Basket Café Forum

Posts written by nicholasurfe

view post Posted: 1/2/2023, 14:47 Eccellenza - Giovanili
CITAZIONE (giangi68re @ 1/2/2023, 14:40) 
Mancherebbe un "ma rimango umile"

Oppure un "non conto niente, non capisco niente, ma volevo dire la mia, perché altrimenti nessuno si accorge che esisto".
view post Posted: 1/2/2023, 13:31 Eccellenza - Giovanili
CITAZIONE (Roger70 @ 27/1/2023, 10:11) 
Se mi è consentito, vorrei chiedere se qualcuno ha notizie del vecchio BOB.
Vorrei chiedere a tutti coloro che tanto si sono adoperati per sottrarlo al “legittimo proprietario” e che sicuramente sono presenti anche qui, se si sono resi conto di aver eliminato l’unica pagina in cui si discuteva di basket analizzando un ampio ventaglio delle partite di eccellenza e non solo della squadra del cuore.
Un vero peccato (parere personale).
Forse qualcuno dovrebbe “scusarsi” non tanto con il fondatore di BOB ma con tutti gli altri utenti ai quali è stato sottratto un valido, se non l’unico, strumento di approfondimento di basket giovanile Lombardo.

Buongiorno Roger70, mi è stato segnalato il tuo post, che ho letto con piacere, e al quale mi sembra giusto dare un riscontro. Vedi, secondo me il tuo messaggio, che è lodevole e di cui capisco perfettamente le intenzioni, è sbagliato perché sono sbagliati i potenziali destinatari, che sono sostanzialmente 4 sfigati senz'arte né parte, ma intendo proprio 4 di numero, non in senso metaforico. Parliamo di allenatori falliti che non godono di alcun credito, plurisfiduciati sui campi di mezza Lombardia, oppure di avvocatucci di provincia che campano con le cause condominiali o le assicurazioni automobilistiche, insomma prìncipi del foro... oppure di un tizio che pensa che dietro qualunque voce critica mi nasconda io, che francamente ho ben altro da fare. O meglio ancora di quell'altro che vuole fare una citazione dotta e poi scrive "consecuzio", senza sapere che il latino è una lingua che merita rispetto, quando si prova a maneggiarla (si scrive consecutio temporum, giusto per essere precisi e non dei pressappochisti). Potrei andare avanti, ma non credo ne valga la pena, perché come dicevo non sono questi 4 sfigati a cui bisogna chiedere che si scusino. Non contano niente, non conteranno mai niente, e tutto ciò che scrivono ha l'irrilevanza di una zanzara sul sedere di un elefante.
Mi limiterò a citare qualche dato spicciolo. Band of Brothers è arrivato a contare oltre mezzo milione di visualizzazioni in 8 mesi, questi qui non si sa neanche bene di cosa parlino, se non delle fantastiche gesta dell'under 17 di Cantù... Non sono niente e non rappresentano niente perché non hanno un'identità, ma solo un'appartenenza ad un clan, per difendere il pargoletto. Band of Brothers non aveva soltanto me come pivot, ma un'eccellenza di sentinelle appassionate sparse su ogni campo, che facevano a gara nel dare riscontri e pareri e cronache da ogni parquet della Regione. Ne potrei citare a decine, ma sicuramente farei torto ad altri, dimenticandoli. Erano appassionati e competenti e non è un caso che oggi siano totalmente spariti, perché erano la vera ossatura di BoB e si vergognerebbero a scrivere ancora su questo forum in compagnia di 4 sfigati.
Ma ciò che più conta è che Band of Brothers era diventato il vero punto di riferimento di tutto il bacino del basket giovanile lombardo per ogni addetto ai lavori, giocatore, genitori, e - lo dico senza timore di essere smentito - nello stesso CRL. Facevamo polemica? Altroché se la facevamo! E lo rivendico con orgoglio. Perché eravamo tutti vivi, presenti, appassionati. Ma soprattutto informati, e volevamo esserlo sempre di più. Su BoB scrivevano forumisti di assoluto spessore e le partite le andavamo a vedere davvero, ma proprio tutte, e dal vivo.
Oggi di cosa si parla su questo forum? Boh... Frega qualcosa a qualcuno cosa dicono 4 sfigati? Naturalmente no.
E' per tutti questi motivi, caro Roger70, che affermo che tu abbia sbagliato destinatari nel tuo post. Il punto, vedi, è che io non ho smesso di scrivere a causa di 4 sfigati e un infame, che non ho denunciato solo perché sono stato pregato sul piano personale di non farlo, ma perché la stessa struttura di questo forum (intendo dire proprietà e gestori) è venuta meno al suo dovere di vigilanza, di imparzialità e di attenzione.
Quando, con un atto ripugnante, e i frizzi e i lazzi della suburra, mi è stato sottratto il copyright di Band of Brothers, mi sarei aspettato un fermo intervento della vigilanza di questo forum, che invece non solo non ha fatto nulla, ma anzi ha assistito compiaciuta a quanto avveniva.
Semplicemente ripugnante, ribadisco.
Ma il tempo è strutturalmente galantuomo e quindi adesso tutta quella suburra è sparita ed è rimasto il niente, che però si occupa con tanto amore di partite irrilevanti dove però gioca magari il loro adorato.... In me resta il rimpianto dei magnifici compagni d'avventura che ho avuto in 5 anni di fantastica cavalcata, forumisti che non chiamo amici solo perché ho grande rispetto del termine. Abbiamo avuto insieme un percorso straordinario.
C'è una grande battuta che suggella la serie televisiva Band of Brothers di Steven Spielberg e Tom Hanks. Il veterano protagonista, ormai anziano, dice:" Mio nipote mi ha chiesto: nonno, tu sei stato un eroe? E io gli ho risposto: no, non sono stato un eroe, ma ho camminato e combattuto fianco a fianco a degli eroi".
Band of Brothers su questo forum ha avuto un alone magico di irripetibilità, Roger, anche se adesso magari diranno che tu neanche esisti o ricopriranno me dei loro soliti insulti da quattro soldi. Poco importa Non sporcarti neanche la punta delle scarpe chiedendo delle scuse a chi conta niente e non è niente. Scuoti le scarpe e vedrai che quella polvere verrà via in un niente, perché è niente.
Grazie della tua attenzione. Ci incontreremo ancora, abbi fiducia.
view post Posted: 28/6/2022, 20:31 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
CITAZIONE (binzaghino @ 28/6/2022, 19:21) 
Trovo che Greppi,ad oggi alto 2,09, con costituzione fisica assai imponente,sia normale che fatichi di più rispetto a lunghi dinamici come Doumbia,Bosso e Martin.
Se Greppi continua nella sua evoluzione fisica( io l’ho visto 3 anni fa ed era inguardabile rispetto ad oggi),mette su massa muscolare e aggiunge rapidità di gambe,penso diventerà un fattore anche in serie A.
Essere 2.09 o poco meno da quando hai 14 anni è davvero difficile,ha avuto un sacco di problemi fisici e li ha superati alla grande.

Allora, io sono convinto che questo ragionamento sia corretto. Ma tu mi hai fatto una domanda specifica e diretta e la mia valutazione si basa su quanto posso vedere OGGI. Non a caso, ho scritto a mo' di iperbole che ovviamente se Greppi mutasse ancora in modo sensibile la sua struttura fisica , ogni parametro andrebbe rivisto. Ma quel che facciamo qui sono valutazioni che fotografano il dato corrente dell'oggi, e a tale riguardo non dobbiamo dimenticare che stiamo parlando di Under 17, cioè ragazzi che hanno ancora un paio d'anni di giovanili, quindi di evoluzione fisica, tecnica e tattica. Poi, è ovvio che ci sono talenti indiscutibili già palesi a 15 anni e altri che hanno bisogno di più tempo per maturare. E' comunque più facile capire sin d'ora l'evoluzione di un play rispetto a quella di un centro, proprio perché i ragazzi giovani ma di altezza molto elevata sono normalmente piuttosto "imbastiti" dal punto di vista dell'agilità e della velocità, sia nell'esecuzione dei gesti che nella proposta di gioco. Io personalmente sottoporrei Greppi ad allenamenti dedicati e personalizzati concentrati sul movimento di gambe, ovvero sull'agilità del passo, e sul tiro, perché una certa stazza fisica deve essere aiutata ad evolversi e ad acquistare velocità. Non so se questo sarà fatto. Mi limito a dire che oggi il ragazzo è ancora troppo lento sia nella corsa che negli spostamenti laterali in velocità ed ha un evidente problema di fiato oltre i 10-12' di permanenza in campo. Non so se Cantù dispone di trainer dedicati al singolo ragazzo o se intende procedere in tal senso. Certo ne varrebbe la pena, ma - ripeto - OGGI la situazione che fotografo è questa.
view post Posted: 28/6/2022, 16:47 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
Piccola precisazione: riguardo all'altezza di Greppi la mia era ovviamente un'iperbole, infatti scrivo "se magari nei prossimi due anni dovesse, che so, crescere ancora di 10 cm". Avrei potuto scrivere anche 20 o 30 e sarebbe stata la stessa cosa. Di Martin del Treviso ho già risposto in un post precedente. Degli Innocenti non lo conosco bene, ho visto soltanto una sua partita, e quindi non ritengo opportuno esprimere giudizi.
view post Posted: 28/6/2022, 16:25 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
E veniamo a Greppi.
Anche per lui partirei da un dato, che se magari nei prossimi due anni dovesse, che so, crescere ancora di 10 cm, è ovvio che il suo percorso potrebbe assumere tutt'altra rilevanza. Ma se ci fermiamo all'oggi, io francamente lo trovo ancora piuttosto macchinoso. E soprattutto lo trovo lento.
L'ho osservato attentamente, e dopo una decina di minuti la sua corsa di transizione e di rientro diventa davvero molto lenta, così come i suoi movimenti d'area, che diventano piuttosto pesanti. Ha una discreta mano nel tiro ma se proviamo a proiettarlo nella vasca dei pirahna della serie A, dove sappiamo che nel suo ruolo tutte le società italiane ricorrono alla pesca americana, beh vedo alquanto difficile che possa essere competitivo. O, per meglio dire, che qualche allenatore decida di buttarlo in campo e tenerlo a combattere sul parquet per i minuti sufficienti a costruire esperienza.
In Italia c'è una gran fame e soprattutto una grande attesa di un bel centro giovane, agile potente e soprattutto alto, sul quale puntare come la grande promessa di domani. Ma questo ruolo viene sempre più spesso occupato da ragazzi d'importazione, in genere africani, che possono partire da uno zoccolo fisico di grandissimo vantaggio. E questa rimonta è davvero molto difficile, per non dire improba, da parte di un giovane centro italiano che non sia più che eccellente. Basti vedere Doumbia in Stella Azzurra, un ragazzone di 2,09... E nella finale chi lo ha marcato? Un altro centro come Bosso, le cui ascendenze genetiche non sono certo locali... Negli States il basket sta vivendo ciò che era già successo nella boxe, ovvero l'attesa spasmodica della grande promessa bianca, dopo l'addio di Larry Bird. Credo che l'attesa possa prolungarsi davvero molto e credo che questo processo, nel ruolo di centro, avrà le stesse dinamiche anche in Europa e in Italia. Forse nell'Europa del Nord e nei Balcani sarà più facile trovare alternative, ma qui da noi, uhm..., ho veramente dei seri dubbi.
view post Posted: 28/6/2022, 15:44 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
Allora, Greppi e Torresani... Credo che per loro si possa applicare alla perfezione quanto ho già scritto, ovvero che ormai non basta più dire: sono arrivati in serie A, ma bisogna anche vedere come. Cioè quanto tempo un dato giocatore viene mandato in campo, che minutaggio medio ha in ogni partita, che score realizza, se siede soltanto in panchina ad applaudire etc Abbiamo referti pieni di ragazzi lanciati per qualche minuto nella serie maggiore e magari anche autori di qualche punto ma che poi sono spariti dai radar. Ritengo che non è a questi atleti che vogliamo riferirci ma a qualcuno che solidamente possa aspirare ad un ruolo fermo in serie A.
Ho seguito con grande attenzione sia Greppi che Torresani alle finali mantovane e Torresani ha avuto la fortuna di essere aggregato ad una squadra che è arrivata fino alla fine del percorso, quindi ha giocato di più e si è fatto notare meglio, cosa negata a Greppi, visto che Cantù è uscita prima.
Torresani è sicuramente un bellissimo giocatore, bello proprio nel senso estetico del termine. Io l'ho definito una gazzella, di cui mi sembra avere le stesse movenze aggraziate e la stessa accelerazione quando un ghepardo cerca di papparsela nella savana... Non è certo per caso che anche lui sia stato inserito nella Top Five delle Finali e - giusto per ricordarlo - nella finalina del terzo posto ha disputato una partita esemplare, con 29 punti finali.
Bellissimo giocatore, molto tecnico, capace di movimenti formidabili anche perchè aiutato da un fisico flessuoso e armonioso, sempre in perfetto equilibrio in campo. E però... Cosa vuole essere Torresani da grande? Un playmaker o una guardia? Un regista o un incursore? E' molto leggero fisicamente e questa al momento è la sua grande fortuna, perché il rapporto statico/dinamico tra muscolatura, accelerazione e peso gli permette di superare gli avversari già nei primi due passi di accelerazione quando parte per puntare l'area. Il mio dubbio però è che nella seniority questo vantaggio non solo possa progressivamente scadere fino a scomparire ma che questa leggerezza fisica si trasformi in un grave handicap rispetto agli armadi della serie A, totem da 100 kili e rotti. Inoltre, proprio perché il giocatore mi interessava molto, ho guardato quasi tutte le sue partite alle Finali e sono rimasto colpito da un dato: quando la partita contava meno, o comunque il pronostico era tutto per la sua squadra, Torresani è stato incontenibile e brillante. Ma quando si è trattato di giocare una partita seria, dove doveva essere un fattore determinante per creare vantaggio alla sua squadra e ai suoi compagni, è scomparso e ha giocato male. Mi sono chiesto, ma non sarà mai che questo ragazzo è forte con i deboli e debole con i forti? Perché se così fosse sarebbe un bel guaio...
Inoltre, vale molto la domanda iniziale, cosa vuole essere veramente? Se un play, se giocherà sempre più da play, ritengo che gli manchi - al momento - quella visione altruistica e complessiva che deve animare il gioco - direi la visione - di un vero grande playmaker. A me pare che Torresani al momento sia un notevolissimo solista, ma non un direttore d'orchestra. Se invece vorrà essere proprio questo, un solista di tiro e spunti veloci, di penetrazione e di palleggio, il mio timore è che sia un po' leggero. Però bisogna anche ricordare che ha solo 17 anni e può solo migliorare, anche atleticamente. Mi rendo conto che la mia risposta possa sembrare un po' evasiva rispetto al quesito posto, ma su Torresani ho davvero l'impressione che gli vada dato ancora un biennio di gioco e di maturazione fisica per poterne valutare al meglio le prospettive.
view post Posted: 27/6/2022, 19:37 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
Grazie Sincler. A proposito della speranza che prima o poi esca fuori un vero lungo, le racconto un piccolo aneddoto. Qualche giorno fa per le strade di Milano mi sono imbattuto in una scolaresca diretta probabilmente verso qualche museo. Erano tutti ragazzini molto giovani, ma tra questi spiccava un ragazzo di colore dalla bella faccia allegra che sarà stato almeno 30 cm più alto di tutti i suoi compagni. Un vero, piccolo gigante. Ebbene, la mia reazione sa qual è stata? Dirigermi verso gli insegnanti e chiedere il permesso di parlare al ragazzo, per sapere se per caso faceva sport e se per caso gli potesse interessare il basket... Ho poi desistito perché non sono un procuratore, ma confesso che la tentazione l'ho avuta eccome... Questo per dire che la sua speranza, le assicuro, è condivisa da tantissimi appassionati.
Quanto a Martin, l'ho visto giocare alle recenti Finali mantovane. Proprio non credo, francamente... E' magro come uno stecco, anche bravino, ma è il classico lungo giovanile che viene utilizzato sotto canestro per favorire la chiusura di giochi a due. Ha segnato anche con diversi score personali, ma tutti i suoi punti o quasi sono derivati da servizi ad hoc per le sue mani. Lui stazionava sotto canestro e la palla gli veniva recapitata dai palleggiatori veneti. Modesto senso dell'iniziativa, delle spaziature, poco efficace nel palleggio e nel tiro, molto fragile difensivamente. Non mi pare che si possa parlare di lui come di un vero lungo futuribile per il nostro basket, pur dispiacendomene.
view post Posted: 27/6/2022, 17:46 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
Come chi ha letto le mie recenti cronache sa già, io credo che l'unico, vero grande talento emerso da queste due manifestazioni sia il playmaker di Pall. Varese Zhao Wei Lun. Molti pensano, erroneamente, che questo ragazzo sia cinese. Niente di più sbagliato: è italianissimo, è nato a Prato nel 2005 e poi la sua famiglia si è trasferita prima a Gorla e poi a Varese. L'etnia è certamente cinese, ma Zhao è italiano a tutti gli effetti per nascita e crescita.
E' stato allenato e cresciuto nelle giovanili di Varese sin dagli inizi ed è la dimostrazione più palese di cosa sia il talento naturale. Quanti ragazzi avranno passato con lui la trafila del minibasket e delle giovanili? Centinaia. Eppure soltanto lui è diventato il giocatore che è.
Mi limito a ricordare questo dato: nella recente Finale Next Gen vinta da Varese contro Treviso, Zhao è stato nominato MVP, con 21 punti e 5 assist nella sola partita di finale. E in quella stessa gara era presente e in campo anche Librizzi, con risultati brillanti ma inferiori...
Ho già scritto molto di lui e quindi non mi dilungherò, ma questo ragazzo ha davvero tutto dalla sua. A Mantova, in finale, gli ho visto fare un assist a tutto campo praticamente no look, quasi con le spalle al compagno ricevente. Strabiliante. Tira, penetra, dirige, serve assist a ripetizione, legge benissimo i tempi della partita, sa quando rallentare e quando accelerare, subisce senza fare una piega marcature estremamente aggressive e raddoppi continui, sa dove guardare e chi servire. E' freddo, intelligente, non subisce la pressione emotiva e nei momenti più importanti è capace di triple incredibili o di penetrazioni irrefrenabili.
Come ho già detto, ritengo che , al momento, abbia ancora due handicap. Deve migliorare i movimenti e la concentrazione difensiva ed è piuttosto leggero fisicamente. Ma è anche molto giovane. Quest'anno è diventato campione d'Italia under 17, mvp next gen e si pensi che ha dalla sua ancora due anni di categoria under 19. A me personalmente piace molto di più di tutti play giovani oggi in circolazione, ai quali secondo me dà molte piste di distacco, e anche senza sforzo.
Piccolo particolare aggiuntivo, e poi chiudo. E' veramente amico, ma amico sul serio, di tale Gianmarco Pozzecco, che oggi è il nuovo CT della Nazionale Azzurra ma che è stato in passato Capo Allenatore a Varese. I due si stimano reciprocamente, oserei quasi dire che si vogliono bene, e Pozzecco lo segue attentamente da anni. E qui mi fermo.
view post Posted: 27/6/2022, 17:14 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
Mi poni una domanda non da poco... Facciamo un passo indietro. Negli anni scorsi ho seguito le giovanili iniziando dagli under 15, in alcuni casi addirittura under 14, e ad un certo punto sono stato in grado di dire che a mio parere c'era un nucleo di giocatori di grande talento che poteva arrivare molto lontano. Feci i nomi di Matteo Spagnolo, Gabriele Procida, Matteo Parravicini, Davide Casarin, mentre trascurai il potenziale di Giordano Bortolani. Sono state promesse tutte mantenute, in alcuni casi anche con grandissimo anticipo. Ma - per essere onesto fino in fondo - ho anche molto apprezzato altri giocatori che non dico si siano persi, ma al momento stanno dando risultati inferiori a quanto mi aspettassi. Faccio un nome tra tutti: Ursulo D'Almeyda, che a me davvero sembrava avesse il potenziale fisico, atletico e tecnico per diventare un vero crack.
Adesso sarebbe naturalmente troppo lungo spiegare perché a mio avviso alcune promesse siano state mantenute e molte altre no, anche se io resto convinto che il ruolo "protettivo" del percorso di alcuni talenti da parte della loro società di appartenenza resti cruciale. Troppi trasferimenti e troppo in fretta non concorrono secondo me alla vera crescita di un grande talento.
Tu mi chiedi chi possano essere i nuovi talenti da serie A e io ti rispondo che non c'è partita che io vada a vedere dove non mi ponga subito questa domanda, dalla più scalcinata delle palestre al più superbo dei palasport. Mi chiedo sempre cioè se in campo ci sia un "futuribile" (a me piace chiamarli così) dai grandi numeri e dalla grande tecnica, potenzialmente in grado di prendere un vero ascensore verso non solo la serie A ma addirittura verso l'NBA. Ho imparato di sicuro una cosa: che ci sono molti ragazzi dotati di grande tecnica, ma che al di là della dotazione tecnica nei fondamentali e nella lettura del gioco in campo, bisogna possedere due qualità di base, fondamentali, che pochissimi possono vantare insieme: bisogna cioè essere dei "freddi", cioè giocatori poco emotivi, che sotto pressione rispondono dando il meglio di sé e non scomponendosi e svanendo, e bisogna avere "il fisico". Non è facile trovare tutte queste componenti nello stesso giocatore. Tecnica, freddezza, lettura di gioco, carattere, fisico.
Il basket purtroppo è uno sport profondamente "razzista" e uso questo termine tra virgolette per spiegare che è uno sport discriminante e ingeneroso.
Puoi essere bravissimo quanto vuoi ma se sei alto 1,70 e pesi 60 kili, purtroppo non avrai mai un futuro in questo sport. E' un dato immodificabile e chi dice il contrario fa retorica. Gli States ci indicano sempre più che la strada della super-eccellenza va in direzione di uno strapotere fisico-atletico. Certo, accompagnato da grandissime altre doti, ma quella resta una premessa basilare. Sotto i due metri c'è solo Stephen Curry e pochissime altre eccezioni. Quindi sempre più mi chiedo: arrivare in serie A è certamente un traguardo, ma se poi vado in serie A a sventolare gli asciugamani, che ci vado a fare? Di conseguenza non basta più neanche chiedersi se questo o quel ragazzo arriveranno in serie A ma bisogna anche chiedersi se ci arriveranno per giocare o fare tappezzeria e allenamenti.
Qualche giorno fa il forumista Kubla reload ha scritto una cosa secondo me sacrosanta, che cioè il nostro sistema basket nella massima serie prevede almeno 6 stranieri per squadra e in genere allenatori molto poco disposti a rischiare sui nostri giovani. E' verissimo, purtroppo. Quindi per gettare in campo un ragazzo promettente e farlo giocare c'è bisogno non soltanto che quel ragazzo dimostri vero, grande talento, ma anche che i coach abbiano coraggio e voglia di rischiare. Merce rarissima...

Mi dilungo nella risposta, ma è un tema che io trovo appassionante. Prendo il caso di Davide Casarin.
Questo ragazzo è nato nel 2003 e ha fatto tutto il minibasket e settore giovanile nella Reyer Venezia. Il 12 maggio del 2019, cioè a 16 anni, ha fatto il suo primo canestro in serie A, contro Brescia. E' un talento purissimo, un play/guardia alto 1,97 nato e cresciuto nella stessa società, che lo ha portato a maturazione e solo quest'anno lo ha prestato alla Scaligera Verona per la corsa alla serie A, regolarmente centrata. Ma la Reyer ha già dichiarato che adesso il ragazzo tornerà a casa. Secondo me questo è il percorso corretto. E non è un caso se anche Procida, altro grande talento, sia sempre rimasto a Cantù negli anni fondamentali della crescita e della maturazione. Protetto, cresciuto con attenzione, portato a maturazione come atleta.
Adesso a Varese questo sta accadendo con Librizzi e Virginio. A Librizzi è stato appena rinnovato il contratto per restare stabilmente a Varese.

Faccio questi esempi, che sono solo i più eclatanti, perché rispondere alla domanda di chi arriverà in serie A secondo me non è più neanche sufficiente. Bisogna cioè chiedersi arrivare in serie A come, per fare cosa, per giocare quanto. Ma comunque non voglio eluderla e proverò a rispondere, anche se con alcune clausole, diciamo così...

Se togliamo i due anni di fermo Covid, ho visto dal vivo moltissimo basket giovanile, e non solo lombardo. Sono andato a vedere finali nazionali un po' ovunque e sempre ho trovato motivo di divertimento. Non soltanto negli alti livelli dell'eccellenza, ma anche a livelli regionali e addirittura locali. Ero anche presente all'ultimo Bulgheroni disputato.
Una volta vidi giocare un play semplicemente strepitoso, di algida bellezza tecnica, su un campetto sperduto silver. A fine partita gli chiesi: ma come mai giochi qui? Mi rispose snocciolandomi tutte la varie società che lo avevano richiesto, tutte rifiutate. La ragione? I suoi genitori non volevano che giocasse, non avrebbero mai dato il consenso ad un trasferimento e volevano che studiasse soltanto... Succede spesso, e in ogni parte d'Italia. Così come succede l'esatto contrario, che genitori senza senno credano che il loro figliolo sia il nuovo Curry e si arrabbino moltissimo se qualcuno poi scrive che (forse) potrà al massimo arrivare in C Gold...
Continuo e continuerò sempre a vedere basket giovanile e queste due finali nazionali, under 19 e 17, sono state un vero ricostituente per l'anima. Ma...
Posso dire di aver visto un vero, potenziale, grande talento? Forse, e dico forse, soltanto uno.
view post Posted: 27/6/2022, 12:18 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
Erano molti anni che Varese non vinceva un titolo nazionale così importante. E' stata l'unica società in grado di opporsi allo strapotere di Stella Azzurra, che comunque, non dimentichiamolo, è già campione Under 19 e seconda nell'Under 17, un risultato che testimonia la bontà e l'eccellenza del progetto giovanile romano. Questa squadra di Varese ha una striscia di ben 33 vittorie consecutive, un risultato strabiliante, e rappresenterà lo scheletro essenziale dell'Under 19 del prossimo anno. Io sono certo che sia solo questione di qualche stagione d'attesa prima che il nuovo corso Olimpia generi di nuovo Under di grande qualità sul palcoscenico italiano, ma sono veramente felice del successo varesino che si realizza nella continuità di un progetto serio, programmato, che ha dovuto superare enormi difficoltà ma è comunque stato in grado di produrre un successo basilare.
Adesso sarà il momento dell'addio per Ponti e Bizzosi, spero soltanto che ciò non generi un vuoto d'intenti e di programmi, perché sarebbe davvero un peccato lesionare o disperdere questo splendido successo proiettabile anche nell'immediato futuro.
Per adesso però credo che sia soprattutto il momento della felicità, dei festeggiamenti e delle congratulazioni. Brava Pall. Varese, viva Pall. Varese!
view post Posted: 27/6/2022, 12:02 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
Già detto dell'arbitraggio e dei due duelli cruciali, entrambi vinti dai varesini, vorrei però concludere la disamina della vittoria varesina con una visione più complessiva delle sue ragioni. Partirei con un dato che riguarda la Stella Azzurra. Ebbene, nessuno dei suoi giocatori è stato in grado di andare in doppia cifra, mentre ben tre varesini (Bottelli, Guimdo e Zhao) lo hanno fatto. Inoltre le percentuali di tiro, che sono state modeste per entrambe le squadre, sono state davvero pessime per Stella Azzurra, che - ormai è chiaro - non sa amministrare bene questo specifico fondamentale. Francamente un po' me ne meraviglio, perché lo avevo già riscontrato nell'Under 19, e d'altra parte non si può pensare di vincere tutte le partite soltanto con la difesa e lo strapotere fisico, perché prima o poi dall'altra parte può arrivare un Bosso, che ti fa inceppare tutto il meccanismo d'attacco e se non hai una valida alternativa al tiro... perdi, come è appunto capitato ai romani nella sfida di ieri.
Varese ieri ha sfoderato difensivamente una prestazione pari e superiore a quella romana. Tutti i suoi ragazzi erano concentratissimi nelle marcature, negli scambi, nei raddoppi, e sono stati davvero implacabili nel negare spazi d'entrata ai romani. A Doumbia ha pensato egregiamente Bosso e ciò ha significato che non solo il grande centro romano abbia prodotto poco a livello personale, ma anche che non abbia aperto spazi per le entrate in percussione delle sue guardie. Per certi versi è stato molto più utile Zanotto nell'ultimo quarto che non Doumbia nell'intera partita.

Varese ha vinto anzitutto in difesa, e poiché anche i romani difensivamente restano molto forti, la partita non è stata bella. Molto tesa, molto concentrata, ma che viveva molto nella negazione degli spazi agli avversari. Però Varese ha vinto anche perché a questa strepitosa difesa ha saputo aggiungere un terzetto d'attacco prolifico e decisivo nei momenti cruciali dell'incontro. Bottelli, Guimdo e Zhao hanno realizzato 44 punti insieme, con la punta d'eccellenza di Bottelli (19), che è stato veramente formidabile per la sua essenzialità nei momenti cruciali dell'incontro. Lo stesso Zhao ha messo dentro per esempio due triple di seguito in uno dei momenti più delicati dell'incontro, cioè una di quelle sequenze che tagliano le gambe e il morale agli avversari. Varese ha avuto un quid in più nel tiro che è risultato determinante nello spostare il baricentro della gara e conferire ai varesini il vantaggio cruciale che ha poi conservato per tutta la gara.
view post Posted: 27/6/2022, 11:33 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
CITAZIONE (nicholasurfe @ 26/6/2022, 11:41) 
Stella Azzurra sa amministrare una difesa formidabile, non soltanto per le qualità atletiche dei suoi giocatori ma come predisposizione in campo, assetto e aggressività. In attacco godere di un centro come Doumbia, che in Under 17 è alto 2,09, beh... direi un gran bel vantaggio competitivo, in specie nell'apertura degli spazi per gli incursori romani. Stavolta però avrà di fronte Bosso, che ha sostanzialmente una stazza fisica molto simile, se non superiore. Il duello Doumbia-Bosso sarà sicuramente una delle chiavi della partita. Il problema è che Bosso è ancora molto irruento e spesso commette falli inutili, in specie nella prima parte di gara. Sono sicuro che Bizzosi lo avrà ammaestrato a dovere, Doumbia è più agile, Bosso più potente.

Sempre in sede di presentazione, scrivevo che a mio parere sarebbero stati cruciali due duelli, quello tra Doumbia-Bosso, i due centri, e Zhao-Gonzalez, i due playmaker. Purtroppo ho fatto un mezzo pasticcio nel riprendere la citazione e ho cancellato una parte del mio post precedente, vabbè fa niente. Di fatto ciò che vale la pena sottolineare nella vittoria di Varese è che i due giocatori varesini hanno vinto nettamente le due sfide cruciali. Bosso è stato difensivamente implacabile su Doumbia, in pratica neutralizzandolo quasi completamente, e Zhao beh... cosa dire di questo ragazzo... Bizzosi lo ha tenuto in campo 40' filati, senza farlo rifiatare neanche una manciata di secondi, e ne è stato ripagato con una prestazione straordinaria come sempre, solo offuscata nel finale da una evidente stanchezza che gli ha fatto perdere di lucidità nel tiro. Ma ha guidato la squadra con una mano ferma e una visione di gioco totale, da vero, modernissimo playmaker. Non parlerei neanche di sfida con Gonzalez, che ha retto un tempo e poi è scomparso. Su di lui si sono succedute marcature multiple per non parlare di raddoppi continui e pure in questa condizione Zhao ha servito assist fantastici per bellezza, concretezza e lucidità ai suoi compagni.
Nei giorni scorsi ho parlato a lungo di quelle che a mio parere sono le qualità fondamentali di un play moderno. Le riassumerei così, in una sorta di profilo ideale: perfetti fondamentali in tiro e palleggio, visione di gioco, capacità di assist, lettura tattica del divenire in campo rispetto a tempi e scansioni della partita, capacità difensiva, capacità offensiva in penetrazione. Come ho già detto, Zhao sembra possedere buona parte di queste qualità, forse ad esclusione della capacità difensiva, ancora da migliorare, e di una stazza fisica non elevata. Ma per il resto ieri ha dato una plastica dimostrazione del perché Bizzosi lo abbia tenuto in campo tutti e 40', perché è veramente il cardine centrale di quella squadra, il suo metronomo, il suo regista, il suo vero leader silenzioso. Non ho mai visto Zhao lamentarsi, urlare, fare scene, cedere all'isteria. E' un vero freddo e per questo ancora più lucido.
E' stato il perno su cui Varese ha costruito la sua vittoria e per questo dichiaro sempre apertamente tutto il mio scetticismo verso quei play a metà, scintillanti al tiro o in penetrazione, ma che non producono spazi e servizi per i propri compagni, ovvero non sono capaci di creare vantaggio per il proprio team. E nel basket si vincono le partite solo generando vantaggio, negli spazi o nelle marcature.
view post Posted: 27/6/2022, 11:09 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
CITAZIONE (nicholasurfe @ 26/6/2022, 11:41) 
CITAZIONE (p028374 @ 25/6/2022, 21:32) 
Le scarse percentuali da 3 di Bassano sono state certamente condizionate dalla difesa molto forse anche troppo aggressiva di SA. Difesa che gli arbitri hanno sanzionato per me meno di quanto avrebbero potuto. Vedremo domani se Zhao riuscirà a mantenere le impressionanti percentuali da 3 che ha avuto oggi con questa difesa, sempre che i grigi glielo lasciano fare.

Comincio da questa citazione perché la reputo centrale nella finale che si disputerà oggi. In queste finali abbiamo visto arbitraggi ottimi, veramente di grande qualità e levatura, arbitri seri, precisi, che non vogliono diventare protagonisti, attentissimi. Davvero bravi. Ma, non so se per una forma di velata sudditanza psicologica, è verissimo che al gioco molto fisico di Stella Azzurra è stato concesso finora qualche passaggio libero di troppo. Finora i romani, soprattutto in difesa, hanno goduto di una specie di salvacondotto che ha fatto da moltiplicatore alla loro già nota efficienza difensiva. Stella Azzurra gode già di peso e cm a chiusura del suo pitturato e penetrarlo è davvero un'opera improba, ma se a questo si aggiunge anche una certa tolleranza verso l'aggressività corpo a corpo, è ovvio che ciò non va bene. Stesso metro per tutti.

Nella presentazione di Varese-Stella Azzurra il primo tema che ho toccato è stato quello dell'arbitraggio e non poteva essere diversamente considerata la fisicità difensiva dei romani spesso molto tollerata. Ebbene, l'arbitraggio è stato a mio parere praticamente perfetto. Non solo tempestivo e corretto ma totalmente imparziale e perfettamente rispondente a canoni di equità e di salvaguardia del gioco. Ci sono arbitri che credono di poter sempre salvare capre e cavoli fischiando anche i sospiri e le carezze, con il risultato di far infuriare e scontentare tutti e frammentare e distruggere gioco e spettacolo. La coppia arbitrale di Varese-SA è stata precisa senza essere fiscale, equanime e soprattutto nient'affatto protagonista. Alle prese con due squadre fortemente orientate ad una grande intensità difensiva sono stati capaci di leggere gioco e situazioni senza distruggere il percorso agonistico della gara. Vale la pena fare i loro nomi, Tognazzo e Cassina. Davvero bravi entrambi, complimenti.

Veniamo poi al quintetto ideale del Torneo:

Zhao Wei Lun (Pall. Varese)
Zanotto Matias (Stella Azzurra)
Torresani David (Universo Treviso)
Sarr Dame (Orange1 Bassano)
Edoardo Bottelli (Pall. Varese)

Miglior allenatore Bizzosi (Pall. Varese)

Come si vede, un riconoscimento non da poco alla qualità dei vincitori, con la nomina di due grandi protagonisti come Zhao e Bottelli e del loro allenatore Bizzosi. Sono d'accordo al 100%.
view post Posted: 26/6/2022, 22:51 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
Buona l'idea. Confrontare il "parco vasto" del Bulgheroni 2018 con l'evoluzione avuta da quei ragazzi. Bisognerebbe avere un po' di tempo e pazienza per andare a verificare nome per nome, ragazzo per ragazzo, cosa ne sia stato di tutti loro. Così, ad occhio, noto soltanto il nome di Zhao, massimo protagonista a Mantova nelle Finali U17 e neo-campione d'Italia e quello di Greppi, che all'epoca era una riserva a casa, oggi ancora a Cantù U17.
Per tutti gli altri, ripeto, ci vorrebbe un po' di cura e di ricerca. Non posso occuparmene perché da domani, finite le due parentesi dei campionati nazionali Under 17 e 19, tornerò a chiudere baracca e burattini. Invito anzi quegli appassionati che hanno voluto scrivere su Chariots of Fire (e di questo li ringrazio) a lasciar perdere e a scrivere da domani su altri thread di questo forum, che necessita sempre di appassionati intelligenti e lucidi.

A questo proposito, faccio solo una piccola precisazione per il forumista canturino "primofan", visto che non l'ha capita da solo gliela spiego io.
Non ho risposto ai tuoi precedenti post perché non ho alcuna voglia di farlo, non mi interessi né come persona né come forumista né come suiver di basket. Non mi interessa né ciò che scrivi né come lo scrivi né per conto di chi lo scrivi. In soldoni, non mi interessa niente di te ed è per questo che francamente me ne infischio se leggi o non leggi ciò che scrivo e anche ciò che ne pensi. Spero con ciò di essere stato chiaro, poi... fa quel che ti pare.

Domani completerò con alcune note il mio commento alla vittoria di Varese, che trovo straordinaria e anche molto bella, di che rendere orgogliosi i ragazzi e tutta la comunità della Pallacanestro Varese. Ne sono veramente contento. Ho solo un piccolo omaggio da rendere a coach Bizzosi, che ha annunciato la fine del suo rapporto con Varese, dopo tre anni di collaborazione. Non saprei dire se c'è da essere più tristi o più lieti che questo addio coincida con un successo così importante, a tangibile testimonianza del lavoro svolto. E' stato come lasciare una pietra segnaletica a dire: io ho fatto questo, e ne sono orgoglioso. Come ho già scritto, ritengo D'Arcangeli e Bizzosi i migliori allenatori di giovanili oggi al lavoro in Italia. Sono sicuro che dovunque andrà, la società che lo assumerà farà un grande affare e un enorme favore a se stessa e al proprio settore giovanile. Oggi Bizzosi al termine della finalissima è stato designato miglior allenatore del Torneo. Un riconoscimento emblematico e di valore. Ti faccio un augurio sincero, coach Bizzosi, che le tue enormi qualità didattiche , educative e professionali trovino presto una collocazione pari al tuo valore come professionista e come educatore.
view post Posted: 26/6/2022, 20:00 CHARIOTS OF FIRE - Giovanili
Vorrei iniziare a parlare di Varese Campione d'Italia U17 e della sua bella vittoria in finale partendo da un ragazzo e da un episodio. Il ragazzo si chiama Edoardo Bottelli, è stato il miglior realizzatore della partita con 19 punti ma soprattutto è stato il protagonista di Varese che con mano ferma e cuore saldo ha di fatto messo il chiavistello alla vittoria varesina.
Bisogna considerare che Varese ha dominato praticamente tutta la gara, restando costantemente in vantaggio. Al primo quarto si era sul 16-11, al secondo 36-18, al terzo 48-36. Ma questo vantaggio ha avuto un costo, pagato a carissimo prezzo soprattutto da tre giocatori varesini, cioè Zhao che è stato tenuto in campo tutti e 40' della partita, senza mai rifiatare neanche per un secondo, Bosso, in campo 35'30" e Bottelli per 33'42".
Quando il coach romano ha giocato la carta della disperazione passando ad un quintetto molto aggressivo e più basso nell'ultimo quarto, Varese è andata progressivamente in sofferenza. Il vantaggio ha cominciato a scemare, a ridursi drammaticamente, e l'inerzia della partita a poco dalla fine sembrava passata del tutto in mano alla Stella Azzurra, che aveva ridotto il suo svantaggio a soli 6 punti. Sembrava quasi che si dovesse solo aspettare il momento del riaggancio e del sorpasso, anche perché i varesini erano tutti stanchissimi e non ne mettevano più dentro una neanche sotto minaccia armata. Ebbene, proprio nel momento più delicato dell'incontro, Edoardo Bottelli ha preso palla e ha messo dentro una tripla da urlo, e fino a quel momento le percentuali non erano state certamente brillanti. Stella Azzurra si è lanciata all'attacco nel rovesciamento di fronte come un animale ferito, ma nella circolazione perimetrale di nuovo Bottelli ha avuto un guizzo fenomenale, ha rubato palla e si è involato da solo in contropiede, mettendola dentro. Quei 5 punti fulminanti di Bottelli, salutati come potete immaginare dalla panchina varesina, hanno di fatto permesso a Varese di chiudere la partita , riportando il proprio vantaggio a misura di sicurezza. La Finale è praticamente finita lì, su queste due giocate di coraggio, di lucidità e di freddezza di Bottelli, che poi non a caso è stato anche inserito, insieme a Zhao, nel quintetto ideale di queste finali. Ah, nel quintetto c'era anche Torresani, giusto per fare un nome che mi sembra forse di aver citato... Non mi pare siano stati selezionati altri giocatori di società lombarde, ma si sa, in genere chi sceglie i top five di una finale nazionale... tutti incompetenti come chi scrive...
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