti, nei confronti della famiglia che tanto ti ha amata. E noi ricorderemo sempre quel sorriso affettuoso, un sorriso che rapiva e ammirava tutti.
Houston era la tua casa, la città dove sei stata curata e che hai ricambiato con il tuo sorriso sorprendente e contagioso. La mia carriera NBA è stata una sfida, perché mi costringeva a lunghi periodi lontano da casa, ma non importa dove io stessi giocando – Los Angeles o San Antonio – il mio cuore è sempre rimasto a Houston. E non vedevo l'ora di tornarci, così da poterti stringere a me. Il tempo trascorso come padre è stato prezioso; ho fatto tesoro dei nostri momenti insieme e mi sono aggrappato al tuo sorriso irresistibile, la mia fonte d'ispirazione.
Quando mi sono ritirato, mi sono finalmente potuto unire a te, e ho assistito al tuo spirito sempre più combattivo ogni giorno. Le azioni che pensiamo siano scontate, come respirare, mangiare, camminare, erano le cose che ti venivano difficili. Ma hai affrontato tutte le sfide con animo e con quel sorriso incantevole che ha reso tutto migliore.
Hai vissuto soltanto diciassette brevi anni, troppo pochi per me, davvero troppo pochi. Ma quando sono arrabbiato, penso al tuo sorriso e alla tua allegria, che condividevi con chiunque ti fosse intorno.
In questo giorno, la Festa del Papà, il tuo spirito si sta prendendo cura di me e si sta assicurando che noi tutti viviamo sicuri e nel reciproco affetto. So che stai sorridendo alla vita, all'amore e alla famiglia, e che stai aspettando che noi ci uniamo a te. Verrà il giorno che vedremo di nuovo quel sorriso splendente che ci ha portato così tanta gioia, in ogni singolo giorno della tua vita.
Ricordandoti con tanto amore, cercheremo testardamente di aumentare la consapevolezza della sindrome da delezione 1p36 attraverso la tua fondazione. Cercheremo di portare speranza, in tutto il mondo, agli altri bimbi colpiti dallo stesso errore genetico, a quei genitori e a quelle famiglie che condividono la stessa disperazione.
Il tempo passerà, e noi cercheremo di attirare l'attenzione della medicina con il tuo animo, la tua determinazione e la tua speranza e pregheremo affinché il tuo eterno sorriso possa offrire la stessa consolazione che ha originato in me in ogni giorno della tua bellissima vita.
Ti amerò sempre.
Con affetto, Papà"
Robert Keith Horry
Fonte: www.basketinside.com/index.php?opti...de&Itemid=28