CITAZIONE (meursault @ 11/6/2020, 13:41)
Il lato umano dell'emergenza virus (dal Corriere della Sera):
LA LETTERA
La grande famiglia di Alberto Pollini, il «dottor basket»: «Il vostro affetto l’avrebbe commosso»
L’anestesista 54enne brianzolo, padre di sei figli, è morto per il virus. Un amico ha avviato una raccolta fondi sul web per sostenere la famiglia. La moglie: «Vorremmo abbracciarvi tutti, ci avete travolto con la vostra generosità»
È mancata la «colonna portante» della loro famiglia, ma non l’affetto dei tanti che volevano bene ad Alberto. Alessandra Pagani ha voluto ringraziare chi, dopo la perdita del marito Alberto Pollini, anestesista sconfitto dal Covid, ha aiutato lei e loro sei figli. Un collega del 54enne brianzolo aveva avviato una raccolta fondi sul web per sostenere la famiglia dell’amico: moltissime le adesioni. Pollini era conosciuto non solo in ambito professionale, ma anche nel mondo della pallacanestro, sua grande passione (qualcuno l’aveva ribattezzato «dottor basket»). Tutti i suoi figli, a parte Sofia di 5 anni, vestono o hanno indossato la maglia del Basketcosta di Costa Masnaga (Lecco).
Buongiorno a tutti, sono Alessandra, moglie di Alberto Pollini, medico anestesista morto di Covid, di cui si è sentito parlare anche grazie a questo giornale e agli articoli a lui dedicati. Scrivere una lettera non è mai facile, ma ho sentito forte ed impellente la necessità di farlo per ringraziare tutti coloro che hanno aderito alla raccolta fondi a nostro favore e per esprimere a nome mio e dei miei figli la più sincera e totale commozione di fronte ai vostri gesti concreti, dettati dal desiderio di ricordare Alberto coinvolgendo la sua famiglia.
Se avessimo potuto, vi avremmo abbracciati ad uno ad uno per dimostrarvi la nostra gratitudine ma vista l’incredibile, inaspettata e numerosa partecipazione, è più facile raggiungervi attraverso un messaggio pubblico. Alberto era un uomo schivo, non adatto ad essere al centro dell’attenzione perché era riservato, ma si sarebbe emozionato di scoprirsi circondato da tanto affetto, amicizia, stima, rispetto e riconoscenza. Questo è successo a noi per effetto domino: siamo stati travolti dalle persone che, con la loro voglia di essere amici di Alberto, ci hanno aiutato con effetto concreto e generoso.
Ancora una volta, ci siamo sentiti orgogliosi di lui per quello che ha seminato nei suoi incontri di vita. Tutto è germogliato costruendo un ricordo di persona perbene, di cuore, disponibile e altruista, ironica e dirompente, intelligente e caparbia, esigente e propositiva sempre. Abbiamo apprezzato i ricordi e gli aneddoti di chi lo ha conosciuto al di fuori della vita familiare perché ci hanno regalato pezzetti di lui che ancora non conoscevamo e abbiamo provato piacere nel ricordare episodi che ci erano scivolati via tra le dita per il vivere quotidiano.
La vita ci ha messi a dura prova privandoci della nostra colonna portante e dovremo ricominciare “un dopo”, componendo un puzzle dove mancano pezzi importanti che si è portato via Alberto, cercando con ciò che ci rimane di dare un senso all’immagine che si verrà a creare…vogliamo renderlo orgoglioso di noi! Siamo forti di un esempio di cui stiamo raccogliendo i frutti, dove è emerso forte e chiaro l’insegnamento che una persona ha vissuto nella maniera giusta se le lacrime per la sua mancanza muoiono nel sorriso del suo ricordo. Un abbraccio per raggiungere ciascuno di voi con il nostro ringraziamento.
Alessandra, Sara, Elisa, Matteo, Chiara, Pietro e Sofia